Serata di playoff in Serie B dove ogni pronostico viene rispettato: i due vantaggiosi 1-1 dell’andata sorridevano già a Frosinone e Palermo mercoledì scorso e questa sera hanno permesso alle due formazioni che ancora rappresentavano il Centro-Sud del mondo del pallone italiano di guadagnarsi la doppia finale che eleggerà l’ultima squadra promossa in Serie A. L’andata andrà in scena al “Barbera” mercoledì 13 giugno (20.30), il ritorno allo stadio “Benito Stirpe” nella giornata di sabato 16 giugno (20.30). Sempre nella giornata di domenica andrà in scena la finalissima secca di Serie C in campo neutro, allo stadio “Adriatico” di Pescara”.
POMI(NI) D’ORO – A tenere in piedi il Palermo di fronte al proprio pubblico sarà soprattutto il portiere rosanero, ex Sassuolo, che in tema di promozioni è un grande esperto ma lo è pure in ambito parate: basti vedere quelle del primo e del secondo tempo su due schemi della squadra di Filippo Inzaghi.
Una volta passata avanti per un autogol di Domizzi, è la formazione di mister Stellone a gestire il risultato sapendo di averne tutta la convenienza. I lagunari creano pericoli ma capiscono di essere ormai fuori dalla partita quando Pinato viene espulso a una decina di minuti dal termine. Ci sarà ancora tempo per un rigore sbagliato da La Gumina, che si fa ipnotizzare da Audero. Il Venezia non centra la terza promozione di fila, il Palermo vola al capitolo finale di questa lunghissima Serie B per decretare se la stagione è da dirsi positiva o meno.
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IN FINALE CON DUE PAREGGI – Gori e Paganini, due calciatori che assieme hanno già collezionato 278 presenze in maglia ciociara, portano grazie ai loro gol il Frosinone in finale contro il Palermo. Serata amara per il Cittadella, che esce di scena con un doppio 1-1 e mantiene un pessimo rapporto con la formazione gialloblu in termini di precedenti statistici. Per il Frosinone sarà la solita serata pericolante: prima in vantaggio con Gori, si fa recuperare da Kouame e vive gli ultimi venti minuti con l’apprensione di rivivere l’incubo Foggia. Il Cittadella ci prova, resta in dieci per l’espulsione di Varnier e chiude con qualche rimpianto.
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COSENZA E SIENA ALLA FINALISSIMA DI PESCARA – Si protrae sino ai supplementari la sfida tra Catania e Siena, portata all’extra-time in virtù del 2-1 maturato al “Massimino”. A pre le danze il Siena con Santini nel primo tempo. Rispondono con una rete per tempo Curiale e Lodi, che girano l’inerzia della gara: il Catania però non riuscirà a segnare il terzo gol che significherebbe accesso diretto alla finale. Ai tempi supplementari, in una gara estremamente nervosa, non la spunterà nessuno e si andrà alla lotteria dei rigori. A sbagliare e gettare nell’oblìo l’intero “Massimino” saranno gli errori di Blondett e Mazzarani: festeggia la Robur Siena che conquista la finale di Pescara nonostante l’errore di Bulevardi dagli undici metri. La formazione toscana manca in cadetteria dal 2014.
Una pesantissima rimonta sarebbe poi stata quella del Cosenza di Gaetano Fontana che dopo aver perso 1-0 in casa del Südtirol di Paolo Zanetti ribalta il risultato con Baclet e un autorete di Frascatore e si guadagna la finale playoff in gara secca. Lo stadio “San Vito-Gigi Marulla” rimane pieno sino ad un’ora dal triplice fischio per caricare la squadra: un’eventuale vittoria nella finalissima di Pescara significherebbe ritorno in Serie B dopo quindici stagioni d’assenza.
FINITAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ANDIAMO A PESCAARAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!
— Cosenza Calcio (@CosenzaOfficial) June 10, 2018