Mancano all’appello le gare delle due genovesi e il monday night di oggi tra Atalanta e Frosinone per decretare ufficialmente conclusa questa prima giornata. Un turno che rimarrà incompleto sino al prossimo 31 ottobre, ma che già qualche piccolo e poco indicativo spunto lo ha proposto.
Come già raccontato, Juventus e Napoli hanno vinto nei secondi tempi e non senza sofferenza. Allegri deve ancora capire come adattare al meglio Ronaldo al gioco consolidato della sua squadra, mentre Ancelotti sdogana umiltà e si dice pronto a lavorare sul lavoro fatto nei precedenti tre anni da Sarri, senza snaturare più di tanto. Sconfitti un Chievo sempre in partita – grazie al tumefatto ma irriducibile Sorrentino – e una Lazio che, attendendo ancora un distratto Milinkovic-Savic, illude per un tempo prima di crollare sotto i colpi di Milik e Insigne.
La domenica di calcio avrebbe poi aperto i battenti con Torino-Roma: Dzeko è ripartito da dove aveva terminato, il Torino ha faticato a macinare gioco nel primo tempo scuotendo la partita nel secondo. Pesa il gol annullato a Falque col VAR: un gol che più che motivare i granata ha risvegliato da un pericoloso torpore la Roma di mister Di Francesco.
Alla sera in scena quattro partite. Su DAZN, che in parte si rifà del brutto esordio vissuto con Lazio-Napoli, c’erano Sassuolo-Inter e Parma-Udinese. Sky Sport invece proponeva il derby emiliano fra Bologna e Spal e la sfida del “Castellani” di Empoli, dove i toscani accoglievano il Cagliari.
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Tutta la bacheca mediatica di cui ha giovato l’Inter nelle ultime settimane si sgretola all’esordio ufficiale al “Mapei Stadium”, stadio che si presenta colorato sugli spalti ma parecchio cupo in termini di terreno di gioco dopo il grande caldo estivo e la partita di qualche giorno prima di Europa League giocata dall’Atalanta. La speranza è che in attesa del Genoa, il misto erba-sintetico si possa riprendersi e presentarsi in maniera migliore.
Il demolitore De Zerbi attrezza comunque la sua squadra per battagliare e pressare alto sin dal primo minuto, senza lasciare ragionare l’Inter di Spalletti, ed ecco che il Biscione non trova mai la strada per rendersi pericoloso. Spalletti si gioca Asamoah a sinistra, avanzato a ridosso di Icardi, e Dalbert come quarto di difesa a sinistra. La scelta non ripaga, Lautaro Martinez non entra ma i in partita e nel primo tempo i neroverdi passano di rigore con Berardi.
Rigore procurato da un Di Francesco intraprendente, sempre pronto a ripiegare difensivamente e buttarsi all’attacco nel tridente ibrido voluto da De Zerbi, con Boateng falso centravanti (“forse con lui perdiamo 30/40 metri di profondità – spiegherà il tecnico neroverde – ma in area di rigore ha movimenti da attaccante vero. Per noi è valore aggiunto“). Non basteranno gli ingressi di Keita e Perisic: sarà un Sassuolo da tre punti, capace di godersi fin da subito il buon esordio del 22enne difensore centrale Magnani. Un altro dei tanti calciatori in odore di recompra da parte della Juventus nei prossimi due anni.
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— SPAL (@spalferrara) August 19, 2018
E poi ci sono le sfide di Empoli e Bologna. Krunic e Caputo regalano ad Andreazzoli un nuovo esordio vincente in Serie A. Lo fanno contro un Cagliari spaesato e quasi mai pericoloso dalle parti di Terracciano: alla giostra degli scontri diretti, Empoli che ha già preso una buona rincorsa. I toscani, come si diceva giorni fa, conoscono già la categoria, hanno in Zajc, La Gumina e il giovane difensore Rasmussen, giocatori che possono esplodere da un momento all’altro e sfruttano l’esperienza di molti profili già rodati, da Antonelli a Silvestre passando per Acquah, per rendersi ancor più imprevedibili. Maran perde subito per infortunio il capitano Ceppitelli e dovrà presto fare ricorso agli innesti estivi in difesa, da Srna a Klavan, per puntellare una difesa che l’anno scorso ha subito 61 reti.
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Al “Tardini” è pareggio 2-2 per il Parma contro l’Udinese. Inglese e Barillà fra primo e secondo tempo sembrano chiudere la gara, ma l’Udinese non si arrende. Il VAR scopre un gomito troppo largo di Grassi e assegna rigore ai friulani. Alla realizzazione di De Paul segue la rete del pareggio firmata da Fofana. L’Udinese di Velasquèz esce alla distanza contro un Parma troppo sicuro di sé. Si tratta del primo pareggio di questo campionato.
Al “Dall’Ara” è infine una perla di Kurtic a permettere alla Spal di sbloccare, nel secondo tempo, una partita molto tattica giocata su un terreno di gioco di livello preoccupante. Il Bologna di Inzaghi si affidava a Palacio in coppia col volto nuovo Santander, mentre Semplici gettava immediatamente in campo Petagna e Antenucci. La battaglia sarebbe stata in mezzo al campo e la avrebbero vinta i ferraresi con Missiroli, Schiattarella e lo stesso Kurtic, abile a centrare dai 35 metri la porta con un potente destro. Espulso il rossoblu Nagy nel finale di partita: è il primo cartellino rosso del campionato.
Torino 0-1 Roma, Dzeko fulmina il Toro. Dai tifosi granata un lungo coro per Genova