Oggi nel pomeriggio riparte il giro: non è un tour visti i carichi di lavoro pesanti, delle Alpi. Dalla Val Stubai alla Val Pusteria si arriva dopo 48 ore di sosta in Val Susa, a Bardonecchia.
Ballardini e il suo staff continueranno a lavorare tecnicamente e tatticamente insegando: scaglionamento, profondità, movimento, ampiezza, imprevedibilità. Fisicamente tutto quello per essere in forma.
Per Ballardini il calcio non è scienza e allenare non sarà così semplice come qualcuno vorrebbe far credere. Non tutti hanno Ronaldo Cristiano e compagnia in rosa e allora non basterà avere un pallone e conoscere le regole del gioco. Bisogna avere una buona dose di buon senso ed equilibrio per guidare i calciatori in campo e fuori. Ballardini queste doti le ha già messe in campo anche in altre occasioni al livello del Mar Ligure. Lui e il suo staff tecnico e atletico, medico, fisico nelle prime tre settimane di ritiro hanno fatto vedere che la ricetta era ed è logica e giusta.
Balla e il suo staff hanno proposto in modo semplice metodi di lavoro e mezzi adatti al raggiungimento dell’obiettivo tecnico-tattici e fisici. Bisognerebbe chiedere a Ballardini – lo farò – se il calcio per lui è scientifico, se tutto è riducibile ai numeri, ai dati oggettivi anche se tirati fuori dalla realtà. Non pensiamo che per Ballardini grafici o tabelle possano creare un modello di gioco, di prestazione.
Il calcio, non solo per Ballardini, pensiamo che non si possa soggettivizzare o oggettivare perché è difficile a priori programmare e prevedere cosa succederà durante una partita. Grazie a Dio le partite non sono giocate e vinte a tavolino se non vogliono i protagonisti.
Parlando con alcuni giocatori del Grifo in ritiro sull’arrivo di CR7 nel campionato italiano hanno detto: “ci sarà imprevedibilità dello spettacolo, emotività nell’incontrarlo ma non farà passeggiate nel campionato italiano. Il calcio ad oggi è uno sport in cui la squadra più debole in una partita sola può battere la più forte“.
I dati numerici trattano di quantità e di frequenza, ma non spiegano o chiariscono mai il perché: un grande limite che è fondamentale per qualsiasi allenatore quello di cercare di capire perché è successo, in positivo o in negativo.
Già detto in altri articoli ma constatato e visto con gli occhi negli allenamenti del Genoa che il nome e cognome del calcio, “Spazio e Tempo”, sono stati all’ordine del giorno di molte esercitazioni rossoblu.
Ballardini coi suoi occhiali scuri e berrettino di ordinanza, in silenzio, in mezzo alle esercitazioni dirette da Regno, Melandri e Murgita ha misurato le sensazioni del calciatore nelle varie situazioni di gioco. Nei confronti delle future stelle, Kouame e compagnia, Ballardini e lo staff dovranno lavorare sulla postura, su come dovranno essere disposti con il corpo nei confronti del pallone, dell’avversario e del gioco.
Per ottenere risultati in futuro non solo con la parte fisica ed aerobica, i rossoblu lavoreranno con i principi del calcio che sono semplici riferendosi al pallone, ai compagni e agli avversari: quando, quale, come, dove?
Le esercitazioni saranno con tre squadre di 3 colori diversi per allontanare la percezione visiva e l’attenzione; esercizi in generale con partitelle a pressione e torelli vari; scaglionamento, possesso pallone, smarcamento: ogni esercizio può avere caratteristiche diverse, ad un solo tocco, obbligo di passaggio rasoterra ed altri.
Ballardini parlerà poco ma quando parla o dirige un allenamento dà regole precise di gioco per leggere al meglio la lettura della situazione di gioco. Il Genoa a Bardonecchia continuerà a cercare un’organizzazione di gioco. Sistema di gioco e organizzazione non sono equivalenti perché con i numeri di gioco nel calcio attuale non c’è un sistema più organizzato di altri.
Buon lavoro, con la speranza si possa rifinire nel ritiro in Val Susa la rosa a disposizione del tecnico con gli arrivi dal calciomercato e la guarigione della qualità per provare ad alzare l’asticella nella griglia di partenza del prossimo campionato.
Buoncalcioatutti presente dal primo allenamento a Bardonecchia, continuerà a raccontarvi il cammino del Genoa verso il campionato.
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