Nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il fulcro è stato il concetto di “comunità”. Da questa parola, dal Quirinale, si è sviluppato un discorso di circa un quarto d’ora che ha toccato molti punti, dall’esigenza di integrazione alla denuncia e il contrasto della discriminazione passando per la necessità di diminuire la disoccupazione. Intorno a metà intervento, Mattarella ha toccato brevemente anche il mondo dello sport, in particolare quello del calcio, andando ad aggiungersi alle dichiarazioni di Gravina e del ministro Salvini. Lo ha fatto sottolineando specialmente la distinzione tra tifo violento e tifo non violento, facendo un chiaro riferimento agli ultimi episodi legati ad Inter-Napoli. Queste le parole spese in merito dall’attuale inquilino del Quirinale.
“Non sono ammissibili zone franche, dove la legge non è osservata e si ha talvolta l’impressione di istituzioni inadeguate, con cittadini che si sentono soli e indifesi. È l’immagine dell’Italia positiva che deve prevalere. Il modello dell’Italia non può essere – e non sarà mai – quello degli ultrà violenti degli stadi di calcio. Estremisti travestiti da tifosi. Alimentano focolai di odio settario, discriminazione, teppismo. Fenomeni che pubblici poteri e società di calcio hanno il dovere di contrastare e debellare. Lo sport è un’altra cosa”.
IL VIDEO INTEGRALE DELL’INTERVENTO DEL PRESIDENTE MATTARELLA