“Il peperoncino piccolo è più piccante”. A sedici anni dal quarto posto del Mondiale 2002, quello in cui l’arbitro Moreno si mise sul cammino dell’Italia che affrontava proprio la nazionale coreana, la Corea del Sud ritorna in auge come squadra pericolosa, insidiosa, imprevedibile. Inserita in un girone ostico, con la Germania campione del mondo in carica, potrebbero esserlo ancora di più.
Piccola quanto basta per sfornare ogni anno un paio di nuovi interessanti profili, sul palato delle avversarie questa rappresentativa potrebbe essere tutt’altro che dolce. Anche perché si presenterà al suo ottavo Mondiale consecutivo, un po’ come accadrà per la Serbia, con un’assoluta novità in panchina dopo l’addio a fine giugno 2017 di Ulrich “Uli” Stielike, tecnico tedesco che non ha potuto rinunciare all’offerta del Tianjin Teda e ha così abbandonato al causa sudcoreana. Ecco che gli è subentrato Shin-Tae Yong, il quale ha mantenuto fede a quanto provato dal suo predecessore: un 4-2-3-1 che è valso i due punti necessari a conquistare il secondo posto nel girone di qualificazione e tenere fuori dal Mondiale Siria ed Uzbekistan.
PORTIERI – Seung-gyu-Kim (Vissel Kobe), Jin-hyeon Kim (Cerezo Osaka), Hyun-woo-Cho (Daegu);
DIFENSORI – Young-gwon-Kim (Guangzhou Evergrande), Hyun-soo-Jang (FC Tokyo), Joo-ho-Park (Ulsan Hyundai), Lee Yong (Jeonbuk Hyundai Motors), Yo-han-Go (FC Seoul), Min-woo-Kim (Sangju Sangmu), Chul-Hong (Sangju Sangmu), Young-sun-Yun (Seongnam), Seung-hyun-Jung (Sagan Tosu), Ban-suk-Oh (Jeju United);
CENTROCAMPISTI – Ki Sung-yueng (Swansea City), Ja-cheol-Koo (Augsburg), Jae-sung-Lee (Jeonbuk Hyundai Motors), Woo-young-Jung (Vissel Kobe), Se-jong-Ju (Asan Mugunghwa), Lee Seung-Woo (Hellas Verona), Seon-Min-Moon (Incheon United);
ATTACCANTI – Son Heung-Min (Tottenham Hotspur), Kim Shin-Wook (Hyundai Motors), Hwang Hee-Chan (Red Bull Salisburgo).
COME SI SCHIERA – In una vastissima schiera di Kim, la formazione sudcoreana partirà probabilmente da un assetto molto cauto visto il passaggio nell’ultimo anno di panchina dal 4-2-3-1 delle qualificazioni al 5-4-1 delle ultime amichevoli (fra cui quella contro la Bosnia Erzegovina di Zukanovic) e farà affidamento sull’imprevedibilità di molti suoi calciatori, affidandosi specialmente agli spunti del centravanti Heung-Min-Son, che nel Tottenham di Pochettino ha raramente giocato come prima punta partendo da esterno sinistro, pronto ad accentrarsi per inventare o calciare a rete. Attenzione anche al folto schieramento difensivo che nelle ultime amichevoli il ct sudcoreano ha predisposto, il più delle volte a cinque, davanti alla porta che dovrebbe essere difesa Seung-Gyu-Kim, estremo difensore del Vissel Kobe e nuovo compagno di spogliatoio di Andrès Iniesta. Anche a centrocampo servirà fare filtro per arginare le offensive avversarie e giocare di ripartenza: in mediana dovrebbero infatti dispersi Ja-Cheol-Koo, in forza ai tedeschi dell’Augsburg, e Sung-Yueng-Ki, mediano dello Swansea appena retrocesso e che il Genoa dovrebbe incontrare in un triangolare a Magdeburgo. Occhi puntati anche sul giovane Seung-Woo-Lee, classe ’98 scuola Barcellona ma di stanza all’Hellas Verona, e su Hee-Chan Hwang, visto partite titolare nel ritorno del quarto di finale di Europa League contro la Lazio. Ma c’è molto da scoprire in questa Corea del Sud, intrigante e piccante più di altre nazionali.