Il Genoa reduce dalla batosta di Sassuolo cerca oggi la rivincita contro il Bologna di Pippo Inzaghi. Una partita scorbutica: il Bologna ha un solo punto in classifica e la tifoseria comincia a manifestare il proprio malcontento. Inzaghi è allenatore giovane e capace, anche se caratterialmente non ancora pronto: tra gli addetti ai lavori si dice che sia parecchio nervoso e questa sua inquietudine potrebbe nuocere alla squadra.
Una sguardo generale sul Bologna.
Il Bologna scende in campo con il 3-5-2, ma non ha ancora una sua precisa identità e alcuni suoi elementi stanno accusando il passaggio da Donadoni ad Inzaghi, poiché tra di due ci sono notevoli differenze di idee. Anche l’addio di Verdi non è stato ancora digerito, troppo importante l’apporto del giocatore ora al Napoli. Spesso i rossoblu saltano il centrocampo con lanci lunghi per affidarsi alla bravura nel gioco aereo dei due attaccanti, mentre i centrocampisti attaccano la seconda palla.
L’analisi reparto per reparto.
Il portiere Skorupski, dopo un anno di panchina a Roma, ha voglia di rivincita. E’ prestante, il che lo aiuta nelle uscite alte, ed è e forte tra i pali, ma non ha una presa ferrea e deve migliorare nel gioco coi piedi. Il reparto difensivo è formato abitualmente da De Maio, Danilo e Helander (oggi assente per infortunio, ndr),
Il centrocampo.
È a cinque ed è un reperto omogeneo, che fa della corsa e della regolarità le sue prerogative. Scarseggia però la qualità nelle giocate. I due esterni sono Mattiello a destra e l’olandese Dijks a sinistra. Mattiello, ex Spal, è dotato di una corsa importante ed ha ottimi tempi di inserimento: può muoversi su entrambe le fasce, sa rendersi pericoloso in fase offensiva. Dijks, il gigante ex Ajax, di fisico imponente, ha un piede sinistro educato e un’ottima progressione, ma patisce in fase difensiva, quando viene attaccato sulla sua parte destra, perché è condizionato da postura difettosa. Il cileno Pulgar è il centrale: cattivo calcisticamente parlando, dà i tempi alla manovra felsinea anche se con poca fantasia, è pericoloso quando calcia da fuori area e sulle punizioni dal limite. Ai suoi lati giocano Poli, non amato dalla nostra tifoseria per i suoi trascorsi in maglia blucerchiata, e Dzemaili ex Grifone. Il primo è giocatore caratteriale e a volte il suo comportamento va sopra le righe, i suoi sganciamenti senza palla sono insidiosi. Lo svizzero è giocatore regolare, anche se mono-passo, ma difficilmente sbaglia, e con i tiri da fuori può essere pericoloso.
Infine l’attacco.
I due attaccanti sono Destro e il paraguayano Santader. Il primo, che potrebbe vincere il ballottaggio con Falcinelli febbricitante due giorni fa ma comunque convocato, sembrava destinato a una luminosa carriera, ma vari infortuni e un rendimento altalenante ne hanno frenato l’ascesa: bravo nel difendere la palla e a far salire la squadra, attacca con buoni movimenti la profondità e di testa sa il fatto suo. Santander è un giocatore di lotta e sacrificio, non ha piedi sopraffini ma eccelle nel gioco aereo ed aiuta sempre la squadra in fase di non possesso. Soprannominato El Ropero, l’armadio, è un girovago del calcio.
Le principali alternative?
Potrebbero essere nell’undici titolare, o entrare a partita in corso, Mbaye come esterno destro di centrocampo e Falcinelli come attaccante. Il primo ha gamba e progressione, ma soffre spesso di cali di concentrazione in fase difensiva. Il secondo è un “delantero” propenso al gioco di squadra e all’attacco degli spazi, e sa farsi valere in area di rigore.
Come si comportano sulle palle inattive?
In fase difensiva, sui corner e sulle punizioni dalle fasce, la squadra bolognese marca ad uomo essendo una compagine molto fisica. In fase offensiva salgono tutti e tre i difensori centrali, che con Dijks e Santander formano una batteria di saltatori che può risultare letale. Le punizioni laterali e centrali vedono Pulgar come principale tiratore, ma si alternano anche le mezzali di competenza o gli esterni di fascia.
In conclusione?
Il Bologna scenderà sul prato verde di Marassi più agguerrito che mai: anche prendere un punto per gli emiliani sarebbe oro colato. Inzaghi schiererà una squadra scorbutica, rognosa e difficile da affrontare, e in fondo questo era SuperPippo da giocatore. Ci vorrà un Genoa intelligente, paziente ed aggressivo per avere la meglio e lasciare Inzaghi e la sua truppa in mezzo a un mucchio di polemiche e con un solo punto in classifica.
LE PROBABILI FORMAZIONI
GENOA (3-4-1-2): Marchetti; Biraschi, Spolli, Gunter; Romulo, Mazzitelli, Hiljemark, Criscito; Bessa; Kouamè, Piatek.
BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski; De Maio, Danilo, Gonzalez; Mattiello, Pulgar, Poli, Dijks; Dzemaili; Santander, Falcinelli.
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