I giornali nelle giornate del 25 e 26 dicembre non saranno in edicola e pure la nostra testata giornalistica Buoncalcioatutti sarà assente. Riprenderemo nel pomeriggio del 26 dicembre per raccontarvi Cagliari-Genoa.
Nel presentarvi Cagliari-Genoa bisogna tenere conto che siamo a più di 40 ore dall’inizio dell’incontro e perciò le informazioni non potranno essere dettagliate e le formazioni sono ancora tutte da valutare da parte dei due tecnici che dovranno tenere conto delle tre gare in sette giorni, gare importanti per entrambi le società con vista classifica e futuro girone di ritorno.
La squadra di Prandelli sull’isola giocherà come al solito in un ambiente caldo, positivo sarà se Criscito e compagni avranno ricevuto il segno della buona prestazione di sabato scorso. Per questo motivo, una partenza a marce alte come contro Gasperini e l’Atalanta potrebbe rappresentare un vantaggio strategico importante. Studiare il Cagliari, comprendere come attaccare e come difendere, con l’inerzia del risultato già cambiata in positivo potrebbe essere il viatico per ripetere la gara pre natalizia del Ferraris.
Prandelli e lo staff si sono dimostrati maestri nel leggere le gare prima e durante, ma in questa occasione sull’Isola di Maran dovranno attendere quasi fino all’ultimo per capire che Cagliari scenderà in campo.
Un Cagliari con Pavoletti in campo gioca in un modo, senza in un altro. Con l’ex bomber genoano, oltre il possesso, ricercano verticalità sugli esterni e cross per il centravanti. Maran pratica un calcio semplice che non si è visto sabato scorso in casa della Lazio per colpa delle tante assenze.
Tra le mura amiche, Maran cerca oltre la verticalità di giocare un calcio con il suo sistema di gioco con un buon possesso medio del pallone. Maran ha assecondato le caratteristiche dei suoi calciatori con Srna e Barella in campo, i piedi migliori sardi. Giocano a tenere il pallone tra i piedi, non lo buttano via e cercano collegamenti interno-esterno con cross finale per la testa di Pavoletti. Senza Pavoletti il gioco è più speculativo, con Barella trequartista al posto di Castro KO per lungo tempo e maggior propensione alla partenza veloce. In altre parole, tutto il gioco fatto sulle corsie laterali con Pavoletti si trasforma in un 4-3-1-2 che gira per vie centrali.
Contro il Genoa rientrano dalla squalifica Srna e Ceppitelli e davanti Maran sceglierà se far giocare il centravanti boa, Cerri o l’attacco mobile Jao Pedro-Farias. Per tutti gli altri ruoli di difesa e centrocampo, in campo quelli che hanno perso con il Napoli e la Lazio sabato scorso.
Cagliari-Genoa sarà una sfida di stili e per stili, una squadra che gioca per rifornire di cross il suo centravanti, se ci sarà, contro un Genoa che Prandelli sta cercando gara dopo gara di far diventare un collettivo che lavora soprattutto con combinazioni rapide, azioni avvolgenti e sofisticate dei due davanti, veri pericoli ad oggi di tutte le difese avversarie. Con Pavoletti in campo, Vecchio Balordo, occhio ai suoi colpi di testa: già 7 i centri in campionato.
Ad oggi l’unica certezza che Cagliari-Genoa sarà diretta da Orsato di Schio, al Var sabato scorso contro l’Atalanta. No comment: rimandiamo tutto a mercoledì pomeriggio per cercare di digerire, oltre il panettone senza Malox, le ultime designazioni di Rizzoli.
Tanti AUGURI di BUON NATALE a tutti i bambini, agli anziani, a coloro che soffrono, a coloro che sono lontani dalle loro famiglie, a coloro che ci seguono da tutte le parti d’Italia e del Mondo, che ci scrivono e ci fanno sentire anche importanti! Auguri alla mia mano destra Alessio e a quella sinistra Lorenzo Semino.
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