Dopo Neustift, ritiro partito lo scorso 9 luglio, per la prima volta in una seduta a porte aperte del Genoa si rivede Sandro lavorare col gruppo per tutta la durata dell’allenamento, scandito lungo un’ora e mezzo di riscaldamento più esercizi per allenare la tecnica. Ad osservarlo dalla tribuna il suo preparatore personale, lo stesso che aveva a Benevento, e il fratello, barba un poco più corta e maglia del Corinthians. Difficile da non riconoscere.
In campo, sotto una temperatura vicina ai trenta gradi e un grande caldo, ultimo rigurgito dell’estate che se ne va, scendono in ventitré. Fitto colloquio iniziale tra Ballardini e Pandev, già rientrato alla base, prima che quest’ultimo si diriga in palestra e a svolgere allunghi a bordo campo. Si rivede anche Romero, assente in campo dal ritiro di Brunico: procederà secondo un lavoro differenziato seguito attentamente da Murgita e al fianco dei due Primavera Candela e Leon Petrovic.
In campo tutti gli altri sotto gli occhi di Ballardini, Regno e Melandri. Anche i “recuperati” Spolli, Dalmonte e Romulo, risparmiati dalla trasferta di Alessandria.
Il primo esercizio a cui Sandro prende parte coi compagni è all’interno di un mini campo di gioco quadrato con con squadre da 7 e tre jolly (sempre un centrale difensivo, un mediano e un attaccante, ndr). Ai soli giocatori nelle vesti del jolly è permesso – sempre che sia un agevolazione! – di giocare ad un tocco e Sandro, che tra i jolly non è e potrebbe toccarla due o tre volte, gioca ugualmente in rapidità smistando palloni di destro e sinistro con grande precisione ed evidente volontà di farsi sentire dai compagni, dettando ogni secondo il passaggio. Un punto per la squadra raggiungesse dieci passaggi consecutivi.
Si sarebbe proseguito con una partita a tre tocchi 9 contro 9: Sandro centrale di centrocampo affiancato da Mazzitelli. Il centrocampista brasiliano, anche in questo esercizio, ha cercato sempre di giocare a due tocchi, andando spesso a contrasto, difendendo molti palloni e attaccando un paio di volte lo spazio come richiesto dall’esercizio.
Alla fine, in campo sarebbe andata in scena una partita sui sessanta metri 10 contro 10 con la formazione pettorinata che schierava anche i Primavera Karic e Zvekanov. Convocati tra i pali Marchetti e Vodisek. Il secondo tempo di questa partita non lo avrebbero proseguiti né Karic, che avvertirà un problema muscolare, né Lisandro Lopez, che uscirà per un affaticamento muscolare ancora da valutare. Entrambi sarebbero usciti sulle loro gambe senza destra particolari preoccupazioni, ma si attendono ancora indicazioni sulle loro condizioni in vista della doppia seduta a porte chiuse prevista per la giornata di domani.
ERRATA CORRIGE: nel video pubblicato nell’articolo si parla di Zvekanov. In realtà si tratta del Primavera Leon Petrovic, acquistato lo scorso agosto dal Genoa.
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