Anche la FIGC ha comunicato l’esito definitivo del processo riguardante il Parma ed alcuni suoi tesserati, “in relazione al deferimento della Procura federale per la vicenda dei messaggi sospetti precedenti la gara contro lo Spezia”.
Questo quanto si legge nel comunicato ufficiale del Tribunale Federale Nazionale: “Ebbene, alla luce dei principi testé enunciati, questo Tribunale ritiene provato che il Calaiò, nell’inviare all’ex compagno De Col i messaggi in questione, abbia posto in essere il tentativo di illecito previsto dall’art. 7, comma 1, CGS, irrilevante essendo che, nello specifico, a tutto voler concedere, questi possa essersi riferito unicamente alla propria incolumità fisica. E’ di tutta evidenza, invero, che anche la sollecitazione e/o l’invito ad omettere interventi di gioco sulla propria persona, ove accolta, possa ritenersi idonea, quanto meno in termini di tentativo, ad alterare l’andamento e/o lo svolgimento della gara” .
Tra la giornata odierna e martedì 24 luglio è attesa invece la sentenza sul ChievoVerona, per il quale sono stati chiesti 15 punti di penalizzazione sullo scorso campionato oltre ad un’inibizione di 36 mesi per il presidente Luca Campedelli.
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— FIGC (@FIGC) July 23, 2018