A segnalare che le vacanze sono giunte al termine non c’è soltanto lo sbarco all’aeroporto di Sestri da parte di Jandrei Chitolina Carniel intorno alle due e mezza di questo pomeriggio (CLICCA QUI), ma anche le dichiarazioni del capitano rossoblu Domenico Criscito direttamente dal Circolo sportivo “Merlino” a Sestri Ponente. Un incontro con alcune famiglie di sfollati in seguito al crollo di Ponte Morandi e residenti della zona. Presente anche l’ex blucerchiato Angelo Palombo.
Si riparte domani per un 2019 che sarà…?
“Si spera positivo. Tutti vogliamo fare un girone di ritorno molto buono. In quello d’andata ci sono state partite dove abbiamo fatto bene, altre meno bene. Dobbiamo lavorare sugli errori e far sì che non si ripetano. In alcune gare siamo stati sfortunati, in altre ci abbiamo messo del nostro. Abbiamo preso tanti gol nel finale di tempo ed è normale: quando si cambia tanto le difficoltà ci sono. L’importante è lavorare e fare sì che le difficoltà si tramutino in cose positive”.
Ripartenza col Milan dopo quella ad ottobre che vi ha lasciato l’amaro in bocca?
“Ricordo benissimo quella partita: meritavamo di più, ma uscimmo con zero punti. Sarà una gara importante perché, dopo tre settimane di sosta, tutti si aspetteranno di vedere un Genoa aggressivo e voglioso”
Col mister avete già parlato di un’ipotesi di difesa a quattro?
“Lo rivedremo domani, non abbiamo ancora parlato. Ci raduniamo e poi vedremo. Siamo pronti a tutto, abbiamo giocatori che possono giocatore a tre oppure a quattro”.
Come potrete riacquisire solidità difensiva? Siete la seconda peggiore difesa della Serie A
“Abbiamo subito tanti gol, ma anche vero che ci sono state alcune trasferte dove ne abbiamo presi 4/5. Ripeto, bisogna lavorare e difendere in undici. La colpa non è solamente della difesa, ma di tutti. I gol presi negli ultimi minuti dipendono da un calo di concentrazione? Sì, penso sia per quello, perché magari si pensa che le partite siano finite, ma finché non fischia l’arbitro non sono concluse. Bisogna restare concentrati sino all’ultimo secondo: il girone d’andata lo dimostra”.
Il vostro obiettivo quale sarà nel girone di ritorno?
“Il primo obiettivo resta sempre la salvezza. Dovremo poi fare bene perché ci permetterà di fare risultato”.
Quanto sarà importante mantenere a gennaio i tanti giovani sfornati nel girone d’andata?
“Importantissimo. Abbiamo tanti giovani che hanno dimostrato di essere grandi campioni e sarà importante mantenerli. Rog? Bisogna chiederlo alla società. Io penso a fare il calciatore. Dovesse poi arrivare un calciatore forte come Rog sarebbe il benvenuto in squadra. Tutti noi speriamo intanto di non perdere giocatori importanti come Kouame, Piatek, Romero”.
Che regalo chiederesti per la Befana al presidente Preziosi?
“Non c’è bisogno. Il presidente sa cosa fare, è ambizioso e speriamo possa portare il Genoa in alto. Se mi aspettavo questo Piatek? Dal ritiro avevo visto che era un grande giocatore. Al primo anno in Serie A nessuno si aspettava che facesse così tanti gol, speriamo possa farne tanti altri”.
Calandoti nei panni dell’allenatore, di cosa ha bisogno questo Genoa a gennaio?
“Già è tanto fare il calciatore (sorride, ndr). Ha bisogno solamente di fiducia perché giocatori ci sono, c’è il giusto mix di qualità ed esperienza. E ci sono giovani di qualità. Facile dire Piatek e Kouame: il primo lo ha già dimostrato coi tanti gol, il secondo ha fatto ottime prestazioni. Speriamo possa fare qualche gol in più. Mi auguro che il 2019 possa essere il loro anno”.
Radu?
“Si parla di un giovane interessante, di personalità, il che è importante per un portiere. Ha fatto qualche errore, ma ha sempre la testa alta. Ha poi fatto grandi interventi, salvandoci come contro l’Atalanta su calcio di rigore”.
I tanti cartellini dell’andata dipendono anche dalla vostra fragilità difensiva?
“Negli ultimi anni ne ho presi tanti di cartellini. Ora già per due partite non ne ho presi, perciò è un buon segno (sorride, ndr)”
Un augurio per i tifosi del Genoa in questo 2019
“Spero che il Genoa possa arrivare in alto perché merita davvero una classifica di livello”.
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