Delle montagne russe vissute in Chievo-Fiorentina se n’è parlato, ma un tassello importante che si aggiunge alla disputa della gara sono state le parole al veleno del presidente gialloblu, Luca Campedelli, relativamente all’applicazione del regolamento e del VAR nella sfida del “Bentegodi”. Un intervento che si aggiunge a tanti altri ascoltati negli ultimi mesi da parte di presidenti della nostra Serie A, poi deferiti. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da DAZN.

“Non si può tacere di fronte a quanto visto in campo. In ventisei anni non ho mai visto un arbitro e un VAR che, in maniera scientifica, prendono decisioni a vanvera. A questo punto toglietelo perché non serve. Qua stanno esagerando e utilizzando il VAR come clava. E non mi piace. A questo punto inizio a pensare male, soprattutto dopo mesi di attacchi continui. Rigore dubbio su Pellissier? Se è dubbio quel rigore su Pellissier…O si rivedono tutti gli episodi, o si toglie. Perché se è giusto applicare il regolamento su gol di Giaccherini, allora in termini di regolamento Lafont parte prima sul rigore di Pellissier nel secondo tempo. Preferisco un arbitro che sbaglia di suo che un arbitro che sbaglia bevendosi un bel thè e guardando la televisione. Adesso direi che la misura è colma: oltretutto il VAR è pure un costo che non mi fa piacere sostenere. Facciano quello che vogliono, ma il Chievo non mollerà di un centimetro. Il Chievo evidentemente va buttato nella fossa, seppellito e gli va gettata sopra la pietra tombale attendendo quindici minuti perché non risorga”. 


Chievo 3-4 Fiorentina, pazzo campionato al “Bentegodi”. La spuntano Chiesa e compagnia