NOTIZIARIO – Vento forte, pioggia battente e qualche spettatore d’eccezione al Gambino di Arenzano, dove va in scena la sfida tra Genoa e Udinese, entrambe ancora ferme a quota 3 punti in classifica, nelle due posizioni valevoli per i play-out. Oltre a Cesare Natali, direttore tecnico della selezione Primavera bianconera, sugli spalti si segnala la presenza di Fabio Fossati – ormai ex allenatore dell’Albissola – e di Alberto Corradi, allenatore in seconda sotto le prime due gestioni di Ivan Juric al Genoa.

LA FORMAZIONE DEL GENOA – Russo; Oliveira, Zanoli, Bellich, Candela, Rovella, Zvekanov, Karic, Piccardo; Micovschi, Bianchi

LA PARTITA – Il Genoa prova ad impossessarsi del centrocampo anche senza il centrale portoghese Pina Nunes, espulso nel derby contro la Sampdoria e per questo indisponibile. Gli avversari si presentano con il classe 1994 Gaspar Emanuel Iñíguez  nelle vesti di mediano, Coulibaly a tutto campo ed il classe 2001 Crespi fra i pali al posto del portiere titolare Gasparini, impegnato proprio in queste ore con la Nazionale Under17.

Tutta l’Udinese all’inseguimento di Antonio Candela

L’Udinese spinge sulle fasce con l’intraprendenza di Bocic e Lirussi, ma le occasioni più importanti sono di chiara marca rossoblù: il palo accarezzato da Rovella, particolarmente a proprio agio nel ruolo di mezz’ala, fa squillare i primi allarmi nella difesa bianconera, oggi in maglia dorata. Poco prima Crespi, portiere dell’Udinese in maglia verde, aveva salvato il risultato sul tap-in di Oliveira, ben appostato sul secondo palo. Nella ripresa la pioggia si fa battente, mister Sassarini toglie dal campo il fuori quota Iñíguez e si affida alle ripartenze veloci – orchestrate da un Coulibaly in posizione arretrata – per far male ad un Genoa decisamente votato all’attacco. Karic spreca da posizione defilata, il Genoa ci prova con insistenza fino al 70′, quando Candela semina il panico e si fa largo sulla corsia di destra trovando l’inserimento di Bianchi: la deviazione non è abbastanza potente e il pallone va a spegnersi sul fondo.

Il 19enne reduce dalla stagione al Pescara sfreccia in un 3 contro 2, poi vanificato dallo stesso numero 10

Coulibaly diventa una vera e propria spina nel fianco, Russo salva sul colpo a giro di Lirussi prima che il nuovo entrato Gkertsos si disperi per un clamoroso errore, in pieno recupero, a due passi dalla porta sguarnita.

Niente da fare, la vittoria non arriva ed il Genoa di Carlo Sabatini deve sapersi accontentare di un punto, reso ancor più dorato dal grande spavento corso nei minuti finali. Nota: si sono visti in campo, oltre al metronomo Zvekanov, anche i nuovi acquisti Facchin e Adamoli, così come il genovese e genoano Patrizio Masini. Nella ripresa nuovamente fiducia alla coppia d’attacco Bianchi-Ventola, prima dell’ingresso del già citato Facchin. Il Genoa, con calma e con una buona dose di fatica, sta prendendo forma. 


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Sabatini: “Bisogna essere compatti e crescere insieme” – VIDEO