Manca il derby della Madonnina a chiudere la domenica di Serie A (non la giornata che si chiuderà domani con la sfida tra Sampdoria e Sassuolo, ndr). Alle ore 18, al “Franchi”, andava in scena la sfida tra Fiorentina e Cagliari. Due squadre che non si sono risparmiate dopo un primo tempo contratto e fortemente condizionato dal vento.
Nella seconda frazione, il VAR (Aureliano) interviene per migliorare la decisione di Giacomelli di non assegnare rigore su un tocco di Barella in area di rigore ai danni di Chiesa. L’arbitro triestino rivede la dinamica al televisore e decide di tornare sui propri passi. A quel punto, dagli undici metri è una formalità per Veretout portare avanti i Viola al 60′ di gioco.
Maran corre immediatamente ai ripari e toglie Cerri inserendo Pavoletti, risparmiato solamente per il fatto di essere stato sveglio tutta notte per godersi il primogenito Giorgio, nato nelle ore precedenti alla gara di Firenze. Poco importa, la mente è sgombra e la voglia di segnare tanta: passano poco più di cinque minuti dall’ingresso in campo dell’ex Napoli e Genoa perché il Cagliari pareggi grazie ad un gol in allungo, col piede destro, proprio del centravanti toscano.
“Il gol più bello l’ho segnato ieri” avrebbe spiegato a fine gara ai microfoni di Sky Sport il centravanti livornese. “Oggi mi sentivo leggero come forse non lo sono mai stato. Mi ci voleva la nascita di un figlio per tornare a segnare di piede”. Un gol pesante, che vale un punto per la formazione allenata da Maran e quota 10 in classifica. Un gol capace di fermare la corsa casalinga della Fiorentina, che aveva vinto tutte le quattro precedenti gare al “Franchi”.
LA CLASSIFICA AL TERMINE DI FIORENTINA-CAGLIARI
Il primo Chievo di Ventura ne prende 5 da Gasperini. Toro ancora stoppato