“A livello emotivo siamo stati tutti coinvolti, conoscevamo l’iniziativa dello splendido pubblico e l’abbiamo sottoscritta da subito”. Con queste parole il tecnico dell’Empoli Aurelio Andreazzoli ha spezzato nuovamente una lancia in favore di Genova e dei sostenitori rossoblù presenti allo stadio Luigi Ferraris per Genoa-Empoli, “un modo per partecipare al dolore della città”.
Queste in sintesi le parole di Andreazzoli al termine del 2-1 casalingo inflitto dal Genoa al suo Empoli: “E’ stato un modo per partecipare al dolore della città e starle vicino. Un conto è essere lontani, un conto è essere vicini. Quando la palla comincia ad andare devi chiaramente iniziare a concentrarti solo su quello che accade in campo, e credo che sull’esito della gara non abbia influito quello (il silenzio sugli spalti, ndr) ma soltanto i calciatori. Quelli del Genoa sono stati bravi ad approfittarne per portare il risultato sul doppio vantaggio, noi un po’ meno bravi e fortunati nella prima fase di gara, gara che abbiamo condotto dal 1′ minuto fino al 94’. Anche nel primo tempo non ho visto un Genoa che facesse la partita, bensì una squadra che è andata avanti in contropiede, spesso con successo e con merito. Ma l’andamento della gara è stato dato dall’Empoli, che non ha saputo cogliere alcune occasioni favorevoli e non è stata nemmeno troppo assistita dalla fortuna. I numeri esprimono la realtà e parlano in un unico senso: sono soddisfatto della prestazione dei miei ragazzi per come hanno giocato la partita, perché per me, da allenatore, la gara è vinta sotto ogni punto di vista. Dobbiamo limare qualcosa ma era previsto e ci attrezzeremo per migliorare”.