Va in archivio in maniera tutto sommato tranquilla la nona giornata di Serie A, col VAR interpellato in un paio di occasioni per migliorare e correggere le decisioni assunte in campo. Un errore che non mancherà di sollevare polemiche è stato quello dell’Olimpico di Roma, quando Pairetto in trenta secondi rifila una doppia ammonizione a Milinkovic-Savic della Spal con eccessiva leggerezza. Si segnali solamente in apertura come qualcuno abbia sollevato dubbi sulla genuinità del gol del Genoa allo Stadium (il pallone sarebbe uscito, ma le immagini sono chiare) e come manchi una sanzione più severa per Milik in Udinese-Napoli, dove il VAR interveniene senza modificare la decisione presa in campo (e confermando la posizione regolare di Malcuit in occasione dell’azione che avrebbe portato al gol del 2-0 segnato su calcio di rigore da Mertens).

ROMA-SPAL – Pairetto, come evidenzia l’immagine, è girato nel momento in cui Milinkovic-Savic, appena andato a recuperare il pallone per il rinvio (ma senza accorgersi, volontariamente o meno, che il pallone per rinviare è già nell’area piccola), lo spedisce indispettito fuori dal campo. L’estremo difensore della Spal ha appena ricevuto il giallo per aver perso tempo. Pairetto, come già detto, è girato e non può valutare la dinamica. Lo richiama il VAR (Abisso), portandolo ad espellere il portiere ferrarese. Prima situazione del genere revisionata al VAR, sicuramente lascia perplessi perché è valutazione che l’arbitro avrebbe potuto fare se, riportandosi a centrocampo, avesse mantenuto lo sguardo fisso sul portiere appena ammonito. Oltretutto alla Roma viene garantito un quarto d’ora con l’uomo in più (sul risultato di 2-0 a favore della Spal).

BOLOGNA-TORINO – L’episodio che ha fatto gridare allo scandalo Mazzarri e il Torino è una spinta di Nagy su Izzo al “Dall’Ara” all’89esimo. Eliminata dalle grafiche e dagli highlights post partita, la situazione lascerebbe spazio ad interpretazioni contrastanti se non fosse che “una spinta con vigoria sproporzionata causa un calcio di punizione diretta o, se avviene in area, di un calcio di rigore”. A questo passaggio del regolamento si appigliano i moviolisti granata. Fattosta che la scelta di Banti è stata quella di fare giocare, confermata dal VAR Di Bello.

FROSINONE-EMPOLI – Orsato viene richiamato da Sacchi (VAR) nel valutare il contatto in area di rigore tra Ciano e Capezzi, molto simile a quello tra Perica e Spolli. A velocità di gioco non lo assegnerà, ma dopo la revisione sul mini-schermo concederà il rigore che permetterà al Frosinone di pareggiare con rete di Ciofani.

FIORENTINA-CAGLIARI – Il calcio sull’esterno del piede di Barella ai danni di Chiesa è l’ultimo episodio da VAR di questo non turno. Giacomelli, il direttore di gara, è appostato poco al di fuori dell’area di rigore e interpreta il gesto, per quanto sconsiderato da parte del calciatore rossoblu, non passibile di essere punito col rigore. Lo richiama però Aureliano dalla postazione VAR: dopo averlo rivisto, il fischietto triestino si renderà effettivamente conto del tocco e assegnerà rigore. Dagli undici metri realizzerà Veretout.


Nona giornata, un inno alla gioia