ATALANTA 0-1 SAMPDORIA (Tonelli 76′)- Nel segno della difesa. La retroguardia blucerchiata si conferma, con quattro reti al passivo dopo otto turni, la migliore del campionato ed offre un contributo fondamentale per la conquista dei tre punti a Bergamo. La Sampdoria arriva alla sosta con 14 punti e un lusinghiero quinto posto in graduatoria, in coabitazione con la Roma. L’Atalanta di Gasperini disputa una partita generosa, colpendo anche due legni, ma manca di brillantezza e deve così arrendersi al colpo di testa di Tonelli al 76′.

Giampaolo conferma dal primo minuto la coppia formata da Andersen e Tonelli, uomo decisivo chiamato nelle ultime ore da Roberto Mancini per riempire il vuoto lasciato dall’infortunato Romagnoli. Praet torna mezzala mentre sulla trequarti agisce Caprari, convocato anch’egli in azzurro dal CT. Grande intensità nel primo tempo: prima dell’incrocio dei pali colpito dall’ex di giornata Duvan Zapata, era stato proprio un difensore, Andersen, a impegnare Gollini su corner. Hateboer ha una palla buona, ma da pochi passi spedisce alto. Masiello deve lasciare il campo per un problema muscolare, al suo posto Mancini. Al 39′ è Gomez a scheggiare il palo esterno dopo una giocata sulla destra.

La ripresa inizia con due gialli, rimediati da De Roon e Praet. Gasperini gioca la carta Ilicic richiamando Pasalic, risponde Giampaolo con Ramírez per uno spento Caprari.
Murru e Bereszyński compiono due salvataggi fondamentali mantenendo il risultato di 0-0, violato su corner grazie al colpo di testa sferrato da Tonelli, tutto solo a centro area. I nerazzurri non hanno la forza di reagire, la Samp controlla, salva il vantaggio con un intervento Audero su una gran botta di Toloi e può così festeggiare. (Di Diego Baracchi)

ARZACHENA 1-0 ALBISSOLA (Gatto 78′ RIG) – Non arriva nemmeno in terra sarda il primo punto fra i professionisti per la squadra di mister Fossati, costretta a piegarsi anche ad Arzachena nella terza battaglia persa a causa di un calcio di rigore assegnato nei minuti finali.

La delusione arriva sul più bello, a 15′ dal termine, quando Oprut (in prestito dal Genoa) e Nossa atterrano Bonaiuti e vengono puniti da Alessandro Gatto dal dischetto. In una classifica ancora del tutto work in progress, i ceramisti rimangono in coda alla classifica con 5 reti segnate e 9 subite. Domenica arriva il Piacenza, reduce da 3 vittorie in altrettante partite di campionato. 

LIVORNO 1-3 SPEZIA – (Crimi 5′, Okereke 11′ Giannetti 19′ Bartolomei 24′) – Gli Aquilotti di Pasquale Marino hanno casa al Picco, ma al Picchi vincono con una facilità quasi disarmante ormai da lungo tempo: 29 anni fa l’ultimo successo fra le mura amiche per gli amaranto, questa volta messi a sedere da un tris bianconero nei primi 25′ di primo tempo. La rete di Giannetti è vanificata in men che non si dica dall’ex Cittadella Bartolomei, lo Speziaamministra nella ripresa e si presenterà alla sfida contro la nuova capolista del campionato – il Pescara di Bepi Pillon – con l’imbattibilità casalinga dalla propria parte. Il Livorno, impegnato a Benevento, non potrà invece contare su Murilo (espulso in pieno recupero) e su mister Lucarelli (allontanato a gara in corso). 


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