Dopo quasi un anno e mezzo, dall’aprile 2017, il presidente Preziosi è ritornato allo stadio “Ferraris” per seguire da vicino l’esordio del Genoa di fronte al proprio pubblico in una gara ricca di significati, dentro e fuori dal campo per le tragiche vicende del crollo di Ponte Morandi. Al termine della sfida, il presidente rossoblu, congendandosi con una stretta di mano da Favilli e Sandro, che ha voluto entrambi a fianco per tutta la durata della partita, ha così commentato la gara ed il suo contorno.
“È stata una partita sofferta: loro sono squadra cazzuta, che corre e con tanti giovani. Abbiamo chiuso la partita con merito nel primo tempo: poi ci sta ogni tanto si può prendere un gol. Lo abbiamo preso al 92′ e non ha inciso molto, per fortuna. Squadra quadrata e costruita bene? Credo ci siano 25 titolari. Se la giocano tutti. Questa squadra è stata costruita apposta per non soffrire come l’anno scorso. Esordire in casa con una vittoria dopo tutto quello che è successo ha fatto bene a tutti. C’erano ancora tanta tristezza e rabbia ed era evidente che ci fosse molta ansia: durante la partita d’è visto”.
“Piatek l’ho visto una partita, di notte. Credo sia un giocatore importante. Con Kouamè possono essere punte pericolosissime? Sì, ma davanti penso che non avremo problemi quest’anno a fare gol. Quando rientrerà Sandro avremo un centrocampo ancora più quadrato e avremo ancora maggiori soddisfazioni. Oggi è una vittoria che ci dà morale, visto il campionato un po’ disastrato da cui arrivavamo. Un peccato non aver giocato col Milan? Sì, perché le squadre più quotate in queste partite faticano di più. Ma la disgrazia è stata troppo grande per poter giocare”.
Intervenuto in zona mista dopo le parole a caldo rilasciate dalla tribuna, il presidente rossoblu ha aggiunto quanto segue:
“Piatek mi ha stupito per la sua determinazione, Kouamè ha velocità e gamba e oggi ha fatto un gol bellissimo. Abbiamo scelto loro. Credo sia giusto tornare a restare vicino alla squadra dopo un periodo di transizione, di amarezza. Genova e genovesi credo abbiano una dignità unica. Un’emozione quando è arrivato il 43esimo. Credo che Genova non abbia bisogno di altri morti: si dovrà fare qualcosa per questa città”.
DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI ENRICO PREZIOSI
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