“Chi molto si vanta, poco fa“. Calza a pennello sulla Francia del pallone questo proverbio d’Oltralpe e lo fa per svariati motivi: un po’ perché i Bleus dovranno stare attenti a cullarsi su quanto di buono fatto finora, un po’ perché potrebbero pesare nell’economia della competizione le scelte – tanto discusse in Francia – di lasciare a casa calciatori chiave come Rabiot, Benzema, Martial o Lacazette. Scelte vincenti o meno che siano, lo dirà il campo: intanto una delle nazionali più giovani (età media 25,3 anni), blasonate e contemporaneamente incoscienti si prepara a sbarcare il lunario. Sarà anche il Mondiale di Deschamps: con Zidane libero dai vincoli del Real Madrid, un fallimento in Russia potrebbe spalancare a Zizou le porte della panchina francese.
La Francia infatti si presenterà in Russia come una delle formazioni maggiormente indiziate per la vittoria finale: un po’ quello che succede da anni, e che recentemente era accaduto anche all’Europeo giocato sotto la Torre Eiffel. In Francia si ricordano bene come finì, in finale, con quella marcatura di Eder che portò il titolo europeo in Portogallo.
PORTIERI – Lloris (Tottenham), Mandanda (Olympique Marsiglia), Areola (PSG);
DIFENSORI – D.Sidibé (Monaco), Pavard (Stoccarda), Umtiti (Barcellona), Varane (Real Madrid), Kimpembe (PSG), Rami (Olympique Marsiglia), Mendy (Manchester City), Lucas Hernández (Atlético Madrid);
CENTROCAMPISTI – Pogba (Manchester United), Tolisso (Bayern Monaco), Matuidi (Juventus), Kanté (Chelsea), N’Zonzi (Siviglia);
ATTACCANTI – Griezmann (Atlético Madrid), Giroud (Chelsea), Mbappé (PSG), O.Dembélé (Barcellona), Thauvin (Olympique Marsiglia), Fekir (Lione), Lemar (Monaco).
Dopo la medaglia d’argento del recente Europeo, la Coppa del Mondo è la rampa di lancio ideale per la riscossa definitiva: la Francia del resto non vince un Mondiale da vent’anni, esattamente da Francia ’98. Dovrà essere capace di sfruttare lo strapotere offensivo di un sestetto da 506 reti, con Giroud primo della classe con le sue 196 realizzazioni in carriera di cui 31 in Nazionale: è a soli tre gol dall’agguantare David Trezeguet al terzo postonella classifica all-time dei migliori marcatori Bleus. Allo stesso tempo, dovrà stare attenta a gestire le pressioni che la eleggono, tra le altre cose, come la nazionale più costosa di tutte: la sua rosa ha un valore stimato di oltre un miliardo e 400 milioni, con Kylian Mbappè che guida la carovana coi suoi 187 milioni di cartellino.
LA STELLA – Sarà fra i calciatori più giovani del Mondiale coi suoi vent’anni ancora da compiere il prossimo dicembre e, per caratura tecnica e sana indisciplina, è senza dubbio uno dei calciatori più attesi della competizione mondiale. Si parla di Kylian Mbappè, che ha esordito coi Bleus a fine marzo sostituendo Payet e che nel giro di qualche settimana ha messo a segno la sua prima rete in maglia francese, contro l’Olanda. Ora il suo bottino personale, tra club e Nazionale, parla di 104 presenze e 48 reti e di un Mondiale in cui consacrarsi definitivamente. Abile in zona gol, abbina un fisico di media statura (178 centimetri) a una rapidità spesso fulminante nelle giocate e nei movimenti. Nel PSG ha ricoperto tutte e tre le posizioni nel tridente di Emery, partendo spesso da punta centrale (quando non c’era Cavani) e svariando se necessario sulla destra, come accaduto con maggiore frequenza a fine stagione dopo l’infortunio di Neymar. Arsène Wenger, in tempi non sospetti, lo ha paragonato a Thierry Henry.
COME SI SCHIERA – Il ricorrente quesito nella testa di Deschamps è se giocare con o senza Olivier Giroud, unica vera prima punta di struttura che la nazionale francese porterà in Russia. Perché il bello e cattivo tempo lo ha fatto spesso la punta del Chelsea, che quando giocava da titolare faceva arretrare Griezmann alle proprie spalle in un 4-2-3-1 e allargare due esterni, che nella mentalità del ct francese erano stati, fino allo scorso settembre, Payet (non convocato perché infortunato, ndr) e uno fra Martial e Sissoko, oggi rimasti fuori dalla lista dei ventitré. Nel periodo di “quarantena” tra la qualificazione al Mondiale e le amichevoli qualcosa è mutato. Contro l’Italia, ad esempio, la Francia era disposta con un 4-3-3 per esaltare al meglio le caratteristiche di Dembelè e Mbappè al fianco di Griezmann e sfruttava Kantè davanti alla difesa, con Tolisso e Pogba mezzali e grande spinta sugli esterni con Lucas Hernandez, nuovo motorino del Cholo Simeone, e Pavard, rivelazione dello Stoccarda pronta a giocarsi il posto con Sidibè. Da segnalare una difesa molto giovane, in cui l’unico over 30 risulta l’ex rossonero Adil Rami e che trova nella coppia Umtiti–Varane un baluardo ben consolidato.