“Il mondo appartiene a quelli che hanno la maggiore energia“. La frase non è di Cristiano Ronaldo ma del Visconte Alexis de Tocqueville: CR7 la interpreta nel modo migliore. Energia non solo per CR7 ma anche per la FIGC, per chi giocherà la finale mondiale domenica e anche per il Genoa in un momento difficile della sua stagione.
L’energia sociale di Cristiano Ronaldo alletta l’estate italica sotto l’ombrellone, in montagna, in campagna: peccato se farà dimenticare tutti gli altri problemi del calcio italiano, non solo ai tifosi. La mancata partecipazione ai Mondiali russi è già nel dimenticatoio e l’uscita della Svezia ai quarti per qualcuno ha fatto finire un incubo.
CR7. Nessuno è come lui su Facebook, su Instagram: è meglio di Papa Francesco e Trump, più di 335 milioni di seguaci e contatti. Questo è il vero tesoro, oltre la qualità e la classe di Cristiano Ronaldo. Comunica solo attraverso il sociale indipendentemente da radio, tv e giornali. Usa i social per lanciare prodotti ed ogni singolo post viene calcolato intorno ai 400 mila dollari.
Ronaldo lo scorso anno, secondo la rivista Forbes, ha incassato 180 milioni di dollari. Se continuerà su questa strada gongoleranno la FCA e Marchionne, gli Agnelli e la Juventus. Nel 2017, Ronaldo o chi per lui ha fatto 580 post di frasi o loghi di sponsor e insieme ai suoi video, sponsorizzati e non, è stato visto da due miliardi e mezzo di persone.
A questo punto per la Juventus sono importanti i gol ma per l’Italia sarà quello che posterà Ronaldo Cristiano sullo Stivale e sugli italiani, un impatto globale che non dovrà essere un boomerang negativo su quello che il mondo penserà, non solo del calcio. Speriamo che CR7 non metta in giro i difetti del calcio italiano, gli stadi obsoleti e tutte le magagne di Lega calcio e FIGC.
Il CONI intanto ha prorogato il commissariamento della FIGC fino al dicembre 2018. Tutto prolungato perché aspettano la valutazione del Governo sui principi innovatori dello Statuto. Tutto ciò non è gradito alle altre federazioni dai dilettanti, dalle Leghe di serie B e C, dagli allenatori e dagli Arbitri, tutti insieme tenutari del 73% dei voti dell’assemblea federale. Il pericolo è nel nuovo statuto perché se passerà le” cricche” non potranno durare in carica più di tre anni i vari Gravina, Sibilia, Ulivieri, Tommasi, Nicchi. Dovranno perdere le poltrone sotto il loro deretano da parecchi anni senza aver dato nessuno beneficio al calcio italiano. Dimenticavo anche Tavecchio e Abete dovrebbero prendere l’uscio di via Allegri.
La finale Mondiale di domenica prossima sarà tra Francia e Croazia. Le squadre che hanno dimostrato qualcosa di diverso sul piano del gioco.
La Francia è favorita, la Croazia oltre illuminare le sue stelle non a tratti come è successo con Perisic contro l’Inghilterra dovrà fare i conti con le tre ultime gare giocate per più di 120’. I francesi possono essere fregati solamente dalla loro superbia se non terranno conto dell’atmosfera che si respira in casa Croazia, atmosfera da “ora o mai più” consapevoli che la carta d’identità di Modric, Raktic e qualche altro altro supera i trenta anni.
Fuori l’Inghilterra. It’s coming home cantavano gli inglesi prima della gara con la Croazia e per 63 minuti prima del pareggio di Perisic, convinti che era l’anno buono che aspettavano dal 1966. Per gli inglesi le statistiche non contano se avessero fatto un pensiero che su 13 gol 9/10 sono arrivati su palloni in attivi avrebbero fatto meno voli pindarici.
Dal mondo: il Flop tedesco ai mondiali è colpa della playstation . I calciatori giocavano fino a notte fonda. Lo sparatutto Call of Duty, il più famoso dei video game ha annientato i Panzer tedeschi!
In Argentina l’altro flop mondiale è il Paradosso Sampaoli. Il tecnico più deriso ai mondiali non lo cacciano, anzi in tanti lo corteggiano. L’AFA, federazione argentina, aspetta tempi migliori per licenziarlo. Sampaoli ha una clausola in caso di rescissione di contratto anticipato di venti milioni di dollari.
Genoa. Il lavoro continua da lunedì scorso. Si lavora più sul lavoro fisico, tutto funzionerà solo se tutti saranno al Top della forma. I dogmi tattici o di numeri dei moduli non possono che essere per adesso solo statici.
Ballardini oltre dover scegliere la rosa del prossimo campionato lavorerà su principi didattici fondamentali considerato il nuovo e nutrito gruppo. Il principi didattici del tecnico ravennate sono intoccabili e fondamentali e senza gli avviamenti della convinzione, della partecipazione attiva, dell’adattamento non arrivano i risultati.
Domani Buoncalcioatutti sale a Neustift per vedere e capire non solo il lavoro di Ballardini la duttilità, il manifesto del suo lavoro ma anche la tecnica dei nuovi arrivati. Il fiato rappresenta le fondamenta su cui costruire, ma senza tecnica e tattica nel campionato italiano arrivando da qualsiasi parte del mondo non si potrà fare la differenza.