E’ arrivata in pieno recupero la rete che ha deciso una sfida divenuta sempre più incandescente man mano che ci si avvicinava alla fine del tempo a disposizione. Una magia di Marcelo Brozovic, che fa il paio con i tiri di Nainggolan ed Asamoah, regala a Luciano Spalletti una vittoria rigenerante, al cardiopalmo, dopo la vittoria in rimonta contro il Tottenham nella prima sfida di Champions League.
La prima mezza occasione della gara è blucerchiata: una mezza rovesciata di Quagliarella viene intercettata. L’Inter spinge ma non riesce a rendersi particolarmente pericolosa prima che proprio Radja Nainggolan pieghi la mano di Audero a pochi passi dal termine del primo tempo. La gioia del vantaggio viene negata dal VAR, si torna quindi negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.
A inizio ripresa il colpo a girare di un Candeva davvero in palla fa tremare il palo, poi ancora Nainggolan serve un assist al bacio per l’ala nerazzurra, che lascia partire un bolide respinto dal portiere della Sampdoria. Icardi si fa male alla spalla nel tentativo di colpire di testa con un inserimento, Quagliarella cerca il gol sabato sera, senza esito. Skriniar sfiora il gol dell’ex in mischia, Ekdal si produce in uno slalom gigante in area di rigore, Asamoah lascia partire un missile nell’angolino basso ma il suo grido “vamos” viene strozzato ancora dal VAR, complice un pallone uscito di qualche millimetro. Stesso esito sul ribaltamento di fronte, quando Defrel si gode per qualche secondo la quinta rete stagionale, annullata per fuorigioco.
L’Inter non ci sta, lotta sugli ultimi palloni e trova la rete dell’1-0 con Marcelo Brozovic, uomo della provvidenza in una serata che per i nerazzurri sembrava davvero stregata. Una serata in cui la Sampdoria ha saputo giocare alla pari contro la squadra di Spalletti. “Non bisognava perdere” sarà il commento di Marco Giampaolo.
Proprio Spalletti, che prima dell’inizio di partita aveva abbracciato e salutato i Vigili del Fuoco presenti sul campo del Ferraris, ha così commentato l’espulsione ricevuta in seguito all’esultanza per la rete del centrocampista croato: “Mi sono girato verso la telecamera per festeggiare e lì c’era anche il quarto uomo. Era una liberazione per una rete importante, mi sono girato dicendo “gol” ed è stato interpretato come un gesto troppo veemente.”