È stato bello dopo quasi 30 anni rivedere la Germania dell’est. Magdeburgo rimasta quasi intatta nel suo centro storico come nel passato, coi suoi palazzi grigi e qualcuno pitturato di colori più vivaci. Il tram più vivace solo nei colori.
Questo conta poco ai fini del triangolare giocato dal Vecchio Balordo, solo un Amarcord del passato visto con la Pro Recco di Pizzo e compagnia, non a Magdeburgo ma a Lipsia. Obiettivo di Ballardini far girare meglio le gambe, trovare e cercare i suoi principi di gioco e scoprire in gare ufficiali gli ultimi arrivati.
Questa prima parte di ritiro con il triangolare perso lascia anche certezze. Il gol di Piatek, le parate su calcio di rigore – e altre – di Radu, la principale certezza della prova della difesa a tre già collaudata lo scorso anno con Biraschi, Spolli e Zukanovic.
Una scommessa che il Joker e lo staff del calciomercato potrebbero vincere è quella del centravanti polacco Piatek, non tanto perché fa gol ma perché sente, vede e vuole la porta avversaria tirando appena ne ha le possibilità. Piatek è abile nello smarcarsi in zona luce, forte fisicamente e pronto a lavorare con spizzicate di testa e corpo a corpo con l’avversario per far salire la squadra.
Il centrocampo ha girato in queste gare estive e qualche volta anche con calciatori fuori ruolo, ma lo ha fatto solo nei primi tempi giocati. Nel triangolare tedesco ci sono stati i muscoli di Mazzitelli e la qualità di Romulo, bravo ad inserirsi: è mancato come nelle altre amichevoli giocate chi fosse in grado di aiutare il compagno in difficoltà, di suggerire l’appoggio e ricevere il passaggio: un vigile a centrocampo pronto a coordinare la fase difensiva e quello offensiva. Tutto ciò è successo lo scorso campionato e del lavoro dei centrocampisti ne ha beneficiato solo la fase difensiva.
Il Vigile del suo centrocampo il Genoa lo ha per adesso ai box e si chiama Sandro. Colpo meditato da Preziosi, Ballardini, Perinetti e Donatelli già alla fine dello scorso campionato, con il Balla colpito in positivo dal Brasiliano alla penultima partita dello scorso campionato quando trascinò alla vittoria i campani del Benevento. Sandro ha bisogno dell’assistenza in tutto in campionato: da parte dello staff medico, fisioterapico, di Barbero il rieducatore e di Pilati il preparatore.
Delle gare giocate – non solo a Ballardini – sono rimasti impresso i principi basilari del calcio per i quali i presunti titolari, anche leggermente zoppi a centrocampo, appaiono sulla buona e giusta strada: fase offensiva, transizione difensiva, transizione offensiva, transizione difensiva. Il menù del ritiro in Val Stubai.
È calcio d’estate e il Genoa gioca anche se i risultati sono positivi solamente a metà. Vista la differenza tra le squadre schierate, non bisogna perderli questi principi ma sopratutto integrarli, in particolare nel cuore del gioco, con l’entrata di un altro centrocampista di qualità e in attesa di Sandro e del ritorno dalle ferie mondiali di Hilljemark.
Le gare del secondo tempo contro lo Zenit e il Magdeburgo non sono riuscite bene non per colpa dei singoli, come ha detto Ballardini: non si può giocare con 5 attaccanti, e per di più tutti prime punte. Tra coloro che hanno giocato le seconde parti di gare ci sono elementi interessanti che utilizzati con i presunti titolari delle prime parti di gare farebbero un’altra buona figura. La prossima settimana sarà importante e per capirlo basta leggere, ascoltare o vedere la conferenza stampa tedesca di Ballardini. In tal senso, una possibile riduzione della rosa potrebbe esserci già da Brunico.
Calciomercato. Non solo quello del Genoa ha delle prerogative che nessuno conosce, però qualche presunta operazione lascia pensare. È solo una domanda: perché Favilli e non puntare su Asencio? Asencio è del Genoa e non costa nulla, anche se di mezzo c’è il fantaprocuratore Raiola. Favilli sarenne un buon investimento, essendo lo stesso ruolo, però le statistiche lo vedono in svantaggio rispetto al valenciano-brasiliano del Grifo.
Si tratta solo di una domanda per capire le strategie non tanto del mercato del Genoa quanto di tutto il Samarcanda che gira intorno al calcio italiano. Al Genoa, Preziosi e compagnia lavorano per rimpolpare e diminuire la rosa a disposizione di Ballardini e nel ritiro di Bardonecchia tutti vorrebbero lavorare sulla squadra che scenderà in campo il 19 agosto. Uber Alles, l’importante è il campionato