Borussia Dortmund, Atletico Madrid, Barcellona, Tottenham, PSG, Liverpool, Porto, Schalke 04, Bayern Monaco, Ajax, Manchester City, Lione, Real Madrid, Roma, Juventus, Manchester United.
Si tratta della lista delle sedici squadre ad accedere agli ottavi di finale di Champions League. Quattro inglesi, tre spagnole, tre tedesche, due italiane, due francesi, una olandese e una portoghese. Si confermano numericamente Spagna e Inghilterra, mentre crescono le tedesche (da 1 a 3) e le francesi (da 1 a 2). Ritorna poi l’Ajax e, più in generale, una formazione olandese che mancava da tre annate agli ottavi di Champions League. Conferma del Porto come formazione lusitana fra le migliori sedici d’Europa.
Nell’anno in cui il denaro da redistribuire è aumentato all’incirca del 40% in Champions League, un passo falso lo hanno fatto un po’ tutte le big del calcio europeo. Soltanto cinque squadre accedono agli ottavi da imbattute (Barcellona, Porto, Lione, Ajax e Bayern Monaco), a dimostrazione che l’idea di portarsi a casa quasi tre milioni per una vittoria (o 900mila euro per un pareggio) non è stata stimolo da poco. Non sarà un caso se lunedì prossimo le urne di Nyon avranno seconde classificate di peso, come Liverpool o Tottenham o Atletico Madrid, e prime classificate che mai come quest’anno hanno sudato sino all’ultimo per blindare le prime posizioni.
In questi primi mesi di Champions League ci sono state poi le vicende delle quattro italiane. Poco più di un mese fa, le nostre quattro formazioni in Champions League sfondavano 100 milioni di euro. Si sorrideva, si brindava e si pensava al ritorno di quattro italiane agli ottavi, come non accadeva dal 2002, ma la realtà ha raccontato che il calcio è mutevole, crudele ma tutto sommato credibile nei suoi verdetti. Le italiane (esclusi gli incassi ai botteghini, ndr) si spartiscono alla fine della fase a gironi oltre 121 milioni di euro, ma portano sole due formazioni tra le migliori sedici. Inter e Napoli proseguiranno in Europa League, mentre Juventus e Roma avranno modo di puntare cifre più alte come i 10 milioni e mezzo che premiano per la qualificazione ai quarti di finale.
A conti fatti, l’Italia calcistica esce in maniera meno netta che in altre occasioni. A fare la differenza sono stati i gol segnati: ne sarebbe bastato uno per qualificare Napoli e Inter. Piangere sul latte versato non servirà: Juventus e Roma sono chiamate alla battaglia ed è già facile prevedere che le avversarie non saranno di primo pelo. Sprovvedute non ce ne sono e non ce ne saranno neppure a febbraio.
La resa dei conti delle italiane, come spesso auspicato negli ultimi anni, potrebbe configurarsi in Europa League. Scendono formazioni di spessore, abituate più agli ottavi di Champions che ai sedicesimi di Europa League. E tuttavia capaci di reinventarsi e diventare pericolose. Lo sono di per sé Napoli e Inter, così come gli ucraini dello Shaktar Donetsk, il Valencia di uno di quei pochi italiani che gioca in Europa (Piccini, ndr) e i portoghesi del Benfica. Senza dimenticarsi di formazioni ostiche, soprattutto in casa, come Brugge, Viktoria Plzen e Galatasaray.
L’Europa rimescola le carte e le fette di una torta sempre più grande in termini economici. I valori tecnici iniziano a delinearsi, ma la fase decisiva della Champions League deve ancora arrivare. E porterà un inverno caldo.
IL PERCORSO DELLE ITALIANE NELLA FASE A GIRONI
INTER: scende in Europa League con 2 vittorie, 2 pareggi, 2 sconfitte che le valgono 7,2 milioni di euro (più 15 milioni per il solo accesso alla fase a gironi). Non potrà godere dei 9 milioni e mezzo garantiti alla squadra che accede agli ottavi di finale, ma porta a casa 22,2 milioni, ossia la cifra più bassa tra le quattro italiane;
NAPOLI: la squadra di Carlo Ancelotti abbandona la Champions con 2 vittorie, 3 pareggi e la sconfitta fatale di Anfield Road coi vice-campioni d’Europa. Ne scaturisce un ricavo di 8,1 milioni di euro, che sommati ai 15 iniziali eleva la cifra a 23,1 milioni di euro;
JUVENTUS: i bianconeri non compiono il percorso perfetto e incassano due scivoloni da 5,4 milioni di euro contro Manchester United e Young Boys. Ne arrivano il doppio (10,8) sommati ai 15 milioni per l’accesso alla fase a gironi e ai 9,5 milioni per il passaggio agli ottavi. Totale: 35,3 milioni di euro;
ROMA: sull’onda della semifinale persa l’anno scorso col Liverpool, i giallorossi convincono sino alla sfida dell’Olimpico col Real Madrid. Chiudono con 3 vittorie e 3 sconfitte per un totale di 8,1 milioni di euro. L’ingresso agli ottavi fa lievitare la somma all’incirca sui 32,5 milioni di euro;
Champions League, la Juventus inciampa ma non cade. Due italiane agli ottavi