Uscito con una vittoria molto importante dal match contro il Bologna, il Genoa affronta oggi all’Olimpico la Lazio di mister Simone Inzaghi, fratello di Pippo l’allenatore del club bolognese. Il Simone Inzaghi tecnico è cresciuto nel settore giovanile laziale, è al secondo anno sulla panchina della prima squadra biancoazzurra e dopo l’ottima stagione scorsa vuole ripetersi e se possibile migliorarsi.
Uno sguardo d’insieme sulla Lazio.
La sua Lazio scende sempre in campo con un 3-5-2 molto propositivo e cerca il gioco palla a terra, in alternativa ci sono i lanci lunghi di Acerbi per Immobile. La Lazio per ora non ha sciorinato il gioco della passata stagione, il presidente Lotito ha criticato e molto l’operato del suo allenatore, cosa per me ingiusta e che non dovrebbe mai accadere, i panni sporchi vanno lavati in famiglia. Comunque parliamo di una squadra con elementi di primordine, che tra le mura amiche possono creare problemi ad ogni squadra.
L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.
Il portiere Strakosha ha una fisicità importante, il che lo aiuta nelle uscite alte, è buono in tutte le caratteristiche del ruolo ed è sufficiente nel gioco coi piedi. I tre difensori centrali sono Wallace, Acerbi e Caceres, sostituto dell’infortunato Radu. Wallace, difensore veloce ed arcigno, a volte commette vistose ingenuità. Acerbi, prelevato in estate dal Sassuolo, guida la difesa: giocatore di carattere, ha un ottimo piede sinistro, è molto bravo nel gioco aereo e nelle proiezioni offensive sulle palle ferme. Caceres, esperto uruguagio, ha giocato in molte squadre e il suo rendimento è sempre stato sufficiente anche se i suoi mezzi inducono a pensare che avrebbe potuto fare molto di più: rapido e bravo tecnicamente, non sempre è attento e ligio agli ordini del mister.
Il centrocampo.
È formato da Marusic, Parolo, Lucas Leiva, Milinkovic Savic e Lulic. Marusic a destra e Lulic a sinistra sono gli esterni: entrambi più bravi nella fase offensiva, hanno un ottima corsa e buona tecnica di base. Marusic è più rapido è pericoloso quando viene lanciato nello spazio, Lulic preferisce avere il pallone tra i piedi: ha un buon dribbling ed è uno dei capi dello spogliatoio. Parolo e Milinkovic-Savic sono le due mezzali. Il primo, nazionale italiano, è molto bravo nell’inserimento in fase d’attacco e pericoloso nel gioco aereo, possiede anche un buon tiro dalla distanza. Il secondo, nazionale serbo e giocatore appetito dai più grandi club europei , in questo inizio di campionato non ha garantito il suo solito rendimento, ma parliamo di un giocatore top, che sa fare tutto e bene. Lucas Leiva è il fulcro della manovra perché da lui passano quasi tutti i palloni: è un po’ lento di gamba, ma veloce nel pensiero e bravo tecnicamente.
Infine l’attacco.
I due giocatori offensivi sono Luis Alberto ed Immobile. Lo spagnolo è in possesso di una tecnica sopraffina, bravo e pericoloso negli assist e nelle conclusioni dalla media e lunga distanza: i suoi filtranti sono una delizia per gli intenditori ed una manna per bomber Immobile. Proprio lui, Immobile, il cannoniere della squadra, ama essere lanciato in profondità, gioca molto sulla ultimo uomo della retroguardia avversaria e sfrutta molto il lancio lungo di Acerbi.
Quali potrebbero essere le alternative ai titolari?
Badelj e Correa. Badelj, centrocampista che fa della presenza fisica e della regolarità le sue principali caratteristiche, è un giocatore molto tattico e con un’eccellente resistenza, ma non è un velocista. Correa, ex Sampdoria e Siviglia, classica mezzapunta o secondo attaccante, è dotato di piedi buoni e dribbling velenoso, e nelle partite casalinghe può rompere gli equilibri.
Come si comportano sulle palle inattive?
Su quelle a sfavore attuano una zona mista. Hanno saltatori importanti, in primis Acerbi e Milinkovic, e Strakosha è molto attento nelle uscite aeree. Sul versante offensivo per i corner e le punizioni laterali hanno molteplici battitori, Lucas Leiva e Luis Alberto i più importanti. In mezzo all’area schierano poi una batteria notevole di saltatori: Milinkovic, Parolo, Acerbi e Caceres. Immobile va a caccia di palle sporche soprattutto sul secondo palo. Dal limite dell’area le punizioni vengono calciate da Luis Alberto, Leiva e Lulic oppure vengono eseguiti schemi alternativi.
In conclusione?
Il Genoa deve dare continuità ai suoi risultati e dimostrare con un ottima prestazione che quello di Sassuolo è stato solo un brutto episodio. Solitamente con una prestazione buona arriva anche un buon risultato.
LE PROBABILI FORMAZIONI