A Pegli, questo pomeriggio, andranno in campo 225 anni di storia calcistica ligure e genovese. I 125 anni del Genoa, club più Antico d’Italia, e i 100 del Molassana Boero, formazione di Eccellenza che milita nel Girone A dove occupa il penultimo posto.
Mister Prandelli mantiene fede alla tradizione del giovedì come giornata a porte aperte e lo fa con un’amichevole che gli garantisce 90′ di osservazione su cosa poter riproporre alla domenica successiva. Occasione ghiotta per fare le giuste scelte, momento di assoluta gloria per i club che sfidano il Grifone. Dopo Multedo, Campomorone-Sant’Olcese e Mignanego, oggi è il turno del Molassana allenato da Alfio Scala.
NOTIZIARIO – Sono 14 i gradi percepiti al Signorini, con almeno un centinaio di persone assiepate sugli spalti. Il terreno di gioco appare in condizioni non ottimali. Aggregati quattro Primavera al Genoa di Cesare Prandelli: si tratta di Candela, Karic, Cleonise e Bianchi. Scarrone, Valle, Leone sarà invece la terna arbitrale. A breve anche le formazioni in campo.
PRIMO TEMPO – Il Genoa scende in campo così: Marchetti; Pereira, Lakicevic, Günter, Pezzella; Karic, Veloso, Sturaro; Cleonise, Bianchi, Dalmonte. In porta con il Molassana Boero va Jandrei. Al 10’ il Genoa colleziona la prima occasione con Dalmonte, che da centro area conclude di destro. Proprio il portiere brasiliano si allunga e devia provvidenzialmente in angolo, il primo della gara. È un Molassana arcigno e combattivo quello che si presenta al centro sportivo di Pegli. Il Genoa intorno al quarto d’ora va vicino al gol prima con Dalmonte, che spedisce sulla traversa con deviazioni di Jandrei; poi con Bianchi, il cui diagonale di destro trova ancora Jandrei attento a deviare.
Questi i calciatori in campo con il Molisana, oltre al portiere brasiliano: Cuman, Censini Mancini, Beninati, Vario, Keita, Alagona, Falsini, Minutoli, Costa. A disposizione anche: Garibaldi, Giacopetti (entrato a 13′ al posto di Censini), Gianrossi, Lizzi, Mangolini, Rapetti, Romei, Sironi, Garibaldi, Magalotti.
Partita che rimane in equilibrio anche allo scoccare del ventesimo. Nel frattempo a bordo campo compaiono Favilli e Russo: il primo si dirige in palestra, il secondo ne esce per prendere un po’ d’aria. Sembrano buone le sue condizioni, dopo che nel weekend era stato costretto a saltare la trasferta della Primavera contro il Milan, trasferta a cui aveva preso parte Stefano Sturaro, che al 25′ colpirà una traversa. Due minuti prima ci prova ancora Dalmonte, che viene però ben contrastato e ha difficoltà nell’indirizzare con precisione il pallone verso la porta di Jandrei. Al 29’ di gioco altra buona uscita bassa a chiudere lo specchio, questa volta opponendosi ad un’iniziativa personale di Cleonise. Sarà anche calcio d’angolo per il Genoa, senza sviluppi.
Al 37′ vantaggio Genoa con Flavio Bianchi, capitano e centravanti della Primavera, che prende il tempo alla difesa del Molassana su cross dalla destra di Pedro Pereira e svetta più in alto di tutti. L’incornata è di quelle potenti, Jandrei questa volta non puoi farci nulla. Genoa in vantaggio. Passano due minuti e, come accaduto col Mignanego, Bianchi si regala una doppietta, questa volta su assist di Dalmonte. Un tocco da distanza ravvicinata che batte difesa e portiere: il risultato ora è 2-0.
Al 43’ il Molassana può sfruttare un calcio piazzato, ma senza esito. Sarà l’ultimo sussulto del primo tempo che si chiude sul doppio vantaggio per i rossoblu. Tante le occasioni per i padroni di casa, che ne hanno concretizzate solamente un paio. Ottimi interventi e qualche piccola sbavatura per Jandrei.
SECONDO TEMPO – La formazione del Genoa: Radu; Lazovic, Romero, Biraschi, Pezzella; Lerager, Radovanovic, Rolon; Bessa, Pandev, Kouame. Non giocano Zukanovic, Criscito e Sanabria. Al 54’ punizione per il Molassana. Alla battuta il numero 10 col mancino, che gira ma trova i guantoni di Radu che devìa in angolo. Lazovic gioca in posizione decisamente più avanzata rispetto al compagno di reparto Pezzella. Il Genoa cerca con insistenza la rete del 3-0 e non la trova per un soffio al minuto 57’, quando Kouamè riceve un pallone un pizzico troppo alto da colpire con la testa. Pallone che verrà colpito, terminando poco a lato alla sinistra del portiere del Molassana. L’estremo difensore si ripeterà poco dopo con una bella parata deviata sulla traversa.
Zukanovic assiste alla partita dietro la porta al fianco del compagno di reparto Gunter. Al minuto 61’ la terza rete arriva ed è un tiro mancino di Lazovic dall’interno dell’area. Interessante la prestazione di Bessa, che appare in netto miglioramento rispetto alle ultime due settimane, nelle quali si era allenato a singhiozzo. La sua posizione, nello scacchiere di Prandelli, varia parecchie volte.
Al 64′ arriva il 4-0 del Genoa: percussione sulla sinistra di Pezzella, suggerimento a centro area e gol di Goran Pandev. Il macedone si ripete un minuto più tardi, sempre da pochi passi, sfruttando un pallone conteso recuperato da Kouamé, generoso nel servirlo. Al 67′ ecco il 6-0 firmato da Kouamé, che imbeccato in profondità gioca sulla linea, elude la marcatura e prima si fa neutralizzare sul palo dall’estremo difensore avversario, poi conclude sulla ribattuta in diagonale e trova il tap-in vincente.
Al 72’ di gioco tiro dalla distanza di Lerager che, leggermente deviato, spiazza il portiere. È il 7-0 momentaneo, cui farà seguito la doppietta del centrocampista danese, a tu per tu con il portiere al minuto 82. Dieci minuti prima, mister Prandelli aveva gettato dentro anche Candela al posto di Pezzella, che aveva giocato già tutto il primo tempo. All’86esimo lo stesso Lerager cerca la tripletta, ancora con un tiro da fuori: il pallone impatta sul palo, rimane dalle parti dell’area di rigore e Bessa, da pochi passi, la appoggia in fondo al sacco. Genoa avanti per 9 reti a 0. A due dal termine del tempo regolamentare si va in doppia cifra grazie ad un colpo di testa di Kouame, che sancisce il 10-0. Non si tratta del risultato definitivo, perché praticamente allo scoccare del 90′ chiude la gara una perla di Pandev, che sigilla il punteggio sull’11-0. Questa volta per davvero il risultato finale.
Il Genoa chiude la sua quarta amichevole a porte aperte variando molto, specialmente nella seconda parte, dove la rotazione dei centrocampisti è stata ampia e il modulo mai lo stesso. Hanno evitato le fatiche dell’amichevole Sanabria, Criscito e Zukanovic, ma nessun allarme. In grande spolvero Pandev, un ragazzino con voglia di ammaliare il pubblico. In netta ripresa anche Bessa.