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Ballardini: “In trasferta manca la sicurezza di essere squadra. Marchetti? Ha bisogno di tempo” – AUDIO

Due giorni fa la debacle all’Olimpico contro la Lazio, ma oggi è già tempo di ripartire per il Genoa e per mister Ballardini, che intorno alle ore 14,30 è intervenuto in sala stampa dal ventre di Villa Rostan. Tante le tematiche toccate, dalla notizia di Giuseppe Rossi accusato di aver fatto uso di sostanze dopanti dal NADO all’ipotesi, magari non nell’immediato, di passare alla difesa a quattro.

Scorsa stagione vi siete salvati con elmetto e pancia a terra. Ora non è che vi siete un po’ imborghesiti?

“Questa squadra partiamo col dire che si è rinforzata in avanti, me che deve ancora dimostrare di averlo fatto anche in difesa e a centrocampo, dove abbiamo perso giocatori importanti. Detto questo, il Genoa oggi ha quattro partite, sei punti, ne ha vinte due e perse altrettante. Siamo stati leggeri superficiali a Reggio Emilia, poi ci sono i quattro gol presi da una Lazio che sta bene fisicamente: due gare che certamente ci fanno dire che dobbiamo essere più compatti.

Due settimane fa pensavamo tutti che il Bologna fosse così scarso, ma una settimana dopo ha battuto la Roma. Ciò che dico è che a me questo Genoa piace molto, ha giocatori che mi piacciono, ma dobbiamo ritrovare continuità e solidità della stagione scorsa. Una stagione in cui sulle nostre ventidue partite – senza contare le ultime quattro quando, sbagliando, siamo andati in vacanza – abbiamo fatto 35 punti. Il Genoa deve ritrovare umiltà, attenzione, timore, compattezza. L’anno scorso ci hanno permesso di fare una grande stagione, con grande rispetto. Il contrario dell’essere superficiali, come accaduto quest’anno in alcuni casi”.

Marchetti sta scontando un po’ il periodo di inattività recente?

“Era da febbraio 2017 che non giocava più. Ha bisogno di tempo, anche perché durante la preparazione ha avuto un infortunio che ne ha ritardato la ripresa dell’attività col resto della squadra”.

Ha visto l’episodio di Giuseppe Rossi: vuole commentarlo?

“Sono certo di poche cose nella mia vita, ma una certezza che ho è che Giuseppe Rossi non può aver fatto uso di sostanze che sono proibite. Questa certezza la ho. Poi tutto il resto non mi interessa”.

Ha dei cambiamenti in testa in vista delle prossime due gare?

“Vediamo un po’ oggi. Penso a Günter, penso a Sandro, penso a Favilli. Ieri Favilli si è allenato con chi non aveva giocato a Roma. A livello tecnico ci sarà qualche cambiamento non dovuto però ad avvicendamenti viste le due partite ravvicinate”.

È un dato di fatto che in casa si vince, fuori si perde: è un problema caratteriale oltre che tattico?

“Abbiamo incontrato una Lazio che oggi se la gioca con Napoli e Juventus e che sta bene di testa. Detto questo, dobbiamo ritrovare quel gusto di essere sempre molto attenti, compatti, umili. Rispettando l’avversario. Perché in questo modo sei sempre a tuo agio e ti ritrovi in campo. Nelle due trasferte è mancata la sicurezza di essere squadra ed è importante esserlo in ogni momento della gara. Esserlo ti dà forza. Devi condizionare i tuoi avversari: e torno a dire che abbiamo fatto sei punti in quattro gare”.

Ha parlato di cambiamenti. Sta pensando anche a un cambio di modulo?

“No. La difesa a quattro, poi, quando ti muovi, te la ritrovi sempre. Può anche essere che si giochi con quattro difensori. Qui a Genova nella prima stagione abbiamo giocato a quattro, poi sempre a tre. Ma non è quello che sposta, non è quello che ti rende più compatto. se copri bene in campo, puoi giocare in tutti i modi. Se non sei bravo a farlo, soffri. Günter e Criscito hanno spesso fatto i terzini, ma a Roma avevamo cinque giocatori attenti nella fase difensiva. E comunque non siamo stati molto bravi ugualmente”.

Per vedere Sandro dall’inizio al top quanto ci vorrà? E Rolon?

“Rolon l’avete visto ad Alessandria. A Sandro manca ancora abbastanza per vedere il Sandro che vogliamo. Rolon avrebbe bisogno a fianco di giocatori di maggiore prestanza e fisicità. Ne abbiamo che hanno più gamba che preferiscono più essere dinamici”.

Sulla destra li ha provati un po’ tutti. Farà altri esperimenti? Pensi di riproporre Günter?

“Non è una maledizione, ma avendo una rosa di 28 giocatori ci sta che a volte giochi con Lazovic, poi con Pedro o Günter. E poi spero anche con Lakicevic. Non mi sembra strano, lo fanno tutte le squadre. Ci sarà chiaramente tra questi chi gioca di più”.

Che partita si aspetta domani? Che Chievo troverete?

“Il Chievo in questi ultimi 15/20 anni ha sofferto sempre meno del Genoa, perché sa benissimo come ci si deve comportare per rimanere in Serie A. Sono molto bravi nella scelta dei giocatori e sanno quest’anno che dovranno soffrire ancora di più per guadagnarsi la permanenza in Serie A. Hanno ben chiaro il loro obiettivo e sanno benissimo come perseguirlo”.

DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI MISTER BALLARDINI 

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Nessun Baywatch, nessun Bagnino

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