Si torna a Mosca, questa volta nello stadio dello Spartak. Spalti colorati di gialloverde dai sostenitori del Senegal e dal presidente Macky Sall, sospinti dall’istrionico tecnico ed ex-giocatore Aliou Cissé. A sorridere è anche una statistica sugli esordi mondiali che non farà per nulla piacere ai rivali polacchi: 3 pareggi e 3 sconfitte nelle ultime partecipazioni dei biancorossi alla competizione sono un campanello d’allarme per non sbagliare la prima gara di un girone particolarmente equilibrato. Fatti i dovuti scongiuri, bisogna riconoscere come quest’anno la rosa offra brillantezza e nomi altisonanti: Milik a sostegno di Lewandowski è una coppia che promette bene.
LA PARTITA – A brillare in campo sono soltanto tenacia e rapidità dei senegalesi, che con il classe 1998 Ismaila Sarr e la vecchia conoscenza M’Baye Niang offrono spunti offensivi e imbrigliano una Polonia bloccata, statica e nemmeno particolarmente precisa. La partita fatica ad accendersi e servirà un colpo da fuori per aprire le danze: il centrocampista tuttofare Idrissa Gueye calcia e pesca la deviazione vincente di uno sfortunato Thiago Cionek, che porta in vantaggio i rivali in maglia verde e diventa il primo giocatore polacco a vedersi segnare sul taccuino un autogol nel corso di un Mondiale.
POLONIA – Fra i più in palla l’azzurro Piotr Zielinski e l’esterno Kamil Grosicki. Faticano invece Milik e un acciaccato Kuba Blaszczykowski, che lascerà il campo all’intervallo per fare spazio al difensore del Southampton Bednarek.
Nell’intervallo si prova a cambiare modulo (3 5 2 proprio con l’ingresso di Bednarek) ma i biancorossi faticano ancora a trovare spazi, completano il doppio dei passaggi rispetto al Senegal ma vedono il pallone respinto al mittente per oltre 40 volte nel corso di tutta la partita. La coppia Koulibaly-Sané invece, unita quella di centrocampo con Gueye e Ndiaye, funziona alla perfezione. Il turning point della partita arriva al 60′ quando Niang, in seguito ad un pestone ricevuto da Bednarek, lascia il terreno di gioco in attesa del permesso per poter rientrare in campo. Una serie di passaggi sbagliati in maniera maldestra dai giocatori della Polonia, nella propria metà campo, porta uno spiovente pericoloso a dirigersi verso Szczesny e proprio Bednarek, che non sembra essersi accorto del rientro in corsa dell’attaccante in forza al Torino, lascia correre il pallone e lo vede insaccarsi in rete. Tutta colpa di Niang, che si catapulta e fa secchi tutti. Dopo la tegola Glik e l’autorete di Cionek, la difesa polacca crolla con il capitombolo del centrale difensivo del Southampton.
Alla nazionale di Adam Nawalka, attonito in panchina al contrario del rivale Cissè, fotogenico e quasi cinematografico nel gesticolare apertamente con uno sguardo dritto in camera, non basta nemmeno un colpo di testa del numero 10 Krychowiack. La Polonia è chiamata a vincere domenica pomeriggio contro la Colombia, altra grande delusa in questo esordio mondiale. Il Senegal dimostra invece di non essere “solo Mané”, come recita un detto coniato da gran parte dei tifosi locali in seguito alla stagione superlativa dell’esterno del Liverpool. No, i leoni in maglia verde sono molto più pericolosi.
IL TABELLINO
POLONIA (4-4-2): Szczesny; Piszczek (Bereszynski 81′), Pazdan, Cionek, Rybus, Blaszczykowski (Bednarek 45′), Krychowiak, Zielinski, Grosicki, Lewandowski, Milik (Kownacki 28′). A disposizione: Jedrzejczyk, Goralski, Linetty, Bialkowski, Teodorczyk, Glik, Peszko, Kurzawa, Fabianski. Allenatore: Adam Nawalka
SENEGAL (4-3-3): K.N’Diaye; Wagué, Koulibaly, Sane, Sabaly; Ismaila Sarr, Gueye, A. N’Diaye (Kouyate 87′); Manè, Diouf (Ndoye 62′), Niang (Konate 30′). A disposizione: Diallo, Mbengue, Mbodji, Sow, Sakho, Ndiaye, Keita Baldé, Gassama, A. Gomis. Allenatore: Aliou Cissè
RETI: 37’Cionek (autogol), 60′ Niang, 86′ Krychowiak
AMMONITI: Krychowiak (P), Sane (S), Gueye (S)
ESPULSIONI: nessuna
ARBITRO: Nawaf Shukralla (Bahrain)
LA CLASSIFICA DEL GIRONE
Giappone 3 [2:1]
Senegal 3 [2:1]
Polonia 0 [1:2]
Colombia 0 [1:2]
GLI HIGHLIGHTS