Un tempo le direttive del Professor Scoglio nella settimana che portava al derby erano, per l’appunto, la ripetizione ossessiva del temine “derby” durante gli allenamenti. Oggi i tempi sono cambiati, ma il clima è lo stesso. Forse più caldo su Arenzano che sul resto di Genova, dove si abbatte un forte sole che tiene la temperatura intorno ai 18 gradi rendendola più leggera grazie al vento.
Ad Arenzano, nel riscaldamento iniziato con un quarto d’ora d’anticipo sulla tabella di marcia (10,45) e dopo un rapido colloquio con tecnico e staff, si ride e si scherza fra compagni di spogliatoio (è anche il giorno del compleanno di Mazzitelli, ndr) ma l’intento finale è quello di concedersi qualche attimo di evasione prima di concentrarsi sulla stracittadina, visto che mister Juric non esita, anche a porte aperte, a tenere sulla corda i suoi uomini e fare nomi e cognomi di chi si troveranno di fronte domenica prossima i suoi giocatori. Di come giocarsela e di come approcciare al 117° derby della Lanterna disputando una gara intensa e con le idee chiare, con una buona intesa fra chi porterà il pallone in uscita dalla difesa e i centrocampisti, che avranno il compito di indirizzare il pallone sugli esterni o su chi dei due attaccanti si svincolerà dalla marcatura. La prima settimana di lavori pre derby è comunque vicina alla conclusione coi primi concetti di cui sono state messe le basi: domani e sabato gli ultimi due allenamenti mattutini (sabato potrebbe essere in previsione un’amichevole con la Primavera alle ore 11), poi una domenica di riposo in attesa dei nazionali.
Per il momento, Mister Juric lavora soprattutto su tre aspetti: intensità, pressing e possesso pallone alla ricerca della profondità. Lo fa con esercizi a metà campo e sui settanta metri, prodigo di consigli verso tutti. In particolare modo verso Spolli e Favilli, rientrati in gruppo dopo settimane di infortunio. Oltre ai nove nazionali, il tecnico rossoblu ha dovuto fare a meno questa mattina di altri cinque elementi: Sandro (recupero dalla lesione muscolare di primo grado rimediata dopo la gara con l’Inter), Romulo (fermato da qualche fastidio ma solo a scopo cautelativo e visto andarsene sorridente quando in campo cominciava l’allenamento), Bessa e Lapadula (programma differenziato) oltre all’ormai lungo degente Marchetti.
Ad Arenzano, specialmente se in una bella giornata, è piacevole recarsi malgrado il pathos autostradale arricchito dai lavori in corso su ciascuno dei ponti che costellano la Genova-Ventimiglia. Il campo restituisce qualche indicazione, anche se è solamente giovedì: questo Genoa dovrà osare e non spaventarsi di fronte all’avversaria. Su questo ha lavorato Juric stamattina come nelle precedenti sedute, ancora una volta arricchite da un folto nugolo di giocatori della Primavera. Oggi se ne contavano sette: Raccichini, Montaldo, Micovschi, Masini, Karic, Ventola e Bianchi. Una ventina i tifosi sugli spalti, diversi i curiosi fermi davanti alle transenne e alle grate che delimitano il campo. Domani Romulo presenterà a Milano il sito sito web personale al grido “Romulo Day”.