Dopo le gravissime polemiche della 14esima giornata, si affievoliscono leggermente le diatribe da VAR. Diatribe flebili da Udine a Cagliari, dove due tocchi di mano di Freuler e Kolarov rivisti al VAR non porteranno all’assegnazione di calci di rigore perché ritenuti involontari, eccezion fatta per lo stadio Ferraris che in scena mandava Genoa-Spal. Come accadde un anno fa, quando Giacomelli si intrattenne diversi minuti davanti al mini-schermo per valutare se ci fosse il rigore su Lapadula. Penalty non visto a velocità di gioco, ma poi concesso con tanto di espulsione di Vicari.
Dinamica tutt’altro che simile a quella di domenica scorsa, quando il calcio da dietro di Fares su Romero nel tentativo di toccare il pallone non vale all’esterno sinistro spallino neppure il giallo. Vale piuttosto l’ennesimo rigore non visto a velocità di gioco poi concesso dal VAR. Il contrasto è netto, Romero rimane a terra e Pasqua si decide a tornare sui proprio passi.
Ma non è certo l’episodio che più di tutti fa storcere il naso. Perché condizionare una partita al decimo di gioco non ha logica, soprattutto andando a rivedere le immagini. Schiattarella salta Veloso con una sorta di sombrero allungandosi il pallone. Criscito lo devia di testa e poi corre per recuperare il pallone, incrociando la sua corsa con Schiattarella e cercando di andare a prendere il pallone alzando la gamba sinistra. Che la gamba sia alta è evidente, ma nel gesto (e Pasqua è al massimo a due metri dalla zona dove avviene il misfatto) dovrebbe ravvisare pericolosità ma non volontarietà. Sta di fatto che il VAR Aureliano non metterà il naso nella scelta, forse proprio perché si ritiene che Pasqua da così vicino non possa che aver valutato correttamente. In realtà, come accadde a Firenze proprio con la Spal di mezzo e un fallo di Kurtic, un rosso è tramutabile in giallo. Non è affatto vero che il protocollo impedisce l’intervento della tecnologia (clicca QUI per approfondire).
Non ci si ferma qui. Dopo un presunto rigore non concesso su Sandro, l’altro episodio in area di rigore è il contatto di Fares su Romero. A chi ha scritto in questi giorni che Fares toccherebbe il pallone, suggeriamo di rivedersi le immagini diffuse da YouTube e dal canale della Lega Serie A. Quelle in movimento dove gli scarpini gialli di Romero non sono mai superati da quelli di Fares, che è negligente nel toccare col suo ginocchio destro, da dietro, quello sinistro del difensore rossoblu. Rigore solare, tuttavia non ravvisato a velocità di gioco. Questa volta è impossibile al VAR non richiamare l’arbitro e invitarlo ad una revisione. Resta da capire perché Fares non sia stato ammonito nell’occasione.
E resta da capire anche se non avrebbe meritato una sanzione disciplinare la manata (non gomitata) di Petagna all’altezza del centrocampo intorno al 20′ del primo tempo: il gesto è immortalato dalle telecamere e Biraschi riceve il colpo, ma nessuno interverrà ritenendola una dinamica di gioco.
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