Al termine del pareggio per 0-0 al “Gambino” di Arenzano contro l’Udinese, antipasto di quella che sarà la gara di Serie A in programma domani al “Ferraris”, il tecnico della Primavera rossoblu, Carlo Sabatini, ha così commentato il punto conquistato. Un punto che chiude una settimana post-derby vissuta con grande voglia di riscattarsi e prepararsi al meglio per la sfida di Coppa Italia contro la Cremonese di mister Lucchini, che anticiperà un doppio, complicato impegno di campionato contro Napoli e Roma.
Con un palo di Rovella avete sfiorato il vantaggio, poi l’Udinese nel finale è andata vicinissima alla vittoria. Che partita è stata?
“È stata una partita in cui abbiamo fatto bene sino al 70esimo. A quel punto della gara potevamo recriminare, ma arrivati al novantesimo dobbiamo dire di essere contenti di averla chiusa in pareggio. L’Udinese è riemersa nel finale, anche per il calo fisico di qualcuno dei nostri giocatori. Settanta minuti nel calcio non bastano: qualche giocatore non aveva ancora recuperato dal derby, partita che è stata intensa sino all’ultimo secondo. Probabilmente qualche giocatore non era ancora al cento per cento. E i cambi non ci hanno dato tantissimo: chi è entrato doveva fare qualcosa di meglio.
Abbiamo sofferto e rischiato grosso nel finale, però nell’arco dei novanta minuti il pareggio è giusto. C’è il palo di Rovella, ci sono le occasioni per Karic, Bianchi e Candela. Occasioni in cui dovevamo fare gol. Perché se fai gol al 70′ la partita poi può prevedere che tu faccia il 2-0 oppure subisca il pareggio. Settanta minuti condotti come li abbiamo condotti noi oggi andavano chiusi in vantaggio”.
Negli ultimi minuti si sono visti anche volti nuovi di questa Primavera che avevano avuto meno spazio, da Adamoli a Facchin.
“Giusto così perché chiaramente in una rosa di 24/25 giocatori non si può insistere sempre sugli stessi. Ribadisco che vanno inseriti con molta gradualità perché alcuni ragazzi difettano ancora di esperienza e condizione fisica. Ora abbiamo anche la Coppa Italia in cui vedremo altri ragazzi: si cerca di dare spazio a tutti nei limiti che ci concede un campionato così difficile e complicato”.
La Coppa Italia in settimana, poi il calendario vi porterà a due sfide difficili: prima a Napoli e poi contro la Roma
“Il calendario in questo momento forse ci aiuta, essendo gare che ti danno grandi stimoli. Il Napoli è più ostico e quadrato ed è squadre che concede poco. La Roma è molto forte ed è portata a giocare in ogni situazione. Sono due partite che potrebbero finalmente darci quella spinta che ci serve. Ci abbiamo provato anche oggi in tutti i modi a trovare il successo, ma evidentemente non siamo ancora pronti a vincere le partite in maniera netta”.
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