Non si è fatto attendere un comunicato ufficiale da parte del Chievo Verona in merito alla sentenza di primo grado resa nota dal Tribunale Federale, che ha comminato una pena di tre punti di penalizzazione e 200.000€ di ammenda, così come tre mesi di inibizione per il presidente Campedelli.
Questa la reazione del club veneto, diffusa sul sito ufficiale: La società A.C. Chievo Verona, a seguito della sentenza di primo grado resa nota oggi dal Tribunale federale nell’ambito del processo che la vede coinvolta per presunte plusvalenze fittizie, comunica la propria posizione attraverso il Legale difensore, l’Avvocato Marco De Luca: “Siamo stupiti e contrariati dall’esito della sentenza odierna. Siamo fermamente convinti, oggi più che mai, che la società abbia sempre agito con correttezza e trasparenza, e che le indagini della procura non siano state fatte correttamente. Riteniamo perciò che il Chievo Verona non meriti questa ridotta penalizzazione, frutto peraltro, con tutta evidenza, della consapevolezza, da parte del Tribunale, della debolezza della tesi accusatoria. Ricorreremo quindi in appello, fiduciosi che la giustizia sportiva saprà alla fine riconoscere le nostre ragioni. In ogni caso, al di là di tutte le considerazioni di merito, resta il fatto che riteniamo il deferimento nei confronti del Chievo Verona nullo per le ragioni già espresse ieri in udienza e segnatamente perché l’unico soggetto legittimato a firmare il relativo atto sarebbe stato il procuratore Giuseppe Pecoraro che invece non lo ha fatto né ha dedotto alcun impedimento come previsto dal Codice di Giustizia Sportiva”.