“Non si può morire per andare a vedere una partita di calcio. Convocheremo tutti i responsabili delle tifoserie di Serie A e B per cercare di fare quello che non hanno fatto altri. Stadi ritornino ad essere luoghi di divertimento”. A queste parole, facenti capo al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, hanno fatto seguito questa mattina anche quelle del presidente della FIGC Gabriele Gravina, rilanciate in un’intervista rilasciata alla versione online de Il Messaggero. Il presidente della Federazione si è espresso in merito alla tragica notizia del decesso di un tifoso interista, investito da un suv negli scontri prima della partita fra Inter e Napoli disputata nella serata di ieri.
Queste le dichiarazioni di Gravina, la prima in merito alla possibile sospensione del campionato di Serie A, che tornerebbe in campo a partire dalle 12.30 di sabato: “Non lo so, ancora la notizia è troppo fresca. Si tratta di una riflessione da fare. Ora dobbiamo riflettere un attimo e coordinarci: qui c’è un problema di ordine pubblico e come tale va gestito, anche il fatto di giocare o meno.
E ancora: “Sono preoccupato per questo clima surreale. Non sono uno psicologo, ma che alcuni giocatori fossero supernervosi era di tutta evidenza a San Siro. Ora rifletto, perché quanto capitato fuori è troppo grave, sentiremo Ministero e Coni e poi decideremo”.
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