Ottenuti i tre punti e dopo aver fornito un ottima prova nel turno infrasettimanale contro il Chievo, il Genoa cerca una conferma nella trasferta di Frosinone. Troppo altalenante il rendimento tra il Genoa formato casalingo e quello in trasferta. Il Frosinone è in crisi di risultati e di gioco, così il suo tecnico Moreno Longo è stato messo sul banco degli imputati e in caso di risultato negativo verrà probabilmente esonerato.
Tracciamo il profilo dell’allenatore del Frosinone.
Dopo esser cresciuto come tecnico nel settore giovanile granata, Longo è alla sua prima esperienza nella massima serie: allenatore giovane, serio ed impeccabile nei modi, è un fautore del bel gioco e probabilmente non si è ancora calato del tutto nella mentalità di chi deve lottare per non retrocedere. Inoltre la squadra frusinate non ha ancora segnato un gol.
Come gioca il Frosinone?
Il Frosinone si schiera con il 3-5-2, dopo un mercato estivo importante che però per ora non ha dato i frutti sperati. La squadra, secondo i dettami del suo mister, cerca di uscire dall’area con il fraseggio rasoterra ma la cosa a volte riesce difficile, e allora i gialloazzurri cercano la punta Perica con il lancio lungo ed i centrocampisti accorciano sulla seconda palla, ma non sempre con le distanze giuste tra i reparti. La fascia più battuta è la destra, dove Zampano si propone con continuità e dove staziona prevalentemente Ciano, senz’altro il giocatore con più classe della squadra ciociara.
L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.
Il portiere Sportiello, ex Fiorentina, ha buona qualità tra i pali ed è discreto nelle uscite alte, veloce e scattante in quelle basse, con i piedi però ha dei limiti. I tre difensori centrali sono Goldaniga, Salomon e Capuano, un terzetto che lavora più singolarmente che come reparto: alcune volte i tre sono male allineati e mal collocati. Goldaniga, ex Palermo, ottimo nel gioco aereo e appiccicoso sull’uomo al limite dell’infrazione, a volte commette
Il centrocampo
Zampano e Molinaro sono gli esterni di centrocampo. Il primo è uno dei giocatori più importanti nella rosa gialloazzurra, fa avanti e indietro sulla fascia destra con continuità, è in possesso di un dribbling più che sufficiente ed in fase di assist può essere pericoloso, inoltre preferisce essere servito sulla corsa. Molinaro agisce sulla fascia sinistra: giocatore di esperienza, non ha più lo smalto dei giorni migliori, ma i suoi traversoni, anche se non effettuati da fondo campo, possono creare problemi. Molinaro va in affanno se puntato.
Chibsah, Crisetig ed Hallfredsson sono i tre uomini di mezzo e formano un reparto omogeneo, un mix di forza e di corsa. La mancanza di qualità però è evidenziata dallo 0 alla voce gol fatti.
Chibsah, l’intermedio di destra, forza e facilità di corsa le sue qualità, possiede un tiro forte, ma non sempre preciso: spesso irruento si lancia in interventi scomposti ed inopportuni. Crisetig, il regista, ha personalità spiccata e garantisce un rendimento regolare, non brilla per la velocità, ma ha piedi buoni e non si fa pregare quando tira aria da battaglia: da tenere d’occhio i suoi tiri di lunga gittata. Al suo posto potrebbe spostarsi Hallfredsson per lasciare spazio a Cassata. Hallfredsson è di solito la mezzala sinistra, islandese da anni in Italia, anche lui dal rendimento uniforme. Calciatore fa del piede sinistro educato e della resistenza i suoi punti di forza: i suoi nei sono la mancanza di rapidità e il poco acume tattico.
Infine l’attacco
I due giocatori offensivi che hanno spesso formato la coppia titolare sono stati Perica e Ciano. Perica, ex Udinese e Chelsea, è un lungagnone croato bravo di testa e veloce in progressione: un po’ indietro nella tecnica individuale e poco portato al fraseggio stretto, si sacrifica molto per la squadra. Ciano è in possesso di un magico sinistro e di ottimi fondamentali, ed è arrivato tardi a calcare i prati della massima serie per un giocatore delle sue qualità. Quasi sempre letali le sue punizioni dal limite: vietatissimo fare falli evitabili. Ciano però soffre la pressione e la marcatura asfissiante: se non tocca palla per un po’ di tempo si deprime e si estranea dalla partita. Potrebbero essere della partita Campbell e Cassata. Il primo è un costaricano molto rapido e veloce: se in giornata può mettere in difficoltà qualsiasi difesa, e soltanto a causa di un infortunio non ha ancora fatto vedere le sue qualità. Il secondo è un giovane cresciuto nella “cantera” juventina: bravo tecnicamente e con buona corsa, non è però un grande combattente.
Come si comportano sulle palle inattive?
In fase difensiva marcano ad uomo: retrocede anche Perica, resta in avanti il solo Ciano. In fase d’attacco i corner sono calciati quasi in toto dall’ex Cesena. In alternativa eseguono giochi a due o a tre. Salgono Salomon e Goldaniga, a volte anche Capuano. Perica è il colpitore per eccellenza, Hallfredsson e Crisetig con la loro fisicità possono creare problemi. Come detto poc’anzi le punizioni dal limite che possono essere calciate da un giocatore mancino sono di Ciano. Dalla lunga distanza anche Hallfredsson può dire la sua e anche lui con il piede sinistro. Quelle con il destra sono di Crisetig o Salomon.
In conclusione?
Sarà una partita difficile. Il presidente del Frosinone, Stirpe, con una lettera ha prima criticato la squadra ed il suo staff tecnico, poi ha chiamato a raccolta la tifoseria. Bisognerà vedere la reazione dei giocatori a questo clima. Gli uomini di Ballardini dovranno fare una partita di abnegazione e di carattere, saranno importanti i primi 20 minuti ricordandosi che “se pecora ti fai, lupo ti mangia”.
LE PROBABILI FORMAZIONI
FROSINONE (3-4-1-2): Sportiello; Brighenti, Salamon, Krajnc; Zampano, Chibsah, Hallfredsson, Molinaro; Cassata; Ciano, Perica. Allenatore: Moreno Longo.
GENOA (3-4-1-2): Radu; Biraschi, Spolli, Criscito; Pereira, Romulo, Hiljemark, Lazovic; Pandev; Medeiros, Piatek. Allenatore: Davide Ballardini.