Che voglia di rivincita al Pio Signorini. Piuttosto deludente la scorsa stagione sul piano del gioco ma non del risultato per Ballardini e il suo staff, più insoddisfacente per qualche calciatore che ha visto la B da vicino non per colpa sua.
Il Genoa e Ballardini nel campionato appena iniziato non vogliono incantare nessuno ma plasmare una squadra duttile, non solo nei ruoli ma anche nelle strategie tattiche, consapevoli che per mettere in campo una squadra all’altezza tutto deve funzionare come un ingranaggio di una macchina. Basta che qualche ruota giri a vuoto per fare inceppare l’intero sistema.
Il calcio di Ballardini e compagnia è uno sport di squadra e le squadre devono avere compattezza e equilibrio fra i reparti. Ebbene, le difficoltà della scorsa stagione e la fase di attacco sono state all’ordine del giorno di ogni allenamento dal luglio scorso, senza dimenticarsi il filtro per fare funzionare la difesa.
Ballardini ha lavorato e sta lavorando a coprire la mancanza del fulcro a centrocampo, Romulo è un bel ripiego. Oltre alle fasi di gioco, il tecnico rossoblu avrà voluto capire la metamorfosi di gioco e mentalità vista in tutti i secondi tempi giocati e non solo nelle amichevoli. Non può essere solo merito degli avversari.
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