La 24esima giornata andrebbe in archivio in sostanziale tranquillità, se non fosse per l’episodio chiave di questo turno di campionato, ovvero sia la rete annullata alla Spal (quella che varrebbe il 2-1 ferrarese con Valoti) e la concessione del rigore a favore della Fiorentina per fallo di Felipe su Chiesa. Dopo la settimana europea, con l’esordio del VAR anche su Twitter, c’è da domandarsi il perché, in Italia, non esista un modo per spiegare in tempo reale su maxi schermi o smartphone il motivo di un intervento arbitrale. Perché chiunque potrà parlare di questo Spal-Fiorentina come di un precedente storico, ma soltanto un attento osservatore andrà a rivedere in quale clima, da corrida, si sono vissuti gli ultimi dieci minuti di partita. Specialmente per un probabile fallo al limite dell’area di Milinkovic su Kurtic, all’84esimo, che né Pairetto né VAR assegneranno.
L’episodio che ha restituito uno dei più accesi post partita da inizio stagione, con accuse di ingiustizia da parte ferrarese e richieste di scuse da parte della società viola, si concretizza al minuto 72′ 46” quando Chiesa scompagina la difesa spallina e, al momento di ribadire in area col mancino, viene colpito da un pestone di Felipe proprio sulla caviglia. Un fallo netto, come dimostreranno le immagini. Il giocatore viola cade a terra mentre Pairetto, forse ingannato dalla reazione un po’ plateale di Chiesa, si trova appostato 7/8 metri più indietro, ma all’interno dell’area di rigore, e valuta che la dinamica non sia da calcio di rigore. Saprà, in cuor suo, di poter usufruire del VAR (Mazzoleni) che saprà dirgli se la sua valutazione è sbagliata. Mai e poi mai andrà a pensare che al minuto 73′ 20” la Spal, sul ribaltamento di fronte, andrà in gol portandosi avanti per 2-1. Passa quindi oltre mezzo minuto tra il fallo da rigore e il gol.
Ne passeranno ancora di più tra il fallo e lo spostamento di Pairetto al minischermo, che avviene al minuto 74′ 53”, addirittura un minuto e mezzo oltre il gol spallino. La revisione dell’episodio, ad oggi, rappresenta una situazione unica in Serie A: è infatti la prima volta che viene annullato un gol per assegnare rigore alla squadra che l’ha subito.
Il fischietto di Nichelino si prende infatti molto tempo e matura la decisione finale al minuto 76′ 35” quando rientra in campo, indica il dischetto e spiega verbalmente che la rete di Valoti è stata annullata. Inutile sottolineare che gli animi si scalderanno di fronte alla decisione, durata quasi quattro minuti, di riportare il punteggio sull’1-1 e mettere gli ospiti nella condizione di andare in vantaggio. Attenzione perché non finisce qui la vicenda. Pairetto minaccia quasi tutti i giocatori della Spal, in protesta, e parla solamente col capitano Antenucci, cercando di riportare la calma e permettere la battuta di Veretout. Una battuta che avviene solamente al minuti 78′ 15”. Cinque minuti dopo l’episodio da rigore.
Il gioco riprende al 79esimo in punto e il contraccolpo, in casa Spal, è notevole al punto che trenta secondi dopo la formazione viola è già sul 3-1. Sbilanciatissima in avanti lascerà campo a Simeone, che dalla sua metà campo arriva sino in area e scarica un diagonale che Viviano non può neutralizzare.
Qualcuno si sarà domandato: ma ci sono precedenti? In Italia no, tant’è vero che la gara del “Mazza” rappresenterà un precedente negli anni a venire. Se ne ritrova uno in Olanda, come riportava due giorni fa la Gazzetta dello Sport, e riguarda un ex rossoblu, il centravanti Tim Matavz. Centravanti del Vitesse in quella sfida del 7 agosto 2017, finale di Supercoppa olandese, l’ex calciatore del Genoa sarebbe stato atterrato da dietro da El Ahmadi, ma l’arbitro non avrebbe ravvisato il fallo. Sul ribaltamento di fronte ecco la rete del Feyenoord che varrebbe il 2-0. Un gol annullato dopo 2′ di revisione VAR, la quale avrebbe portato all’assegnazione del rigore poi realizzato dallo stesso Matavz per l’1-1 finale.