A Mosca l’orecchio è puntato soprattutto a quel che accade a Sochi fra Australia e Perù e lo si evince anche da quanto accade in campo. Le due squadre, specialmente la Francia, cambiano molto delle formazioni viste nelle prime due uscite per evitare ammonizioni pesanti e squalifiche agli ottavi di finale. I diffidati di marca francese sono tre e rispondono ai nomi di Pogba, Tolisso e Matuidi. Deschamps risparmia anche Mbappè.

FRANCIA 0-0 DANIMARCA – Ad una vigilia nervosa, fatta di dichiarazioni e botta e risposta a distanza fra commissari tecnici, risponde una partita con pochi sussulti. Kjaer annulla Giroud e l’uomo in più a centrocampo per la nazionale danese non dà sbocchi alla manovra francese. Già dal ventesimo di gioco, quando passa avanti il Perù contro l’Australia, i giochi sembrano comunque fatti. Il passaggio del turno è in cassaforte per entrambe le squadre, ma in palio resta il primo posto nel girone C. Un primo posto che aiuterebbe a posizionarsi in una parte del tabellone più “tranquilla”, evitando con ogni probabilità la Croazia agli ottavi e, in caso di passaggio, un quarto di finale con Spagna o Russia.

Dopo un’ora di gara sterile, dove le maggiori occasioni parlano danese e il solo Griezmann illumina con qualche ripartenza, come quella che porterà all’ammonizione di Jorgensen, a scuotersi e attaccare con maggiore veemenza sarà la Danimarca. Protetta dalle notizie del 2-0 subito dall’Australia e più distesa, la nazionale di Age Hareide  si spinge in avanti. La Francia si difende senza particolari apprensioni, tranne qualche incertezza di Mandanda, e ci prova quasi esclusivamente con qualche conclusione di Fekir.

Alla fine terminerà 0-0 e il Girone C chiuderà con la Francia al primo posto. I Bleus passano col minimo indispensabile, segnando sole tre reti in un girone che ha palesato grosse lacune difensive. Ora attendono di scoprire dalle partite di stasera la sfidante degli ottavi, ossia la seconda piazzata nel Girone D (che potrebbe essere anche l’Argentina). La Danimarca invece conquista il secondo posto e si colloca nella parte bassa del tabellone con un tragitto all’orizzonte che si prospetta tutt’altro che semplice.  Da segnalare come dopo 36 incontri del Mondiale sia arrivato allo stadio “Luzhniki” il primo pareggio a reti inviolate della competizione.

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IL TABELLINO 

FRANCIA (4-2-3-1): Mandanda; Sidibè, Umtiti, Varane, Hernandez (49′ Mendy); Kantè, Nzonzi; Dembelè (78′ Mbappè), Griezmann (68′ Fekir), Lemar; Giroud. A disposizione: Lloris, Pavard, Umtiti, Pogba, Mbappè, Tolisso, Matuidi, Rami, Fekir, Thauvin, Mendy, Areola. Allenatore: Didier Deschamps;

DANIMARCA (4-3-3): Schmeichel; Dalsgaard, Kjaer, Christensen, Stryger-Larsen; Delaney, M.Jorgensen, Eriksen; Braithwaite, Cornelius (74′ Dolberg), Pione Sisto (59′ Fischer). A disposizione: Krohn-Deli, Vestergaard, Knudsen, Kvist, N.Jørgensen, Dolberg, Fischer, Lössl, Lerager, Schöne, Ronnow. Allenatore: Age Hareide;

RETI: nessuna

AMMONITI: M.Jorgensen (D)

ESPULSI: nessuno

ARBITRO: Sandro Ricci (Brasile)


AUSTRALIA 0-2 PERÙ (18′ Carrillo, 49′ Guerrero) – Le speranza australiane di qualificazione sono aggrappate specialmente al destino della Danimarca, a Mosca. A Sochi però le motivazioni non sembrano essere alle stelle per i Socceroos che si affidano alla squadra che aveva impressionato all’esordio con la Francia e creato problemi alla Danimarca al secondo turno. Il Perù vuole invece chiudere al meglio chiudendo un Mondiale partito con un errore su rigore e concluso con un 2-0 firmato Carrillo e Guerrero, che segna la 35° rete in nazionale e diventa il sesto calciatore della storia peruviana per presenze nella Blanquirroja.

Ben orchestrata in verticale prima, in orizzontale poi l’azione che propizia il primo gol peruviano con una conclusione in girata di Carrillo. Chiude la gara ad inizio ripresa il barbaro Guerrero con un tiro di sinistro da centro area che beffa Ryan, coperto dal suo difensore Milligan un po’ troppo leggero in chiusura. La Blanquirroja sfata il tabù che la vedeva non vincere al Mondiale da quarant’anni, da un 4-1 all’Iran datato 11 giugno 1978.

L’Australia chiude all’ultimo posto nel girone col solo pareggio contro la Danimarca. Il Perù recrimina per le enormi occasioni lasciate per strada, come il rigore sbagliato da Cueva all’esordio contro i danesi, che avrebbe potuto significare secondo posto nel girone e qualificazione. Ma per i calcoli non c’è più tempo: anche il Girone C va in archivio.


IL TABELLINO

AUSTRALIA (4-2-3-1): Ryan; Risdon, Sainsbury, Milligan, Behich; Jedinak, Mooy; Leckie, Rogic (72′ Irvine), Kruse (58′ Arzani); Juric (53′ Cahill). A disposizione: Degenek, Meredith, Cahill, Jurman, Luongo, Nabbout, Jones, Mclaren, Arzani, Vukovic, Petratos, Irvine. Allenatore: Lambert Van Marwjick;

PERÙ (4-2-3-1): Gallese; Advincula, Ramos, Santamaria, Trauco; Tapìa (63′ Hurtado), Yotun (46′ Aquino); Carrillo (79′ Cartagena), Cueva, Flores; Guerrero. A disposizione: Rodriguez, Corzo, Araujo, Hurtado, Ruidiaz, Caceda, Polo, Cartagena, Carvallo, Loyola, Aquino. Allenatore: Ricardo Gareca;

RETI: 18′ Carrillo, 49′ Guerrero

AMMONITI: Jedinak (A), Yotun (P), Hurtado (P), Milligan (A), Arzani (A)

ARBITRO: Sergej Karasev (Russia)


LA CLASSIFICA FINALE DEL GIRONE C 

  1. Francia 7 [3:1]
  2. Danimarca 5 [2:1]
  3. Perù 3 [2:2]
  4. Australia 1 [2:5]

GLI HIGHLIGHTS

in aggiornamento