“Sempre bellissimo vedere la passione che questi bambini hanno per il calcio e per la maglia del Genoa, che è una maglia gloriosa“. Esordisce così Davide Biraschi alla premiazioni come “Giocatore dei Caruggi 2017/2018” promossa dalla nostra redazione e dal Circolo “I Caruggi” che, a serio rischio sgombero (clicca QUI per scoprire come donare), è un vero e propri presidio culturale e sociale del quartiere fra Prè e la Maddalena, tra le direttrici di via Lomellini, via San Luca e via del Campo. Il difensore rossoblu si è espresso poco prima della premiazione anche sulle ultime vicende di attualità, dalla fine del calciomercato al passaggio dalla difesa a tre alla difesa a quattro.
“Per me è un orgoglio. Tre anni fa, quando sono arrivato, ho detto che le mie caratteristiche erano queste e mi fa piacere che la gente le abbia viste. Oggi è come un incoraggiamento a dare tutto per questa maglia, come faccio sempre. Sono arrivato in punta di piedi, come un ragazzo arrivato dalla Serie B con poca esperienza, e poco a poco, passo dopo passo, sono riuscito ad essere un giocatore importante per il Genoa. Ne sono orgoglioso”.
Finito il calciomercato: la squadra è stata migliorata?
“Si, assolutamente sì. Alcuni sono andati, altri sono partiti. I nuovi acquisti sono davvero molto forti e faremo un girone di ritorno importante. La dirigenza e il presidente hanno fatto un gran lavoro. Sanabria? L’ho visto molto bene. Già si vede, anche in allenamento, che sta riuscendo a rimpiazzare bene Piatek, che ci aveva dato tanto. Sono riusciti a sostituirlo bene”.
Quanto è stata importante la vittoria di Empoli?
“Moltissimo perché sapevamo che intanto era uno scontro diretto per la salvezza, che per adesso resta il nostro obiettivo. Una gara fondamentale, oltretutto vinta fuori casa. Poi ci ha dato fiducia nelle nostre potenzialità e partiremo domenica con una marcia in più”.
Ti trovi meglio nella difesa a tre o quattro?
“Ho sempre giocato nella difesa a tre, mentre a quattro ho fatto pochissime partite. Importante sarà fare ciò che vuole il mister e sapersi adattare a tutti i ruoli per ogni bisogno. Sono contento anche di giocare a quattro”