Dalla sala stampa di Villa Rostan, alle ore 13, Mister Prandelli è intervenuto per analizzare le tematiche che accompagnano il suo Genoa alla sfida contro l’Atalanta di Gasperini, concedendo un breve brindisi con gli organi di stampa prima di correre sul campo a predisporre l’allenamento prima di dirigersi in ritiro.

Arriva l’Atalanta: che emozione proverà nel riaffrontare quella che è stata la sua Atalanta, dove ha incominciato ad allenare?

“Per me l’Atalanta è un pezzo di vita, dove ho fatto tantissimi anni. Ho giocato e fatto l’allenatore, ho avuto la fortuna di trovare persone straordinarie in società. Sarà emozione vera e sincera, ma dovrei cerca un attimo di lasciare perdere le emozioni ed essere molto freddo e razionale. Affronteremo una squadra forte, che poche squadre hanno messo in difficoltà negli ultimi anni, con un gioco ben preciso e collaudato. Sarà un test significativo per capire di che pasta siamo fatti, quale potrà essere il nostro percorso in questo campionato. Mi aspetto un atteggiamento propositivo e quella forza di controbattere ad una squadra molto organizzata”

Si incrocerà con Gasperini, che ha fatto benissimo al Genoa.

“Torna un personaggio o un allenatore che è riuscito ad unire una città, una tifoseria, una società per anni diventando un riferimento, tutti vorrebbero arrivare a questo. Ha saputo gestire squadra e città in un certo modo, meritando quello che ha avuto. Incontrarlo sarà piacevole. Poi saremo rivali e lui cercherà, come noi, di metterci in difficoltà”.

Ha qualche dubbio per domani? Cambierà qualcosa rispetto a Roma?

“Diciamo che ho trovato giocatori disponibili già dal giorno successivo alla gara di Roma a mettermi in difficoltà nelle scelte. Non darò nessun piccolo vantaggio a nessuno, ho ancora dubbi e me li porterò sino a domani, ben felice di avere questi dubbi perché significa che ho alternative, validi giocatori pronti a scendere in campo. Importante che sappiano cosa fare e cosa non fare”

Dopo la rabbia per Roma, meglio un Genoa arrabbiato o che ragiona?

“Non si possono scindere le due cose. Dovrà essere un Genoa orgoglioso, determinato ma anche razionale e ordinato in campo. De vi trovare i tempi giusti per ripartire, conquistare palla. Se mettiamo assieme queste due forti sensazioni, così diventiamo squadra. Individualmente siamo una buona squadra, ma dobbiamo mettere insieme le due cose. In queste prime due settimane le sensazioni sono state buone: ambiente familiare, professionale, una società che pensa anche agli altri, come dimostra la visita di ieri al Gaslini a pazienti, medici ed infermieri. Con la Casa del Grifone che dimostra che torneremo e non solamente a Natale. Ci sentiamo orgogliosi di questa iniziativa”

L’Atalanta concede sempre qualcosa nelle sue partite: quanto sarà importante domani essere decisi e cinici sotto porta quando se ne avranno le occasioni?

“Le buone prestazioni vanno chiaramente rilette e l’abbiamo rivista la gara contro la Roma, pur essendo il passato. L’abbiamo comunque dimenticata. Domani l’Atalanta non ci darà spazi per ripartire e cercherà di chiuderci come fa con tutte le squadre. Il cinismo non si acquisisce: bisogna avere la capacità di creare più occasioni perché è dai numeri che puoi ricavare qualità nelle tue giocate”.

Quanto sarà importante domani la gara sugli esterni, vista anche la buona gara di Roma di Lazovic e Romulo?

“Possiamo fare ancora di più se riusciamo ad accorciare bene se riusciamo ad essere compatti e dare la possibilità agli esterni di non fare 80 metri per recuperare, ma meno. Voglio vedere una squadra che a questo concetto tenga molto: una squadra compatta, che sa stare in campo sapendo anche fraseggiare. E abbiamo due giocatori potenzialmente molto forti davanti e dobbiamo essere capaci di sollecitarli ancora di più”

Gasperini da quando è andato via ha sempre dato dispiaceri al Genoa: domani può essere l’occasione per fare bene?

“Dobbiamo sovvertire qualsiasi pensiero negativo. Questa città è meravigliosa, ma deve ritrovare orgoglio. Abbiamo tradizione, storia, e chi viene qui deve sudare e faticare contro il Genoa. Deve trovare sensazioni particolari. Il 3-3 di anni fa non si dimentica, ma quella è storia. Ora si deve iniziare a fare qualcosa per il Genoa affinché la gente si senta orgogliosa”.

Dovrete essere più attenti difensivamente. E domani torna Criscito

“Criscito è un grande giocatore, d’esperienza, con grande attenzione per novanta minuti e lo abbiamo coinvolto anche dal punto di vista della comunicazione. Deve essere il giocatore di riferimento, deve leggere le situazione, aiutare la linea difensiva a muoversi negli possibile e il centrocampo a dare copertura. In lui confido molto”.

La sfida Piatek/Zapata?

“Zapata ha una progressione importante e oltre alla fisicità è un grande attaccante. Il nostro bomber, invece, deve soltanto pensare che i palloni in area di rigore sono importanti per chiudere il match. In settimana l’ho visto molto sereno, ora dobbiamo solamente aspettare la partita”.

Ha parlato del fatto che ha tanti dubbi. Penserà anche al turnover?

“Assolutamente no, penso solamente a domani. E valuterò in corso di gara per la partita di domani, non per le successive.

Chi giocherà tra Sandro o Veloso?

“Mi porterò dietro questo dubbio sino a domani, interpretano il ruolo in maniera differente”.

 

DI SEGUITO L’AUDIO CON LE PAROLE DI PRANDELLI 


Grifoni, ruggire tutti assieme