Dopo la trasferta nel Sannio, contro il Benevento, del 13 maggio scorso, e dopo il rinvio più che legittimo della gara di “San Siro” contro il Milan, per il Genia e i suoi tifosi è la prima fuori casa della stagione sportiva dopo 112 giorni. Oltre un migliaio i supporter di fede rossoblu accorsi a Reggio Emilia, al Mapei Stadium, per sostenere la formazione allenata da mister Ballardini, che per l’occasione ha convocato 24 giocatori. Buoncalcioatutti si trova al Mapei Stadium per raccontarvi, come di consueto, il prima, il dopo e il durante della partita.


NOTIZIARIO 

In tribuna torna il presidente Enrico Preziosi, accolto dal presidente neroverde Carnevali. Il terreno di gioco del Mapei Stadium si presenta in uno stato di degrado migliore rispetto alle ultime uscite in cui era apparso in evidente stato di sofferenza. Sono 19 i gradi percepiti nei pressi dello stadio neroverde, mentre invece sono migliaia i tifosi rossoblu accorsi per supportare il Genoa nella sua prima trasferta. Molto contenuta la presenza di supporter emiliani in quella che sarà la seconda partita casalinga della formazione allenata da Roberto De Zerbi. Arbitrerà Rocchi di Firenze.


PRIMO TEMPO

Le squadre stanno per fare il loro ingresso in campo. Campo che viene leggermente bagnato a una decina di minuti dal fischio d’inizio. “Genoa, Genoa” si alza dalla curva dei tifosi rossoblu, dove campeggiano gli striscioni “Andre nel Cuore“, “Che nessuno si tiri indietro” e “Grifoni Reggio Emilia” insieme a tantissimi baluardi di riferimento dei vari club e delle varie sigle, accomunati sotto lo striscione dell’ACG.

Le formazioni sono schierate a centrocampo: il Sassuolo si schiera, contrariamente a quanto comunicato inizialmente, con Babacar al centro dell’attacco e Boateng largo a sinistra. Berardi capitano sulla destra. La linea difensiva è a tre. Rogerio e Lirola, rispettivamente a sinistra e a destra, sono avanzati sulla linea di centrocampo composta da Locatelli e Duncan.

Il Genoa, dal canto suo, sviluppa la manovra rispettando il consueto schema tattico delle ultime uscite ufficiali. Spetta a Biraschi il primo pressing su Boateng, che gioca tra le linee. Al minuto 4′ fallo dal limite dell’area conquistato da Pandev e buona chance su piazzato per il Genoa. Zukanovic andrà col sinistro ma impatterà sulla barriera.

Rogerio e Lirola assicurano a De Zerbi una buona spinta sugli esterni. Il Genoa, quando in fase di non possesso, arretra formando una linea difensiva a cinque e sin qui contenendo con attenzione la manovra neroverde, che parte dal basso. Pandev è un trequartista “alla Boateng” dal momento che agisce un po’ più avanzato rispetto alla gara contro l’Empoli, trasformando il 3-4-1-2 in una sorta di 3-4-3.

Al nono di gioco Genoa pericoloso con Kouamè, che taglia a centro area e viene servito ottimamente da Pandev. Piatek gli aveva portato via l’uomo e così l’attaccante ivoriano ha tentato di scartare Consigli, allungandosi troppo il pallone. Un minuto più tardi prima Piatek, poi un caparbio Lazovic con una conclusione di sinistro, impegnano Consigli in due parate provvidenziali. Genoa pericoloso e Sassuolo contratto e chiuso nella sua area.

Siamo al 10′ di gioco e due minuti più tardi, dopo il primo calcio d’angolo rossoblu, il gioco si ferma per un problema fisico patito dal numero 23 neroverde Magnani. Al 14esimo un fallo su Babacar da parte di Spolli permette al Sassuolo di usufruire di una punizione dalla sinistra da scodellare in area: soluzione che i neroverdi non sfrutteranno perdendo rapidamente il controllo del pallone. Passato un quarto d’ora di gioco.

De Zerbi scambia frequentemente Babacar e Boateng, cercando di innervosire in fase difensiva il Genoa; Berardi svaria fra la zona di destra e la trequarti. Rossoblu che però contengono con ordine: qualche apprensione la crea un pallone lisciato da Biraschi al 16′ che però viene recuperato dallo stesso numero 14 rossoblu.

Al minuto 19′ secondo corner per il Genoa. Alla battuta Romulo, ma difesa neroverde attenta a spazzare il pericolo. Molto attenta fino ad ora la marcatura di Ferrari e Magnani su Piatek. Analogamente, fondamentale il lavoro di Hiljemark e Romulo a centrocampo, che giocando molto vicini tra loro agiscono sempre in raddoppio di marcatura sugli avversari riconquistando numerosi palloni e gestendo la ripartenza.

Al 22′ Boateng e Babacar confezionano una ripartenza su errore in disimpegno di Biraschi. Il sinistro dell’ex Eintracht Francoforte non è preciso e Marchetti segue la conclusione spegnersi sul fondo.

Siamo al 25esimo di gioco e la gara resta sullo 0-0 con le maggiori occasioni che sono state di marca rossoblu. Neppure il tempo di scriverlo e Piatek sblocca la gara approfittando di una dormita del pacchetto difensivo neroverde, che non controllando un pallone già nella loro disponibilità – e in particolare di quella di Lemos – permettono al bomber polacco di entrare in area e scaricare comodamente di sinistro alle spalle di Consigli, tradito anche da una sfera che passa sotto le gambe del difensore neroverde che aveva tentato di opporsi. Vantaggio rossoblu propiziato da Pandev.

Alla mezz’ora ammonito Rogerio per un brutto calcio rifilato a Pandev, al minuto 32′ replica Magnani. Sale il nervosismo tra le file neroverdi, mentre il Genoa attacca e cerca il raddoppio. Può provarci già al 33′ su punizione dalla destra. La difesa avversaria spazza e innesca un prolungato contropiede che il Genoa inizialmente argina con Biraschi, ma che presto fa tornare in possesso Babacar. L’attaccante del Sassuolo innesca di prima l’imbucata centrale di Boateng che a tu per tu con Marchetti non sbaglia e pareggia i conti.

Al 35esimo la formazione rossoblu avrebbe nuovamente la possibilità di segnare: Piatek restituisce il favore dell’assist a Pandev, che spalle alla porta si gira rapidamente e scarica di destro a lato da posizione ottimale. Grande chance per il Grifone. Al gol sbagliato risponde subito con tremenda freddezza il Sassuolo, che trova il Genoa impreparato un’altra volta fra le linee. Bravo Babacar a calciare dal limite dell’area, Marchetti respinge e Lirola si avventa sul pallone ribadendo in rete. Sassuolo avanti.

Il Genoa non riesce a trovare il bandolo della matassa e subisce la terza rete al 40′ con Babacar. Il suo gol è la fotocopia del secondo: l’attaccante ex Fiorentina raccoglie una respinta di Marchetti a centro area, che nel tentativo di neutralizzare una rovesciata di Boateng lascia il pallone nella disponibilità del centravanti neroverde.

Il primo tempo volge al termine e il Genoa dovrà riflettere su come ha subito nel giro di meno di dieci minuti tre gol. Uno da zona centrale, gli altri due dalla destra. Saranno 2′ i minuti di recupero. Il Sassuolo termina questa prima frazione arrivando con grande facilità al tiro, sfruttando il perno Boateng attorno a cui tutta la manovra offensiva si sviluppa. C’è ancora tempo per il quarto gol neroverde attribuito a Babacar, anche se Spolli pasticcia sulla linea di porta e di fatto, anziché controllare, accompagna la sfera oltre la linea a Marchetti battuto. Primo tempo che si chiude sul 4-1: ci sarà molto da ragionare.


SECONDO TEMPO

Nel Genoa entrerà Favilli al posto di Lazovic e andrà a prendere posto a centro area. Rossoblu che partono col 4-2-3-1. Criscito arretra sulla linea di difesa, Zukanovic e Spolli i due centrali. Biraschi a destra.

Genoa che entra con un buon piglio e conquista dopo un paio di minuti giocati nella metà campo avversaria il suo terzo calcio d’angolo. Un angolo sui cui sviluppi il Sassuolo conquisterà rimessa dal fondo.

Nella foto, il Genoa del secondo tempo disposto col 4-2-3-1

Al 51′ primo cartellino giallo anche per il Genoa: Rocchi lo destina a Mimmo Criscito, autore di un fallo su Berardi, l’altro capitano della partita. Il Genoa, nel frattempo, colleziona calci dalla bandierina, sia dalla destra che dalla sinistra, senza riuscire a creare apprensioni alla porta difesa da Consigli.

Al minuto 55′ Rocchi interrompe improvvisamente il gioco per rivedere al VAR un tocco di braccio in area di rigore neroverde. Un tocco che evidentemente non viene ravvisato – come a velocità di gioco – tale da determinare un calcio di rigore a favore del Genoa. Al 57′ Bourabia rileva Berardi.

Il Sassuolo fa una partita di maggiore contenimento, a difendere un vantaggio che è già particolarmente ampio. Quando supera in velocità la marcatura dei calciatori rossoblu, la formazione neroverde si rende quasi sempre pericolosa. Al 60′ Marchetti devia in calcio d’angolo una conclusione di Locatelli dai trenta metri. Angolo dal quale scaturisce la quinta rete della squadra di mister De Zerbi con Ferrari, dimenticato sul secondo palo da Favilli.

Al 62′ di gioco fuori Spolli, dentro Bessa che va al fianco di Hiljemark. Al 66esimo entra anche Dalmonte al posto di Kouamè. Criscito e Romulo particolarmente avanzati sugli esterni per cercare di trovare almeno un gol a rendere meno amara la serata.

Al 69′ questo gol arriva e porta la firma di Goran Pandev, alla sua prima rete in campionato, il quale è bravo a spedire sotto la traversa di mancino un pallone recapitatogli a centro area. Un gol che non spegne la manovra offensiva di un Genoa che dimostra di non starsene di un passivo così pesante.

Continua incessante il canto dei tifosi rossoblu, che sin dalle prime battute del dilagare neroverde hanno continuato ad incitare la formazione rossoblu. Manca un quarto d’ora alla fine della partita del Mapei Stadium. Da segnalare come l’ingresso di Dalmonte abbia presto riportato Piatek al centro dell’attacco, il neo entrato a sinistra e Favilli largo a destra. Pandev alle loro spalle. Romulo e Criscito sulla linea dei quattro difensori.

Al 77′ De Zerbi toglie anche Babacar, autore di una doppietta, ed inserisce Jeremy Boga, cresciuto nelle giovanili del Chelsea. All’80esimo si alza il coro “Andrea è qua e canta con gli ultra’” indirizzato ad Andrea Cerulli, una delle 43 vittime del crollo di Ponte Morandi. Nel frattempo, il Genoa va a conquistare l’ennesimo tiro dalla bandierina, questa volta pericoloso perché se Zukanovic colpisce di testa, Favilli da due passi la colpisce male e di fatto neutralizza una buona occasione per segnare il 5-3. Un 5-3 che arriva ad otto minuti dal termine quando lo stesso Favilli imbecca Piatek a centro area, che infallibilmente spedisce alle spalle di Consigli. Terzo gol in stagione per il centravanti polacco.

Cinque minuti alla comunicazione del recupero. Il Genoa è padrone del gioco in una partita che sembra non aver più nulla da dire. Il Genoa reclama un tocco di braccio in area di rigore all’86esimo, ma il VAR e Rocchi non sono della stessa opinione. Qualche minuti prima, peraltro, c’era una gomitata di Boateng ai danni di Hiljemark passata inosservata agli occhi del sestetto arbitrale. Al minuto 89′ fuori Lemos e dentro Dell’Orco.

Sarà l’ultima mossa tattica del match assieme col giallo comminato a Bessa. Un match che si chiuderà dopo 5′ di recupero e sul 5-3 a favore del Sassuolo. Partita che il Genoa aveva sbloccato con Piatek, potendo raddoppiare pochi minuti dopo il pareggio neroverde. Poi 12′ di blackout che hanno rifilato un montante al Grifone, incapace di ritornare in partita nonostante la buona volontà che frutta due reti nella seconda frazione. Buona l’intesa di Favilli con Piatek e Pandev nel secondo tempo, decisamente sotto tono la prestazione difensiva rossoblu. Marchetti autore di due respinte che faranno discutere, costate i due gol di Lirola e Babacar.

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