Alla Sardegna Arena di Cagliari va in scena la trentesima sfida tra Serie A e Serie B che mette di fronte Genoa e Cagliari. I rossoblu liguri si presentano nel giorno di Santo Stefano per cercare di bissare la convincente vittoria contro l’Atalanta, mentre i sardi cercheranno di riscattare l’opaca prestazione dell’Olimpico contro la Lazio. Arbitrerà Orsato della sezione di Schio, assistito da Alassio e Preti, dal quarto uomo Fourneau, dal VAR La Penna e dall’AVAR Marrazzo. Attenzione alla gara di Piatek, che laddove Cristiano Ronaldo non giocasse e partisse dalla panchina, potrebbe incrementare il suo vantaggio.
NOTIZIARIO
Sedici gradi, temperatura piacevole e il solito vento che sferza sulla Sardegna Arena rappresentano il contorno meteorologico di questo Cagliari-Genoa. Il Genoa parte col 3-5-1-1 che aveva concluso la sfida contro l’Atalanta, con Bessa alle spalle di Piatek e Sandro, Rolon e Hiljemark a comporre la linea dei tre di centrocampo. Sugli esterni Pedro Pereira e Lazovic. Confermato il terzetto difensivo con Radu tra i pali. Tutto esaurito lo stadio della formazione sarda, dove si contano un centinaio di tifosi del Grifone nel settore dedicato ai supporter del Club più Antico d’Italia. Il Genoa giocherà in tenuta bianca a bande rosse e blu e attaccherà da sinistra verso destra.
PRIMO TEMPO
Partita la gara di Cagliari e dopo trenta secondi per Romero è subito cartellino giallo per un impetuoso interventi ai danni di Joao Pedro. Il trequartista cagliaritano, al terzo di gioco, è nuovamente a terra per i postumi dell’intervento di Romero: in panchina Maran valuta le sue condizioni.
Al quarto di gioco Genoa pericoloso con Piatek da centro area, il cui sinistro finisce a lato rispetto alla porta difesa da Cragno. Genoa che sta gestendo con convinzione il possesso del pallone, Cagliari che tenta la sortita col pallone lungo alla ricerca di Pavoletti.
All’ottavo di gioco un duro colpo alle costole per Rolon, che rimane a terra all’altezza del centrocampo. L’intervento col ginocchio alto è stato di Cigarini, che però non è stato sanzionato.
Passati dieci minuti di gioco, il Genoa palesa nuovamente la sua volontà di giocare col baricentro alto, con la difesa che in fase offensiva si trova anche all’altezza del cerchio di centrocampo. Proprio da un’azione in profondità attivata dal settore difensivo rossoblu si innesca la prima parata del match da parte di Cragno, bravo a chiudere su Piatek. Siamo al 12esimo di gioco.
Al quarto d’ora di gioco fuori Joao Pedro, dentro Ionita. Cambio forzato per Maran. La partita prosegue su binari prevalentemente genoani, col Cagliari che prova dalla distanza ma fuori misura. Nella battaglia della Sardegna Arena, manovra che si è attenuata e formazioni che cercano di colpire con rapide verticalizzazioni e conclusioni dalla distanza. Al 26′ ci prova Ionita, ma il suo destro termina alto sulla traversa.
Il Genoa, dopo il ventesimo, ha un po’ allentato la sua pressione sul Cagliari e gli isolani hanno preso fiducia. Lo dimostra l’occasione che al 31esimo di gioco Barella non confeziona in gol grazia alla provvidenziale deviazione della difesa genoana. Il destro a giro era pressoché piazzato all’incrocio dei pali.
Al minuti 35′ Criscito a terra per l’ennesimo braccio largo, ma non gomitata, di Pavoletti. Orsato ferma il gioco e si riprende senza nervosismi. Al 37esimo altra azione prolungata del Grifone nella metà campo cagliaritana, con due tentativi di Lazovic a centro area che però non trovano compagni, bensì il respingimento da parte della difesa avversaria.
Al 40esimo secondo giallo per il Genoa: questa volta punito Rolon per un’entrata su Faragò. Al 42esimo tentativo di Sandro da fuori area: Cragno si distende alla sua destra e la fa sua. Sul ribaltamento di fronte si ripete Radu prima su Pavoletti, poi su Farias al 44′ di gioco dopo leggerissima deviazione di Biraschi.
Saranno tre i minuti di recupero. Genoa che cercherà di chiudere nella metà campo avversaria, collezionando crosso sempre ricacciati dalla retroguardia di Maran. Ma al termine del primo tempo è il Cagliari a passare con Farias e un suo destro fatto rimbalzare sul terreno. L’attaccante era completamente solo in area di rigore, la sua conclusione potente ma non certo irresistibile, Radu non riesce ad intervenire beffato probabilmente dalla traiettoria del tiro. All’intervallo si va dunque negli spogliatoi col Cagliari in vantaggio.
SECONDO TEMPO
Parte la ripresa con Kouame che rileva Sandro: il cambio inverso rispetto a quello visto contro l’Atalanta. Bessa arretra sulla linea dei centrocampisti nel consueto 3-5-2. Gli uomini di Prandelli riprendono col piglio giusto, Cagliari che attende e riparte. Lo fa pericolosamente al 48esimo di gioco con un cross che attraversa tutta l’area.
Ma al 50′ di gioco è il Genoa che ha la grande occasione per segnare: un recupero palla dalla difesa innesca il contropiede, Bessa serve in verticale Lazovic che attende per servire a rimorchio lo stesso Bessa, il cui destro termina a lato di un centimetro. Grande chance per il Genoa, che replica al 53esimo ancora con Bessa. Cragno devia in angolo.
Dal corner non scaturisce nulla, a differenza dell’azione che Barella innesca penetrando in area di rigore al 54esimo e servendo Pavoletti, poi impreciso nel calciare. Sul ribaltamento di fronte, altra occasione (la terza in meno di dieci minuti) per il Genoa con Kouame, il cui destro è parato ancora una volta da Cragno.
Genoa in spinta, il cronometro insiste e si avvicina a segnalare l’ora di gioco. Al 61esimo la chiusura in presa bassa a centro porta da parte di Radu, che neutralizza una conclusione di Farias. Al 64esimo ammonito Faragò per fallo su Rolon.
Prandelli ha ancora due carte da giocarsi dalla panchina, fra le quali Favilli che al 65esimo rileva il già ammonito Romero. Pedro Pereira si abbassa e la formazione sembra ridisegnarsi secondo un 4-3-3 con l’attacco pesante formato da Piatek, Kouame e Favilli.
Al minuto 67′ calcio d’angolo per il Cagliari da cui scaturisce il palo clamoroso di Barella, che rischiava di fare il gol della giornata e che, per fortuna del Genoa, si infrange sul palo a Radu battuto. Inutile il tentativo successivo di un compagno, che termina sul fondo. Al 70esimo risponde il Genoa con un altro angolo dalla destra, che però la difesa cagliaritana rigetta fuori dall’area.
Al 73′ di gioco dentro Sau per un Farias tutt’altro che felice della sostituzione. Al 74′ altra ghiotta occasione per il Grifone con Favilli, da pochi passi pericoloso e chiuso dai centrali difensivi cagliaritani. Al 76′ di gioco ultimo cambio per Prandelli: fuori Hiljemark, dentro Veloso.
Mancano dieci minuti alla fine della gara, Grifone che ci prova in tutte le maniere. All’81esimo ammonito Piatek che ha avuto qualcosa da dire all’arbitro Orsato. All’87esimo ultima sostituzione da parte di Maran: dentro Bradaric al posto di Cigarini. Alla comunicazione del recupero, forcing finale del Genoa nella metà campo del Cagliari.
Al triplice fischio, però, il risultato dirà 1-0 per il Cagliari. Ennesima partita persa nei minuti di recupero dal Genoa, che probabilmente si troverebbe nelle zone europee se le partite non godessero dei minuti di extra time. Ma al di là delle battute, sfida che ai punti direbbe Genoa e che invece premia gli uomini di Maran, bravi a capitalizzare quelle poche occasioni capitate sui piedi dei suoi giocatori. Genoa che si ferma a diciannove punti, Cagliari che supera il Grifone in classifica salendo a quota venti. Fra tre giorni arriva la Fiorentina, che ha perso in casa contro il Parma e che perderà per squalifica Vitor Hugo.