La partita che ha riportato Destro al gol e ha brindato alla prima rete in Serie A di Lukas Lerager ha mantenuto invariate le distanze tra Genoa e Bologna. Dopo la partita sono arrivate diverse domande e ne abbiamo selezionate tre, rispondendo oggi con qualche dato in più da registrare.

Ve la siete spiegata questa questione dei 18 milioni per Sturaro? (Daniele)

“Sono contento che mi sia stata riproposta una domanda alla quale avevo risposto in diretta a Radio Nostalgia dopo Bologna-Genoa. Contento perché la mia risposta radiofonica è stata manipolata da “deficienti” della rete, nel senso che hanno poco udito e non hanno capito o hanno voluto condizionare le parole. Qualcuno può aver capito male, ci sta, ma quello che hanno messo in gioco personaggi dei media in rete senza informarsi non trova spiegazione. Tirare sassi in piccionaia con il Grifone di mezzo ormai è un divertimento.

Per tale motivo Buoncalcioatutti quando intervista personaggi mette sempre l’audio. L’operazione Sturaro è stata giudicata solamente dal punto di vista numerico, portando dati e  riscontri valutabili da tutti. Sturaro compirà 25 anni il prossimo 9 marzo. Passato alla Juventus definitivamente da gennaio 2015 dopo aver giocato 29 gare in serie A con il Genoa, il giocatore sanremese era costato circa 10 milioni tra cartellino e bonus. Sturaro alla Juventus, prima dell’infiammazione al tendine di Achille e il passaggio allo Sporting Lisbona, ha giocato 64 gare in serie A e 17 gare di Champions tra cui anche una finale, partecipando alla vincita degli ultimi scudetti bianconeri e alle coppe italiane. Titolare in nazionale under 21 e anche in quella maggiore di Conte partecipando agli europei di Francia. Il prezzo del cartellino del matuziano la scorsa stagione era di 26 milioni di lire.

Il Genoa la scorsa settimana lo ha prelevato per 18 milioni circa. Operazione che non è stata capita e gradita per via dell’infortunio che ancora non ha visto l’orizzonte del prato verde. Il Genoa pagherà Sturaro in 4/5 rate alla Juventus e, tra quanto è stato venduto e ricomprato, la cifra dovrebbe essere sui 6 milioni di euro. Il prezzo di Sturaro pagato dal Genoa, se vogliamo vederla così, è in linea col listino dei prezzi degli ultimi calciomercato, su cui la UEFA e il suo FPF vigilano col contagocce (sembrando chiudere più di qualche occhio).

L’operazione è ben vista dalla Dirigenza rossoblu e da tutto lo staff. Lo hanno spiegato anche ai nostri microfoni, e per tale motivo riporto le parole rilasciate da Perinetti nell’ultima intervista “Noi dobbiamo guardare all’investimento, ai rapporti, alle collaborazioni, e siamo convinti che questa sarà un’operazione felice dal punto di vista tecnico e assolutamente gratificante dal punto di vista economico, nel tempo. Siamo convinti di aver fatto un’ottima operazione. Spiegare o non spiegare? Non tutto va messo in piazza, in luce. Noi abbiamo fatto un investimento sul recupero di un giocatore che riteniamo molto, molto importante. Oltretutto il ritorno è una scelta sua, che ci fa molto piacere. I 16 milioni di Sturaro sono un investimento da cui il Genoa è sicuro di avere un rendimento. Sappiamo noi perché questa operazione è importante. Non siamo impazziti: i conti fatti sul pezzettino di carta sono per il fantacalcio, non per il calcio vero”.

Non sono in grado di giudicare l’operazione extra finanziaria e le prospettive future, ma giudico solamente, facendo i conti della serva, che il futuro potrebbe roseo per il Genoa e Sturaro. Le plusvalenze in questo momento, per il calcio in generale e dopo i paletti dell’Uefa che tutti aggirano vendendo giovanotti di 18 anni in gruppo fino a settanta milioni euro, risulteranno di utilità generale finché saranno permesse.

Stefano – lo chiamo così perché l’ho visto da bambino iniziare a giocare nel Grifo – è convinto di tornare quello di prima, lo staff dei medici e preparatori – non solo quelli del Genoa, ma anche di altre nazioni che lo hanno visitato – hanno la stessa convinzione.

Dopo essere stato fermo fino a dicembre scorso, probabilmente perché operato in ritardo per la pulizia al tendine d’Achille, Sturaro ha iniziato a correre e giocare in allenamento. Prandelli lo ha già impegnato contro i dilettanti del Campomorone giovedì scorso, lo farà giocare anche nella prossima amichevole di giovedì. Ogni giorno è monitorato per guardare l’evoluzione di guarigione del tendine. Probabilmente, come Romero, giocherà alcune partite ufficiali con la Primavera genoana. A proposito di Romero: è sbagliato dire che Ballardini non lo utilizzava e lo faceva giocare con la Primavera. Romero con quelle due gare ad Arenzano ha recuperato dal suo infortunio prendendo sicurezza nelle giocate. E dopo Ballardini è stato licenziato.

Aspettando Sturaro, non comprate magliette con il suo nome e numero come dicono i Figgi dö Zena, la maglia del Grifo sì. Sturaro alla fine del campionato 2019/2020, all’età di 26 anni, potrebbe essere altra plusvalenza visto e considerato i prezzi dell’ultimo calciomercato che poco hanno da spartire con il matuziano e la sua esperienza.

Prandelli, nel frattempo, lo attende come il cacio sui maccheroni per il suo centrocampo. E mister Chiappino, che conosce bene Sturaro sin da ragazzino, lo ha descritto perfettamente ai nostri microfoni non più di due settimane fa. “Si è trovato a giocare alla Juventus con grandi campioni, sembrando meno abile tecnicamente rispetto a quanto non sia effettivamente(Lino Marmorato)

Una domanda. Kouamé non vi sembra che patisca un po’ la nuova posizione sulla sinistra? Ho visto poca intesa con Sanabria (Luisa)

“A mio parere Kouamè ha tutte le caratteristiche per poter fare l’esterno in un 4-3-3, ha gamba, velocità ed è imprendibile quando ha tanto campo davanti. Inoltre ho notato che lui quando gli altri accusano stanchezza ha ancora la stessa intensità. Dovrebbe senz’altro cercare di dialogare di più con Sanabria, cosa riuscita in sporadiche occasioni sul finire di primo tempo, ma è soprattutto la squadra che dovrebbe coinvolgere maggiormente i tre giocatori offensivi. Non va dimenticato che nello stacco aereo Kouamè ha pochi rivali” (Mario Ponti)

Come giudicate, nel complesso, la prova del centrocampo di ieri (domenica, ndr)? Non manca forse un elemento che si prenda la responsabilità di verticalizzare e creare superiorità numerica nelle metà campo avversarie?

Diciamo che Radovanovic, come Lerager, devono ancora assimilare al meglio i dettami di Mister Prandelli, che ha spiegato chiaramente di avere a disposizione giocatori “che attaccano bene la profondità” e di volerli innescare azione su azione. L’idea era di farlo già da Bologna, ma gli episodi e un’avversaria arcigna non lo hanno permesso. Probabilmente, come si diceva sopra, ci siamo un po’ dimenticati che Sturaro non è solamente rottura, ma anche costruzione. E chissà che non possa esuosere proprio lui la carta da sfoderare per arricchire la mediana di un pizzico di personalità in più. Qualche accenno di ricerca della profondità lo aveva lasciato intravedere giovedì scorso l’amichevole col Campomorone, col più intraprendente che era parso Rolon, ma serve un giocatore che si assuma la responsabilità di alzare la testa sempre e proporre verticalizzazioni con costanza. Ad oggi, secondo me, il centrocampo rossoblu è ricco di buoni incursori e interditori, se non di giocatori che mischiano entrambe queste doti, ma sta ancora cercando la migliore fase di regia. Una fase che non è detto non si possa affinare col materiale a disposizione (anzi sarà l’obiettivo di Prandelli da qui a fine stagione), ma che senza dubbio necessita di tempo dopo il calciomercato invernale” (Alessio Semino)


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