All’Arena Kazan, tinta quasi interamente da maglie dell’Albiceleste, si scontrano Francia ed Argentina. I Bleus arrivano da primi classificati nel girone, l’Argentina da seconda ma qualificatasi per il rotto della cuffia contro la Nigeria. Il caldo oggi fa esporre un’altra volta i tatuaggi di Jorge Sampaoli in panchina, a cui fa da contraltare la compostezza di Didier Deschamps. Ad animare gli spalti un tifo davvero coinvolgente: chi uscirà vincente da questa sfida affronterà una tra Uruguay e Portogallo.


LA PARTITA

A Kazan è la solita Francia, con Giroud di punta e tre uomini a supportarlo nella manovra offensiva con Kantè e Pogba a fare filtro davanti alla difesa. Matuidi sarà l’uomo chiave, come nella Juventus: se c’è da difendere diventa il terzo di centrocampo, se c’è da offendere si spinge anche sulla linea della trequarti agendo da esterno alto a sinistra e modificato il modulo da 4-3-2-1-a 4-2-3-1. Cambia invece l’Argentina: non tanto negli interpreti ma nella strategia tattica, da 4-4-2 a 4-3-3. Questo pomeriggio Banega ricopre più un ruolo da mezzala assieme ad Enzo Perez, mentre Mascherano davanti alla linea a quattro difensiva. A sostenere l’attacco, oltre Messi, Di Maria e Pavòn.

Che sia una partita da dentro o fuori capace di regalare più emozioni di tante altre lo si capisce anche nelle prime fasi di gioco. A Kazan lo si comprende già quando Griezmann colpisce all’ottavo di gioco la traversa ad Armani battuto su una punizione dal limite dell’area. Legno clamoroso che fa da preludio alla galoppata coast to coast di Kylian Mbappè, che partendo dalla propria metà salta mezza Argentina in progressione e costringe Rojo ad una vistosa trattenuta all’interno dell’area di rigore. Per l’arbitro, l’iraniano Faghani, è tiro dagli undici metri confermato anche dal VAR, coordinato oggi dall’italiano Irrati.

L’esecuzione di Griezmann al 12′ di gioco è perfetta e porta avanti la nazionale francese. Partita che adesso pende dalla parte dei Bleus, anche se l’Argentina ha solo un primo sussulto prima di abbassarsi nuovamente e provvedere per lo più a un giro palla sterile. L’Albiceleste è condizionata dall’ottimo atteggiamento difensivo francese. Oltretutto non ha ancora trovato lo spunto né di Messi né degli esterni d’attacco.

Detto, fatto. Lo spunto arriva ed è pregevole, al 40esimo di gioco, con un sinistro micidiale di Angel Di Maria dai trenta metri. Dimenticato in marcatura dai francesi sugli sviluppi di un corner, l’attaccante del PSG stoppa, prende la mira e calcia ad uscire. Per Lloris non c’è nulla da fare: è la rete del pareggio. L’esultanza poi dice tutto del momento degli argentini: Di Maria fa segno al proprio pubblico che la squadra ha gli attributi.

Alla ripresa getta la spugna Rojo, già ammonito, e lo rileva Fazio, difensore della Roma, che dovrà vedersela con Giroud. Proprio il difensore della Roma propizia la rete del 2-1 per l’Argentina: un sinistro non irresistibile di Messi che viene toccato di tacco, in posizione regolare, da Mercado, uomo di fiducia di Sampaoli dai tempi del Siviglia. L’Albiceleste è avanti al 47′ di gioco ma perde nel giro di poco minuti due uomini per lìeventuale quarto di finale: ammoniti Mascherano e Banega.

Si riaccende dunque in men che non si dica la sfida dell’Arena Kazan, con la Francia costretta a rincorrere per la prima volta in questo Mondiale. Emblema della rincorsa francese quella presa da Pavard per pareggiare la sfida al 56esimo: il suo destro di controbalzo è una meraviglia, forse finora la rete più bella del Mondiale. L’importante per lo spettacolo è che sia quella del pareggio per gli uomini di Deschamps.

Non passano neppure dieci minuti e il risultato si ribalta ancora al 63esimo grazie a Mbappè, alla sua seconda marcatura in un Mondiale. Controlla in area di rigore, nello stretto, un pallone rimpallato dopo un cross basso di Hernandez e una volta defilato calcia di sinistro sotto le gambe di Armani. Quinto gol della partita e Francia in vantaggio.

Sampaoli utilizza un secondo cambio inserendo Agüero per Enzo Perez e sposta Messi dietro la punta del Manchester City. Sull’Argentina incombe però lo spettro di Mbappè, l’enfant prodige che se mette il turbo ed è assistito nella manovra dai suoi compagni può davvero tagliare a metà le difese avversarie. Lo si capisce al 68′ quando, servito da Giroud in profondità, batte nell’uno contro uno il portiere argentino e segna la rete del 4-2 a poco più di venti minuti dalla fine.

La gara di Kazan torna sui binari del nervosismo: la Francia nell’arco di un paio di minuti racimola due ammonizioni, di cui una (quella a Matuidi) risulterà particolarmente pesante perché costringerà il centrocampista a saltare il più che probabile quarto di finale. Nel contempo, l’Albiceleste fatica moltissimo a creare occasioni pericolose per accorciare e rientrare in partita: la migliore chance è sul destro di Messi all’84esimo. Tutti facile per Lloris. Al secondo di recupero serve a poco la rete del 4-3 di Agüero: la Francia condurrà in porto la gara di Kazan. Ai quarti di finale la Francia, nel complesso apparsa più solida e, soprattutto, più sicura dei propri mezzi e delle proprie prerogative di gioco. Ora dovrà migliorare lo scorso Mondiale, dove i Bleus uscirono proprio ai quarti contro i futuri campioni del mondo della Germania. Questo pomeriggio la decidono un rigore, una perla di Pavard e tutto il dinamismo e cinismo che contraddistinguono Mbappè, oggi salito a tre gol nel Mondiale e autore di una doppietta.

Esce di scena un’Argentina che poteva gestire meglio il vantaggio ottenuto ad inizio ripresa e che è mancata, non solo quest’oggi, specialmente dal punto di vista psicologico. Le avvisaglie arrivavano del resto già dalla fase a gironi: abbandona quindi il Mondiale la finalista di Brasile 2014, otto gol subiti in quattro partite e sei segnati. Stasera Uruguay-Portogallo per decidere chi affronterà la Francia il prossimo 6 luglio.


IL TABELLINO

FRANCIA (4-3-2-1): Lloris; Pavard, Varane, Umtiti, Hernandez; Pogba, Kantè; Mbappè (88′ Thauvin), Griezmann (82′ Fekir), Matuidi (74′ Tolisso); Giroud. A disposizione: Kimpembe, Lemar, Dembelè, Tolisso, Nzonzi, Mandanda, Rami, Fekir, Sidibè, Thauvin, Mendy, Areola. Diffidati: Pogba, Matuidi. Allenatore: Didier Deschamps;

ARGENTINA (4-3-3): Armani; Mercado, Otamendi, Rojo (46′ Fazio), Tagliafico; E.Perez (65′ Agüero), Mascherano, Banega; Pavòn (74′ Meza), Messi, Di Maria. A disposizione: Guzman, Ansaldi, Biglia, Higuain, Dybala, Caballero, Meza, Fazio, Acuña, Salvio, Agüero, Lo Celso. Diffidati: Mercado, Banega, Messi, Mascherano, Otamendi, Acuña. Allenatore: aaa;

RETI: 12′ Griezmann, 40′ Di Maria 47′ Mercado, 63′ Mbappè, 68′ Mbappè, 90’+2′ Agüero

AMMONIZIONI: Rojo (A), Tagliafico (A), Banega (A), Mascherano (A), Matuidi (F), Pavard (F), Otamendi (A), Giroud (F)

ESPULSIONI: nessuna

ARBITRO: Alireza Faghani (Iran)


GLI HIGHLIGHTS