Il Parma, che alterna una sconfitta ad una vittoria quando gioca lontano dal “Tardini” e che diventa la quarta squadra italiana per rendimento in trasferta, torna a vincere dopo aver racimolato un solo punto nelle ultime tre giornate e lo fa davanti al nuovo presidente Pizzarotti. I crociati non vincevano dalla trasferta di Genova contro il Genoa costata l’esonero a mister Ballardini. Torna a festeggiare l’intera posta in palio grazie al 2-1 sul Torino, lontanissimo parente di quello visto domenica scorsa al Ferraris contro la Sampdoria.

Il poker granata è un ricordo sbiadito, la scelta di spostare Izzo sul centro sinistra difensivo non premia Mazzarri e Djidji a destra appare l’anello debole della catena difensiva. L’unico sussulto granata è la rete che accorcerà le distanze, a fine primo tempo, di Baselli (37′). Poi la gara è sostanzialmente la medesima per 90′ di gioco: il Torino macina gioco, produce un possesso pallone sterile e il Parma, col suo 4-3-3, riparte in contropiede sfruttando ogni minimo errore degli avversari. Alla ribalta nuovamente la coppia Gervinho-Inglese.

La rete dell’ivoriano, al nono minuto, interrompe un digiuno dal gol dopo 343′ di astinenza ed è frutto di un errore clamoroso della coppia Izzo-Nkoulou. Quella di Inglese (25′) un pregevole esterno destro in anticipo su Izzo, in ritardo nella diagonale difensiva. Successo meritato dei crociati di mister D’Aversa, che potevano chiuderla prima se non avessero trovato sulla loro strada traversa e Sirigu. Salgono a 17 punti agganciando proprio il Torino e superando di tre lunghezze il Genoa, stasera impegnato contro il Napoli. Da segnalare il ritorno in campo di Biabiany dopo 931 giorni di assenza (si è dovuto fermare per un’aritmia cardiaca e per varie noie muscolari) e la prima da titolare di Bastoni, centrale difensivo parmense scuola Atalanta.


LA CLASSIFICA DOPO LA GARA FRA TORINO E PARMA