Il campionato incalza e ritorna il calcio europeo, col grande esordio della VAR in Champions League nelle sfide che attenderanno Roma e Juventus. Abbiamo contattato telefonicamente Sebastiano Vernazza, firma de La Gazzetta dello Sport, per fare un po’ il punto sulle ultime vicende della Serie A e quelle imminenti di Champions, soffermandoci anche sulla curiosità di vedere la tecnologia applicata al calcio anche su grandi palcoscenici come quelli europei.

Possiamo dire che adesso il campionato, cambiando poco in testa, si è consolidato nella lotta Champions e nella zona salvezza, dove il Frosinone ha recuperato terreno?

“Per quanto riguarda lo scudetto, il campionato è finito da tempo. La lotta Champions è apertissima, ci sono in ballo cinque squadre. La Sampdoria non la calcolo dopo la sconfitta col Frosinone, che invece è rientrato in lotta salvezza con questa vittoria abbastanza a sorpresa. E il Bologna si è svegliato con l’arrivo di Mihajlovic, motivo per cui il punto preso domenica dal Genoa al “Dall’Ara” è molto significativo. Non è il punto della salvezza, ma il punto di un’inversione di tendenza. Il Genoa si sta assestando, ha trovato giocatori molto interessanti e si sta avviando verso il mare della tranquillità”.

Ti stupisce questa Atalanta che, di anno in anno, è sempre più un modello e alza sempre un pochino l’asticella? Perché riesce ad essere così intensa?

“L’Atalanta è la mina vagante di quel lotto di squadre che lottano per il quarto posto Champions. Oltretutto domenica ci sarà la sfida contro il Milan e ne sapremo qualcosa di più. Gasperini ha trovato a Bergamo l’ambiente ideale. Un po’ perché l’Atalanta ha una tradizione pazzesca di settore giovanile, con una predisposizione ormai naturale a sviluppare calcio dal basso. Per capire l’Atalanta bisogna andare a vedere come allenano e lavorano su esordienti e giovanissimi. Un po’ perché quella di Bergamo è la provincia a misura di Gasperini, dove trova giocatori un po’ di nicchia, un po’ giovani, un po’ che hanno bisogno di rilanciarsi come Zapata. Giocatori che lavorano come lui chiede: in allenamento chiede un’intensità pazzesca, con carichi di lavoro notevolissimi. Difficile sopravvivere agli allenamenti di Gasperini. Una volta che ce la fai, in partita poi voli”. 

Stasera c’è l’esordio del VAR in Champions League. Cosa ti aspetti?

“Sono curioso. Noi ormai, bene o male, siamo abituati, però non so quanto siano preparati gli arbitri europei. Si rischia di pagare uno scotto al noviziato VAR di questi arbitri europei. Rivedremo certe incertezze e confusioni della stagione scorsa. Il problema resta quando applicarla, come applicarla, perché la si applica in un determinato frangente. In Serie A si sta abbastanza affinando l’uso del VAR e sta giustamente debordando, andando oltre un protocollo un po’ limitato. In Europa, invece, mi aspetto problemi”. 

Che sfide attendono Roma e Juventus in Champions League?

La Roma avrà una partita aperta fino a un certo punto, anche per la tradizione storica che ha il Porto. Una quadra che la Champions l’ha vinta due volte. E non dimentichiamoci che due anni fa eliminò proprio la Roma ai playoff per l’accesso ai gironi. Partita aperta, coi giallorossi che hanno un problema grosso: potrebbe giocare Mirante al posto di Olsen. E presentarsi con mirante ad un ottavo di finale potrebbe rappresentare un problema. In Italia la Roma oscilla tra ottime prestazione e altre allucinanti: è una squadra indecifrabile.

La Juventus, invece, l’ho vista domenica a Sassuolo. Ha vinto 3-0, ma ho visto parecchi buchi soprattutto nel quarto d’ora iniziale. Vero che giocavano Caceres e Rugani in difesa e non quei titolari di cui attende il rientro. Molto dipenderà dalle condizioni in cui si presenteranno i due rientranti, tenuto conto che anche l’Atletico Madrid in questa stagione ha problemi abbastanza evidenti. Credo che soltanto Allegri sappia a che livello è la Juventus in proiezione Champions. Il pronostico credo sia 50/50, magari 51% per la Juventus  e 49% per l’Atletico. Sarà una partita molto in equilibrio, perché tra Juventus e Atletico uscirà probabilmente una possibile semifinalista”.

Stamattina hai riportato un episodio avvenuto nell’ultimo turno di Premier League, in cui due tifosi del Southampton hanno mimato un aereo che cade ai tifosi del Cardiff. Hai sottolineato la reazione della polizia e la punizione a cui saranno sottoposti questi due tifosi.

“I due sono stati individuati dalle telecamere, sono andati a prenderli e ora riceveranno una squalifica di tre anni dai campi di calcio. Il paragone con l’Italia è impietoso. Qui altri si sarebbero accodati nel gesto e nessuno avrebbe pagato individualmente: perché la differenza tra Inghilterra e Italia è proprio questa. Là ti vengono a prendere e ti fanno pagare per quello che hai commesso, qua finisce tutto in un calderone in cui paga lo stadio nella sua interezza. Con stadi o curve chiuse: tutti colpevoli, nessun colpevole. Bisogna darsi da fare in questo salto di qualità. Ma temo che ad arrivare a colpire solo gli autori di un determinato gesto nn ci riusciremo”.


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