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Occhi sull’Empoli: l’analisi di Mario Ponti e le ultime di formazione

Andata male la partita casalinga contro il Milan, stasera il Genoa affronta in trasferta l’Empoli di mister Beppe Iachini, partita difficile ed insidiosa contro una squadra in salute. Si tratta di una gara importante per il Grifone che, oramai orfano del suo bomber Piatek ceduto al Milan, dovrà cercare di uscire indenne per non trovarsi seriamente invischiato nella lotta per non retrocedere.

Uno sguardo d’insieme sull’Empoli.

Beppe Iachini, tecnico odiato dalla tifoseria rossoblu per i suoi trascorsi in maglia blucerchiata, è un allenatore che basa il proprio lavoro sulla preparazione atletica, sulla concentrazione e sulla grinta non curando nei minimi particolari la tattica. La sua squadra scende in campo con un 3-5-1-1 pragmatico e speculare, i giocatori  cercano di occupare tutto il terreno di gioco. L’Empoli, prima dell’arrivo di Beppe Iachini, prediligeva il palleggio, ora cerca subito la profondità per la velocità dei due giocatori offensivi. In alternativa i centrocampisti vanno a caccia della seconda palla. È una squadra con tanti giovani di qualità, tutti convinti del progetto salvezza. Il reparto a mio parere più forte è quello di centrocampo, dove gli azzurri hanno molte alternative di gioco. Prediligono sviluppare la manovra sulla fascia destra, dove Di Donato si propone spesso. In attacco giocano soprattutto palla a terra, avendo elementi rapidi e tecnici.

L’analisi reparto per reparto. Partiamo dalla difesa.

Provedel, alla prima esperienza da titolare in una squadra di Serie A, è portiere fisicamente prestante con una discreta reattività e bravo nelle uscite alte, anche se con i piedi non è irreprensibile. Veseli, Silvestre e Rasmussen formano un reparto di difesa sempre concentrato e attento. Veseli, svizzero naturalizzato albanese, ha un buon piede destro e una buona velocità di base, è arcigno e deciso. Silvestre, da alcuni anni in Italia, esperto e bravo nel gioco aereo, difetta in rapidità. Rasmussen, il più giovane dei tre, danese dotato di un’altezza importante, difficilmente getta via il pallone, ma spesso entra in tackle in scivolata e a volte anche in maniera scomposta.

Il centrocampo.

I cinque giocatori di metà campo sono Di Lorenzo, Krunic, Bennacer, Traoré e Pasqual. Di Lorenzo è l’esterno a destra e Pasqual quello di sinistra. Il primo è in possesso di un’ottima corsa e ha un buon tempo d’inserimento, pericolosi i suoi traversoni. Il secondo è un giocatore d’esperienza con un eccellente piede sinistro, la sua corsa non è più quella dei tempi migliori, ma i suoi cross sono velenosi e sempre insidiosi. Krunic, oggetto del desiderio del Grifone, giovane bosniaco dotato di personalità, corsa e capacità tecniche, sa farsi valere anche in zona gol. Bennacer, francese naturalizzato algerino, ha piedi buoni e detta i tempi della manovra empolese, è bravo nell’aggredire l’avversario e nel recupero palla. Traoré, altro gioiellino azzurro, già prenotato per il prossimo giugno dalla Fiorentina, è un motorino instancabile, rapido e con notevoli proprietà tecniche. Tutto il reparto difetta però di forza fisica.

L’attacco.

Zajc, il trequartista, sloveno, tecnicamente forte e fantasioso, bravo nell’uno contro uno, ha un tiro da fuori area forte e preciso. All’andata una sua punizione dal limite dell’area colpì l’incrocio dei pali della porta genoana. Sconta il limite di essere discontinuo. Caputo è il terminale offensivo: bomber per eccellenza e per tutte le categorie, attacca sovente e con successo il primo palo; rapido e bravo nel dialogo stretto, va guardato a vista.

Come si comportano sulle palle inattive?

Sui calci piazzati a sfavore difendono a zona tenendo la linea alta. Sui calci d’angolo marcano ad uomo. In fase offensiva i corner sono calciati da Pasquale e Zajc, i colpitori dentro l’area sono i tre difensori centrali e uno dei tre centrocampisti. Caputo, da vero bomber, va a caccia delle palle sporche e su quelle che ricadono sul secondo palo. Le punizioni dal limite sono competenza di Pasqual e Zajc, anche se a volte ci prova Bennacer.

Concludendo?

In attesa della fine del calciomercato, e di far giocare i nuovi acquisti, il Genoa dovrà sfoderare una prestazione super sotto l’aspetto della volontà e dell’attenzione. Uscire dal Castellani con un risultato favorevole potrebbe fare cambiare la direzione al vento di questa balorda stagione.


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