Nella giornata di ieri, a Torre del Greco, si è disputato il Memorial Ponte Morandi, torneo amichevole ideato per commemorare le vittime che hanno perso la vita nella tragedia dello scorso 14 agosto. A partecipare, oltre ai padroni di casa del Napoli e della Turris, anche Genoa e Sampdoria rappresentate dalle rispettive selezioni Under 15. Al termine di un pomeriggio ricco di sfide combattute (come l’1-0 degli azzurri sui pari età blucerchiati) e di reti (un 4-1 inflitto dai rossoblu alla Turris), nel corso della finalissima fra giovani partenopei e grifoncini si sono vissuti minuti di apprensione e preoccupazione. La gara è stata sospesa al 14′ del secondo tempo, a causa di un durissimo colpo subìto dal portiere del Genoa Edoardo Ascioti, travolto in uscita bassa – complice il terreno di gioco bagnato e scivoloso – da uno scarpino in pieno volto. Il numero uno rossoblu, rimasto a terra, ha avuto bisogno di un intervento immediato del pronto soccorso prima di poter riprendere conoscenza. Il titolo sarà assegnato al Genoa, ma tutti i pensieri di compagni, staff e genitori sono rimasti rivolti al giovane Edoardo per ore ed ore. Fino al ritorno a Genova, in attesa di svolgere alcuni esami di accertamento, sulle proprie gambe e con qualche punto di sutura. Il peggio è passato, ma quanta paura. “Il vostro compagno vi ha spaventato, ma è tornato, e voi in quel momento non avreste voluto altro” si legge in un messaggio rivolto ai ragazzi della Leva 2004 diffuso via Instagram.
GRAZIE DI CUORE – Immancabilmente presente alla partita del Genoa Primavera contro la Juventus (sugli spalti del Gambino di Arenzano), Edoardo racconta di essere stato immediatamente soccorso da un compagno, provvidenziale nell’impedire alla lingua di ostruire le vie respiratorie. Anche i giocatori del Napoli, rimasti sconvolti dall’accaduto, hanno inviato numerosi messaggi per sincerarsi delle condizioni del portiere. Un portiere che ringrazia, indistintamente, compagni ed avversari con un pollice all’insù. Corretto non scendere in ulteriori dettagli, doverosa una menzione per un episodio finito con un sorriso liberatorio dopo minuti di grande paura. Spesso si dice che “l’unione fa la forza”. Lo si dice un po’ per abitudine, sulla fiducia, perché sta bene con tutto. Un banale cliché sbugiardato dai ragazzi di Torre del Greco, compagni di viaggio o avversari per 90 minuti, “subito lì al mio fianco”. Edoardo Ascioti li ringrazia ancora una volta: “Siete veramente stupendi”. Come stupendo è il messaggio lanciato dai ragazzi di Genoa e Napoli, capaci di lanciarsi contro la paura nella speranza di aiutare. Sembra una frase fatta, ma non è da tutti.