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Liverpool-City si ferma sul dischetto, il Chelsea ringrazia

Il Manchester United infiamma l’8a giornata di Premier League con una rimonta indimenticabile contro il Newcastle di Benitez, dallo 0-2 al 3-2, ma resta fermo a 13 punti dietro a Bournemouth e Wolverhampton oltre alle solite note. José Mourinho vede la sua squadra subire il colpo Kenedy-Mutò, per poi risorgere a 20′ dal termine anche grazie alle scelte del tecnico, infervoratosi tanto per la rete di Alexis Sanchez quanto contro un clima divenuto invivibile per allenatore e giocatori. Come dichiarato dallo stesso Mou in conferenza stampa. Quel che avrebbe “sussurrato” al fischio finale, ripreso a fari accesi dalle telecamere, resta invece sul campo. 

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Tottenham ed Arsenal vincono con due gare non paragonabili fra loro, salendo a braccetto in piena zona Champions League con 18 punti, a due passi dal trio in testa alla classifica. Gli Spurs trovano i tre punti con una rete sotto misura messa a segno da Eric Dier, i Gunners soffocano il Fulham di Jokanovic grazie alla coppia Lacazette-Aubameyang e alla rete capolavoro di Ramsey. 

La gara della domenica, scontro frontale tra Liverpool e Manchester City, si ferma sul dischetto del rigore, calciato e fallito amaramente da Riyad Mahrez al termine di una breve discussione con Gabriel Jesus, rigorista designato. “Forgive me Jesus” è il brillante titolo che campeggia su gran parte dei tabloid inglesi nel day after.

Il Chelsea di Maurizio Sarri è una forza della natura, ne fa 3 al Saint Mary’s Stadium, ringrazia e raggiunge Klopp e Guardiola in vetta. Hazard è capocannoniere della Premier, Barkley segna il primo gol con i Blues, regala anche il primo assist e s’innalza a ruolo di “nuovo Zielinski” nella ragnatela di passaggi imbastita dal tecnico italiano, acclamato dalla folla proprio come ai tempi di Conte. Dal grido “Antonio” a quello “Maurizio”, il passo non era mai stato così breve. Il tutto unito al ritorno in auge di Alvaro Morata, a segno in pieno recupero al termine di un’azione contrassegnata da 31 passaggi effettuati. E riusciti, un po’ come l’avvio da record del nuovo Chelsea targato Sarri, squadra che non conosce sconfitta. Dopo la sosta arriva il Manchester United, infuocato e ferito: sarà una prova del nove, in cerca del nono risultato utile di fila in campionato. 

Crollo verticale per il Watford, che dopo le lodi e un inizio di stagione da record non ha più trovato la forza per rialzarsi dal primo KO stagionale, incassato contro il Manchester United a Vicarage Road poco meno di un mese fa. Da allora è arrivato solamente un punto, al netto della sconfitta in casa dell’Arsenal e del fragoroso 0-4 inflitto da un sorprendente Bournemouth, lanciatosi in un cammino diametralmente opposto: dopo la sconfitta in casa del Chelsea, contro il grande maestro Sarri, il giovane Eddie Howe sembra aver trovato la quadra, vittorie e reti a valanga. Decisamente più costante e meno frastagliato il cammino del Wolverhampton, ambiziosa neo-promossa a forti tinte ispano-lusitane. Equilibrio, esperienza ed Espírito Santo hanno reso la colonia portoghese un vero e proprio fortino da espugnare. 

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