Manca un girone a completare la sua prima giornata ed è quello che riporta la lettera “H”. Si parte alle ore 14 con Colombia-Giappone, sfida che promette emozioni e che mette di fronte l’assoluta rivelazione dell’ultimo Mondiale brasiliano, la Colombia del capocannoniere in carica James Rodriguez, e il Giappone, che mai ha vinto contro la nazionale sudamericana e che proprio per mano dei Cafeteros fu eliminato in Brasile col ritorno risultato di 4-1. Due squadre che dovrebbe schierarsi in modo speculari, con due linee a quattro e due mediani a presidiare le rispettive difese. Grande qualità dietro le punte, Falcao del Monaco (all’esordio in una Coppa del Mondo) e Osako del Colonia.
LA PARTITA
Pronti, via e subito emozioni e gol. Clamoroso infatti l’errore del difensore Devinson Sanchez al terzo minuto che spiana la strada al Giappone verso la porta di Ospina, che al primo tentativo è bravo a chiudere lo specchio ma al secondo, su tiro di Kagawa, si fa aiutare dal braccio di Carlos Sanchez, ex Fiorentina, che di fatto para al suo posto una conclusione che sarebbe finita in porta. Per il fischietto slovacco Skomina non ci sono dubbi: rigore ed espulsione. C’è questa storia dietro al penalty che porta, al 5′ di gioco, il Giappone in vantaggio con Kagawa.
La Colombia, che già doveva fare a meno di James Rodriguez ancora non al cento per cento, perde il suo mediano di riferimento assieme a Lerma ed è chiamata a ridisegnarsi. Il ct Pekerman non opta per alcun cambio e decide di passare a un 4-2-3 con Quintero che si abbassa a fianco di Lerma. Non rinuncia a supportare Falcao nell’intenzione di recuperare la partita.
Alla mezz’ora il risultato dice ancora che il Giappone comanda la sfida e quindi Pekerman decide di giocarsi la prima sostituzione. E il primo ad uscire sarà il bianconero Cuadrado per lasciare il posto a un altro mediano, Wilmar Barrios, che giocane Boca Juniors. Quintero riprende la sua posizione come esterno destro d’attacco con Izquierdo a sinistra.
Il selezionate colombiano Pekerman scoprirà di avere avuto ragione nel lasciare in campo Quintero. L’esterno ex Pescara pareggia infatti i conti con una punizione calciata rasoterra, al 38esimo. Kawashima protesta perché sostiene di aver mantenuto il pallone al di là della riga di porta: in realtà il gol è netto e la goal line technology lo conferma. Proteste nipponiche più per il fallo fischiato a favore della Colombia (generoso il fischio di Skomina nel contatto tra Hasebe e Falcao, ndr) che non per il gol assegnato.
Si chiude in pareggio la prima frazione, anche se il Giappone poteva capitalizzare meglio un paio di chance che avrebbero potuto portarlo sul raddoppio. Alla ripresa non si registra nessun cambio ma due ottimi interventi di Ospina a salvare la propria nazionale dallo svantaggio. Poi al 59′ arriva il momento di James Rodriguez al posto di Quintero.
Passano una decina di minuti di scarse emozioni e molti errori ed ecco che la sfida perde anche l’altro marcatore: Kagawa infatti lascia il posto all’ex rossonero Keisuke Honda. Preludio anche all’ultimo cambio colombiano: Bacca per Izquierdo.
A punire i Cafeteros sono ancora una volta le leggerezze difensive, questa volta sugli sviluppi di calcio d’angolo. In quattro presidiano il centro area ma Osako, attaccante dei tedeschi del Colonia, stacca più in alto di tutti e con un’ottima torsione batte Ospina. La Colombia avrà un quarto d’ora per rimettere in equilibrio la partita ma comincia a farsi sentire l’inferiorità numerica. Osako sarà ancora protagonista al 77esimo quando salverà in scivolata su un tiro a botta sicura di James Rodriguez.
L’ennesimo recupero di cinque minuti di questo Mondiale resta l’ultimo treno su cui salire per la Colombia se vuole riagguantare almeno un pareggio. Missione difficile che il Giappone non facilita arretrando tutto dietro la linea del pallone ad eccezione di Okazaki.
La partita finirà con un 2-1 a favore della nazionale giapponese, che vince per la prima volta contro una formazione sudamericana alla fase finale di una Coppa del Mondo. In particolare, primo storico successo contro la Colombia per il Giappone, ora in testa al girone H. Gli uomini di Josè Pekerman hanno molto da recriminare nonostante l’uomo in meno per pressoché tutta la partita: le amnesie difensive di Devinson Sanchez e Arìas pesano moltissimo nell’economia della classifica del girone, che si completerà alle ore 17 con Polonia-Senegal.
IL TABELLINO
COLOMBIA (4-2-3-1): Ospina; Arìas, D.Sanchez, Murillo, Mojica; C.Sanchez, Lerma; Cuadrado (30′ Barrios), Quintero (59′ James Rodriguez), Izquierdo (69′ Bacca); Falcao. A disposizione: Vargas, J.F. Cuadrado, Zapata, Mina, Diaz, Barrios, Aguilar, James Rodriguez, Uribe, Bacca, Muriel, Borja. Allenatore: Josè Pekerman;
GIAPPONE (4-2-3-1): Kawashima; H. Sakai, Yoshida, Shoji, Nagatomo; Hasebe, Shibasaki (79′ Yamaguchi); Haraguchi, Kagawa (68′ Honda), Inui; Osako (84′ Okazaki). A disposizione: Higashiguchi, Nakamura, Weda, Endo, Makino, G. Sakai, Yamaguchi, Oshima, Honda, Okazami, Usami, Muto. Allenatore: Akira Nishino;
RETI: 5′ Kagawa, 38′ Quintero, 72′ Osako
AMMONIZIONI: Barrios (C), James Rodriguez (C), Kawashima (G)
ESPULSIONI: C. Sanchez (C)
ARBITRO: Damir Skomina (Slovacchia)
LA CLASSIFICA DEL GIRONE
- Giappone 3 [2:1]
- Polonia 0 [0:0]
- Senegal 0 [0:0]
- Colombia 0 [1:2]
GLI HIGHLIGHTS
in aggiornamento