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Occhi sul Parma: l’analisi di Mario Ponti e le probabili formazioni

Ottenuti tre punti dalla trasferta di Frosinone con due reti del suo implacabile bomber polacco, oggi il Genoa affronta tra le mura di casa il Parma di mister D’ Aversa, una squadra in salute ma che avrà alcune defezioni rilevanti  causa infortuni. Mancheranno Inglese, Dimarco e Gervinho, tre giocatori importanti nello scacchiere emiliano, ma non per questo sarà una partita facile.

Cominciamo con uno sguardo d’insieme sul Parma.

Compagine difficile da affrontare,  tutti i suoi undici eseguono alla lettera tutto ciò che viene provato in settimana sotto la guida del mister. D Aversa è un allenatore alla prima esperienza su una panchina di Serie A, ma sembra aver già capito molte cose, fa giocare un calcio ordinato senza fronzoli però  redditizio. La squadra scende in campo con un 4-3-3 che fa delle ripartenze veloci la sua prerogativa maggiore. La squadra emiliana da neopromossa per ora sta disputando un notevole inizio di campionato e le ultime prestazioni hanno rafforzato le convinzioni di mister D Aversa. Il suo calcio non è un calcio altamente spettacolare ma pragmatico e redditizio, fa molto affidamento sugli esterni sotto la sapiente regia di Stulac.

L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.

In porta abbiamo Sepe, che dopo aver fatto la riserva di Reina a Napoli per tre anni cerca riscatto in terra emiliana e per ora con buonissimi risultati. Reattivo e bravo tra i pali, veloce nelle uscite basse, non ha una presa ferrea e difficilmente esce dai pali: sufficiente con i piedi, è un portiere sempre concentrato ed attento. La linea difensiva a quattro è formata da Iacoponi, Gagliolo, Bruno Alves e Gobbi. Iacoponi è un esterno di destra tecnicamente discreto, ha una buona corsa: tatticamente attento difficilmente lascia buchi sulla sua fascia. Gagliolo e Bruno Alves compongono una coppia centrale difficilmente superabile sui palloni alti, entrambi mancano dei rapidità, ma sopperiscono con l’aiuto reciproco e con l’esperienza. Gagliolo, forte sull’uomo, ha un fisico importante, anche se a volte è troppo irruento,  Bruno Alves, ex Cagliari, è giocatore d’esperienza, guida i movimenti di tutta la retroguardia crociata e anche lui a volte effettua interventi scomposti. Gobbi, esterno di sinistra, titolare al posto di Dimarco, anche lui molto esperto, ha un buon piede mancino, ma difficilmente scende sul fondo e soffre gli avversari veloci.

Il centrocampo.

È formato da Rigoni, Stulac e Barilla. Rigoni, ex Genoa, è un corridore instancabile, cattivo calcisticamente parlando, abile negli inserimenti senza palla, usa quasi sempre il piede destro, a volte fa interventi pericolosi e gratuiti. Stulac è il centrale: piedi buoni e tempismo nel gioco le sue qualità principali, ma il croato non è un gran combattente. Barillà, la mezzala di sinistra, è in possesso di un piede sinistro importante, pericolosi i suoi tiri da lunga distanza, però non ama rincorrere gli avversari, non è prestante fisicamente, anche se è da anni sulla breccia.

Infine l’attacco.

Il reparto offensivo sarà orfano di due primattori come Inglese e Gervinho. Il primo sarà sostituito da Ceravolo ed il secondo da Ciciretti. II terzo attaccante potrebbe essere uno fra Siligardi e Di Gaudio, ex Carpi. Ciciretti e Di Gaudio, gli esterni offensivi, entrambi giocano sulle fasce a piedi invertiti. Ciciretti, che è tutto sinistro,  gioca sulla fascia destra e Di Gaudio, tutto destro, agisce sulla fascia sinistra. Entrambi con caratteristiche simili, brevilinei, rapidi e dal dribbling secco, possono avere problemi quanto a prestanza fisica e forza. Ceravolo è la punta centrale: giocatore anche lui esperto bravo nella sponda e nel far salire la squadra, buono nel gioco aereo dentro i sedici metri, può essere pericoloso, ma con lui al posto di Inglese la maniera di attaccare l area di rigore sarà diversa. Oggi non cercheranno la profondità per la progressione di Gervinho od Inglese, ma useranno come boa la punta Ceravolo per poi salire con tutta la squadra

Come si comportano sulle palle inattive?

Sulle punizioni e sui corner a sfavore alternano zona e uomo a seconda degli avversari. Importanza rilevante hanno Gagliolo e Bruno Alves. In fase offensiva i corner sono calciati da Ciciretti e Di Gaudio ed effettuano traversoni pericolosi. Salgono le due torri difensive e Iacoponi, riempiono l’area di rigore Ceravolo e Rigoni, quest’ultimo quasi sempre sul secondo palo. I calci da fermo al limite dell’area sono di Ciciretti e Stulac entrambi hanno un tiro ad effetto velenoso e preciso.

In conclusione?

Gli emiliani stanno vivendo un momento magico e trascinati dall’entusiasmo saranno un avversario da prendere con le molle. Anche il Genoa è reduce da partite che hanno portato punti pesanti, bisognerà vedere chi ha più fame. Sicuramente il Genoa, trascinato dalla sua gente, non vorrà perdere l’occasione di fare un ulteriore balzo in classifica e mettere fieno in cascina.


LE PROBABILI FORMAZIONI

GENOA (3-4-1-2): Radu; Biraschi, Spolli, Criscito; Romulo, Hiljemark, Sandro, Lazovic; Pandev; Kouamè, Piatek. Allenatore: Davide Ballardini;

PARMA (4-3-3): Sepe; Iacoponi, Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi; Rigoni, Stulac, Barillà; Ciciretti, Ceravolo, Siligardi. Allenatore: Roberto D’Aversa.


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