Volge al termine anche la terza fase della preparazione estiva e Buoncalcioatutti ha potuto concluderla intervistando Pedro Pereira, che sin dal primo giorno a Neustift ha vissuto la crescita di questo nuovo Genoa.

Pedro, stai vivendo la terza avventura nella città di Genova. Cosa puoi tirar fuori da questo rinnovamento sotto la guida di Ballardini?

“Posso tirar fuori tante cose positive, penso che questo ritiro sia servito per la squadra a rinforzare le sue relazioni, le amicizie e credo che il gruppo sia molto unito. Siamo tutti felici per quel che stiamo riuscendo a fare. Tutta la squadra ha fatto un salto di qualità, salto che ci darà una mano enorme”.

Sei in grado di far bene anche la fase offensiva, ne è una prova la discesa per vie
centrali da cui è nata la rete del vantaggio contro l’Albissola. Stai lavorando molto anche sulla fase difensiva?

“Certo, secondo me in Italia essere forte in fase difensiva è molto importante. Quando sono arrivato in Serie A è stata la cosa che ho imparato a far di più, una delle cose su cui sapevo di dover lavorare maggiormente. Ho sempre provato ad imparare tutto quel che mi viene insegnato. Lo faccio con il mister e con chi ha più esperienza di me”.

Uno come te, proprio per la capacità di poter fare entrambe le fasi, può ritenersi un esterno del calcio moderno?

“Si, faccio la fase offensiva da quando sono piccolo, da meno tempo curo invece quella difensiva: mi considero un giocatore moderno capace di fare entrambe le fasi, ho imparato con il tempo. Provo ancora a migliorarmi in entrambe”.

Quota 15.000 abbonamenti raggiunta. I genoani sono contenti per voi e si
aspettano una risposta. Secondo te arriverà?

“Si, penso di si. Siamo felici che loro tengano molto a noi, aver sempre tanta gente a seguirci e lo stadio pieno ci dà una mano, aiuta a fare prestazioni migliori”.

Quest’anno potresti dover marcare anche Cristiano Ronaldo. Cosa potrà portare in Serie A? Lo state aspettando tutti al varco?

“Cristiano Ronaldo? Per me è un onore, il miglior giocatore al mondo. Potermela vedere contro di lui sarà una motivazione extra, una partita che tutti aspettano. Per me sarà più importante, perché è il capitano della mia nazionale, ma sarà anche una sfida che voglio vincere.”


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