Ritorna il campionato e ritorna di lunedì nella complessa trasferta di Empoli. Cesare Prandelli è intervenuto in conferenza stampa in vista del posticipo contro l’Empoli di lunedì 28 gennaio alle 20,30. L’allenatore del Grifone si è soffermato poco sul calciomercato, raccontando un po’ di Sanabria e spiegando che l’emergenza a centrocampo, malgrado il recupero di Rolon, permane esattamente come settimana scorsa.
Sulla gara che attende il Genoa al “Castellani”:
“Si tratta di una partita molto importante, non dobbiamo assolutamente sbagliare approccio e prestazione. Dobbiamo fare una gara convincente, con la squadra consapevole che troverà un avversario agguerrito. Dobbiamo essere altrettanto pronti perché se riusciamo a stare in partita con l’atteggiamento giusto potremo fare molto bene. L’Empoli è una squadra che lo è da anni: quando vinci un campionato hai certezze su come stare in campo. Sa giocare a calcio, interpreta bene il modulo tattico e rispecchia il carattere del suo allenatore, essendo squadra molto aggressiva. Parliamo di una squadra completa, motivo per cui per noi è un test molto, molto importante”.
Sulla partenza di Piatek e l’arrivo di Sanabria:
“Intanto finalmente si è ufficializzata la vendita di Piatek, così abbiamo tolto dubbi, perplessità, paure e ansie di tutti. Si volta pagina: nella vita come nel calcio adesso devi affrontare la realtà. È arrivato Sanabria, che qualche anno fa era considerato uno dei talenti più importanti del panorama mondiale. Arriva da esperienze abbastanza positive. Stamattina si è presentato bene, sa che deve conquistarsi il posto e lottare. Ha molte motivazioni e molta voglia. Si lavora su una base di qualità. Che tipo di calciatore è? Ha fatto intravedere qualità straordinarie. Tecnicamente ha la base del Barcellona e alcuni anni fa la Roma pensò infatti di aver acquistato un calciatore di ottimo talento. E il talento c’è. Ora deve dimostrare di essere maturo sia calcisticamente che caratterialmente per far sì che possa essere importante per noi e per sé stesso”.
Su quel 99,99% di possibilità di rivedere in campo la squadra di lunedì scorso e sul possibile immediato impiego di Sanabria (già tesserato, ndr):
“Ora come ora tolgo anche quello 0,01% visto che Sanabria non è ancora stato tesserato. Io alleno la squadra reale, quella che ho a disposizione. Se poi dovesse arrivare entro lunedì il tesseramento, sarà importante averlo anche in panchina”.
Sulle condizioni di Sturaro:
“Meno ne parliamo, meglio è. Nel senso che dobbiamo dargli la possibilità di recuperare senza mettergli troppa pressione: è una persona e un giocatore maturo, consapevole di dover recuperare la condizione. Gli stiamo mettendo a disposizione qualunque cosa. Ha grande motivazione, ha personalità e carattere. Ci potrà aiutare in tutti i sensi, ma meno ne parliamo in questo periodo meglio è”.
Sulle condizioni di Rolon e l’emergenza a centrocampo:
“Rolon è recuperato, ma noi abbiamo la stessa emergenza di settimana scorsa. Hiljemark dovrà sottoporsi a un’altra operazione – gli mando un abbraccio – e stiamo recuperando Sandro, non ancora disponibile, e Mazzitelli che ha ancora qualche problema. Siamo in emergenza come settimana scorsa”.
Sulle parole di Criscito che ha detto che la classifica inizia a fare paura e sulle caratteristiche morali che questa squadra ha per calarsi nella lotta salvezza:
“La lotta sarà dura, ma dobbiamo assolutamente tirare fuori valori e caratteristiche. Dobbiamo lottare partita dopo partita per non retrocedere. Le situazioni cambiano, ma questi giocatori hanno l’anima per poter lottare. Una sana paura fa bene a tutti: non solo rispetto per gli avversari, ma anche consapevolezza che si deve fare di più. E noi lo stiamo facendo”.
Sul calciomercato ancora aperto e il peso che ha avuto sulla squadra e sulla testa di alcuni giocatori:
“Quando finisce il mercato è sempre tardi, forse quindici giorni bastavano per tutti. La realtà è questa e dobbiamo avere la bravura e la capacità per affrontare certi ragionamenti così come abbiamo fatto, rimanendo concentrati sul nostro lavoro. Dovremo arrivare preparatissimi a lunedì, poi ci sarà ancora qualche giorno di situazioni in cui i giocatori un giorno vanno, un giorno vengono. Chiaro che è un disturbo, ma io so che devo lavorare per una partita e non posso pensare di essere disturbato per situazioni che vanno oltre il mio lavoro”.
Che idea si è fatto sulla situazione Ehizibue:
“Mi sono fatto l’idea che abbiamo visto un giocatore di una potenzialità straordinaria, che poteva e potrà fare qualcosa di importante. Ma di fronte alle difficoltà di una persona e alla sua volontà di avere dubbi, io non voglio giocatori con dubbi. Perciò non abbiamo insistito più di tanto. Chi viene a Genova deve arrivare con entusiasmo, consapevolezza di indossare una maglia gloriosa come quella più antica d’Italia. Il ragazzo era confuso e non lo abbiamo forzato perché non vogliamo giocatori poco motivati”.
Su cosa manca al Genoa in questi ultimi giorni di calciomercato:
“In questi due giorni non parlo di mercato, ma dell’Empoli, perché su quello che mancherà non mi posso permettere di dire una parola in più. Gli operatori di mercato sanno quello che devono fare. Il presidente sa quello che deve fare. Noi dobbiamo pensare a fare il nostro lunedì prossimo”.
Sull’opportunità da parte del Genoa di permettersi Favilli in campo dal primo minuto oppure centellinarlo:
“Difficile dirlo. In questo momento abbiamo bisogno di lui e sono convinto che risponderà bene. Non deve assumersi tantissime responsabilità perché è la squadra tutta che deve calarsi in quest’ottica. Guardando i numeri, però, è un ragazzo molto giovane che non ha fatto tante partite. Deve trovare ritmo e l’ultima partita che ha fatto è stata ad agosto. Si sta allenando bene, deve ritrovare ritmo e continuità. Prima vi era un riferimento per tutti in attacco e probabilmente ha avuto qualche difficoltà a trovare spazio. Ora invece se la gioca e chi meriterà di giocare lo farà”.